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 Rendez Vous a Porta San paolo tra la 907 e la 9235 in regolare servizio sulla linea 3... di Omar Cugini
 
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La macchina migliore è quella che deve ancora essere costruita

Enzo Ferrari
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 

Lombardia e Liguria da dicembre saranno più vicine alla Costa Azzurra e alla Provenza, grazie a un nuovo collegamento ferroviario diretto realizzato da Thello. Un solo biglietto, nessun cambio a Ventimiglia e il comfort di carrozze dello stesso standard dei Frecciabianca di Trenitalia. Il collegamento prenderà il via dal prossimo 14 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale, e i biglietti saranno acquistabili da metà ottobre sul sito internet thello.com e presso tutti i punti vendita Trenitalia. La corsa diretta in Francia partirà da Milano Centrale alle 15.10 e da Genova Piazza Principe alle 16.56, quella diretta in Italia partirà da Marsiglia alle 15.30 e da Nizza alle 18.09. In territorio italiano i treni fermeranno anche a Pavia, Voghera, Savona, Finale Ligure, Albenga, Alassio, Diano Marina, Imperia, San Remo, Ventimiglia. In Francia le stazioni servite saranno quelle di Mentone, Monte Carlo, Antibes, Cannes, Saint Raphael, Les Arcs, Tolone, oltre a Nizza Ville e Marsiglia Saint Charles. La gamma dei prezzi oscillerà, in seconda classe, dai 30 ai 70 euro per un Milano – Marsiglia e dai 15 ai 45 euro per un Milano – Nizza. Oggi Thello, società italo francese partecipata da Trenitalia e Transdev, collega già Italia e Francia con un servizio di treni notte Venezia – Milano – Parigi. Albert Alday, direttore generale di Thello, annunciando il nuovo collegamento, ha dichiarato: “Questo servizio avrà una duplice vocazione perché risponderà alle esigenze di una mobilità di breve e di medio e lungo raggio e servirà a riallacciare forti rapporti sociali ed economici tra la Francia del sud e il nord Italia”.

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Di Teodoro Beccia (del 25/09/2014 @ 15:03:18, in News, visualizzato 1043 volte)

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale dello scorso 23 settembre, è stata approvata all’unanimità la proposta di deliberazione presente all’ordine del giorno, inerente il progetto definitivo relativo al raddoppio della tratta Corato-Andria della linea ferroviaria Bari-Barletta. “Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto e l’intero Consiglio Comunale – dichiara l’assessore alla pianificazione strategica, Luigi Di Noia – che dal 2010 approva celermente tutti i provvedimenti relativi all’avvio del Grande Progetto di Ferrotranviaria per l’interramento della ferrovia ed il raddoppio della tratta. Con questa ulteriore delibera abbiamo riadottato una variante urbanistica per la salvaguardia dei muretti a secco e la realizzazione di viabilità di servizio attorno ai passaggi a livello di campagna. Va detto – prosegue Di Noia – che ormai l’estenuante iter burocratico in merito al Grande Progetto di Ferrotranviaria si avvia alla conclusione. “C’è stata, infatti, da parte di Ferrotranviaria l’aggiudicazione definitiva per la stazione di Andria Sud e dopo diversi ricorsi amministrativi rigettati, ora attendiamo solo l’inizio dei lavori che crediamo sia davvero imminente. Dopo decenni abbiamo, così, all’orizzonte la fine del problema drammatico dei passaggi a livello e della barriera ferroviaria. Con l’avvio dei lavori di Andria Sud, infatti, a fronte dei disagi iniziali per via di opere imponenti, partirà, finalmente, un percorso volto a cambiare radicalmente ed in meglio la vivibilità cittadina”.

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Tornano i treni sulla linea ferroviaria Avezzano – Roccasecca – Cassino chiusa un anno fa per necessari interventi di manutenzione straordinaria. Rete Ferroviaria Italiana, con un investimento complessivo di oltre 14 milioni di euro, ha realizzato importanti interventi infrastrutturali finalizzati alla riapertura di questa storica linea che, attraversando l’Appennino, collega il Lazio all’Abruzzo. In particolare, sono state sostituite completamente le rotaie su 10 chilometri di linea, rinnovate le traversine dei binari per oltre 30 chilometri e la massicciata per 40 chilometri. Anche gli impianti di segnalamento e telecomunicazione sono stati ripristinati e rinnovati. Inoltre, sono stati realizzati nuovi attraversamenti pedonali a raso ed eseguiti lavori di sistemazione di marciapiedi e pavimentazioni in quasi tutte le stazioni. Cupone, Canistro, Civitella Roveto, Civita d'Antino, Balsorano, Sora, Arpino, Arce e Capistrello sono le stazioni sulle quali si è intervenuti maggiormente con interventi di riqualificazione. Su tutte le 22 gallerie della linea – per un’estensione complessiva di oltre 10 chilometri - sono stati eseguiti molteplici interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza tra cui l’impermeabilizzazione e la pulizia del rivestimento murario, il rifacimento della segnaletica e degli stradelli laterali ai binari. Conclusi i lavori, da mercoledì 1 ottobre riprenderà la circolazione ferroviaria con l’offerta commerciale ordinaria che prevede 20 collegamenti al giorno nei feriali. Solo il 1 ottobre i primi due treni del mattino da Cassino per Avezzano, i regionali 7470 e il 7474, saranno sostituiti con bus. Da Avezzano a Cassino il primo treno sarà, come da orario, il regionale 7471 delle 5.45.

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Di Omar Cugini (del 24/09/2014 @ 22:01:32, in News, visualizzato 1207 volte)

E’ stato approvato stamattina in Commissione Trasporti il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità. Il presidente e amministratore delegato è Carlo Maria Medaglia, gli altri membri sono Angela Mussumeci e Claudio Saccotelli. “Il PD – dichiara in una nota il capogruppo in Assemblea Capitolina Francesco D’Ausilio – ha espresso parere favorevole alla nomina di Medaglia e degli altri componenti del Cda, ma questa scelta è di esclusiva responsabilità del Sindaco. L’agenzia Roma servizi per la Mobilità, dopo mesi di stallo, ha bisogno di un nuovo management che affronti immediatamente le difficoltà finanziarie dovute alla riduzione del corrispettivo del contratto di servizio di ulteriori 6 milioni e aggravata dal fatto che gli obiettivi dei ricavi indicati sembrano essere difficilmente raggiungibili per il 2014. Inoltre è urgente un nuovo piano industriale anche in previsione dell’istituzione dell’Agenzia Unica Regionale. Per questi motivi riteniamo che gli obiettivi di risanamento sarebbero stati perseguibili più facilmente con un Presidente e un Amministratore delegato in possesso, da curriculum, di una pregressa esperienza nella gestione di realtà aziendali complesse. In ogni caso ora è necessario attuare una forte collaborazione e moltiplicare gli sforzi per risanare e rilanciare l’Agenzia”.

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Da venerdì 26 a domenica 28 settembre 2014 i chiostri e i piazzali dell’Antico Borgo si vestiranno a festa per la 58a edizione della Sagra dell’Uva del Mendrisiotto. In collaborazione con il comitato d’organizzazione, la società di trasporto ferroviario TILO offre treni regionali ogni trenta minuti sulle linee S10 Chiasso–Mendrisio–Lugano–Bellinzona e S20 Locarno–Bellinzona e collegamenti speciali dalla stazione di Mendrisio in direzione nord alle ore 1:18, 1:58 (solo sabato 27 settembre) e 2:18 del mattino con coincidenze a Giubiasco in direzione di Locarno (ad eccezione del treno delle ore 1:58). Da quest’anno il prezzo di entrata alla Sagra, che ammonta a franchi 8.-, comprende il viaggio di andata e ritorno (in 2a classe) da qualsiasi località del Ticino verso Mendrisio (raggio di validità Arcobaleno) con tutti i mezzi di trasporto pubblici. Sarà quindi ancora più comodo e semplice recarsi alla Sagra, visto che una volta giunti a Mendrisio non si dovrà più fare la coda per acquistare il biglietto d’entrata, ma si potrà entrare direttamente. Inoltre, grazie all’offerta di trasporto TILO, si potrà raggiungere il Borgo senza preoccuparsi del traffico, del posteggio e anche dei severi limiti della legge sulla circolazione stradale. Il biglietto entrata (incluso viaggio con i mezzi di trasporto pubblici in Ticino) è acquistabile presso i distributori di biglietti delle stazioni FFS in Ticino, nelle biglietterie delle stazioni FFS in Ticino e online attraverso il shop del tempo libero di RailAway.

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Di Teodoro Beccia (del 20/09/2014 @ 11:55:06, in News, visualizzato 1127 volte)

La Fondazione FS Italiane mette a disposizione un proprio treno storico per Abruzzo InstatRail Road to Expo 2015, una iniziativa della Regione Abruzzo, in collaborazione con l’Ente Parco della Majella che riunirà alcuni tra i più famosi Instagramers d’Italia e d’Europa , fotografi istantanei della celebre applicazione mobile di Instagram, Bloggers e Social Influencers per un suggestivo tour su un convoglio diesel d’epoca che farà tappa in alcune incantevoli località del tratto di linea che da Sulmona raggiunge le alte quote di Pescocostanzo. Ad ogni stazione il treno si fermerà per permettere ai singolari viaggiatori di scattare istantanee , degustando prodotti tipici e piatti della tradizione locale. I partecipanti potranno prendere parte ad escursioni nel Parco della Majella, curiosare nelle botteghe degli artigiani del ferro battuto, della ceramica e del merletto, passeggiando negli antichi borghi. La “Ferrovia del Parco” è la seconda linea ferroviaria più alta della rete FS dopo il Brennero e s’inerpica fino a Roccaraso e i boschi della Majella. Tutte le informazioni sull’iniziativa al link http://www.visitabruzzo.co.uk/instarail/ .

I treni storici della Fondazione FS, restaurati appositamente, possono condurre oltre che su quello abruzzese anche su altri tre itinerari: la “Ferrovia del Lago” in Lombardia, che si snoda da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo; in Toscana, la “Ferrovia della Val D’Orcia”, da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle “Crete Senesi”; infine, in Sicilia, con la “Ferrovia della Valle dei Templi”, splendido itinerario che tocca Agrigento Bassa e Porto Empedocle, passando tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio dell’Unesco. Per i viaggi sui propri treni storici, la Fondazione è aperta a forme di partnership con gli Enti o le Associazioni locali, al fine di valorizzare la bella “provincia italiana”, poco conosciuta ma ricchissima di attrattive. I treni storici della Fondazione FS possono anche essere noleggiati per gite “su misura”. Tutte le informazioni sulle corse, i biglietti ed i calendari dei viaggi saranno disponibili su http://www.fondazionefs.it

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Di Gabriele Palmieri (del 18/09/2014 @ 21:57:42, in News, visualizzato 1051 volte)

Definizione e pianificazione delle modalità e dei tempi per lo sviluppo delle fasi progettuali, negoziali e realizzative degli interventi sulla parte italiana del Corridoio ferroviario di Luino, che collega l’Italia con la Svizzera. Questi i punti salienti della convenzione attuativa dell’Accordo bilaterale per l’adeguamento della sagoma del corridoio di Luino siglato il 28 gennaio 2014 da Maurizio Lupi, Ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, e da Doris Leuthard, Ministro svizzero dei Trasporti. L’intesa è stata firmata oggi a Genova da Maurizio Gentile, Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), e da Peter Füglistaler, Direttore dell’Ufficio Federale dei Trasporti della Confederazione Svizzera. Proseguono così, rispettando programmi e intese, le attività finalizzate all’adeguamento delle linee ferroviarie sulle direttrici Luino - Gallarate/Novara. Adeguamenti che permetteranno, entro il 2020, il trasporto in treno di semirimorchi con altezze fino a quattro metri. Gli interventi interesseranno principalmente i tratti di linea in galleria: fresatura della volta e abbassamento dei binari. I cantieri saranno operativi dalla seconda metà del 2016. Il cronoprogramma dei lavori, concordato da Rete Ferroviaria Italiana con le società ferroviarie SBB/CFF/FFS e BLS, permetterà di garantire l’offerta di traffico merci anche durante le fasi esecutive che prevedono l’interruzione del corridoio ferroviario. Parallelamente, Rete Ferroviaria Italiana realizzerà anche il potenziamento infrastrutturale della linea Chiasso - Milano, che completa il quadro degli interventi sulle linee di collegamento con la Svizzera

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L’azienda italiana DR Ferroviaria è stata incaricata dal Governo dello Zambia di rinnovare l’obsoleta linea ferroviaria che porta dalla capitale Lusaka a Ndola. Mario Maggiolo, responsabile dell’ufficio legale della società specializzata in opere ferroviarie, lo ha confermato ad InfoAfrica al suo ritorno dallo Zambia dove si era recato insieme al direttore esecutivo dei progetti della DR Ferroviaria, Mario Del Rio, per un primo sopralluogo tecnico in vista della presentazione del progetto di riabilitazione della linea. “Ci è stato chiesto di riabilitare la linea che attraversa il Paese da nord a sud – ha spiegato Maggiolo ad InfoAfrica – E’ una ferrovia a scartamento ridotto costruita a inizio del secolo scorso e ristrutturata per l’ultima volta negli anni quaranta, necessita perciò di un profondo lavoro di ristrutturazione: ci occuperemo della predisposizione di nuove piattaforme per favorire il collegamento con le strade di collegamento alle zone minerarie nel nord, ma anche delle necessarie opere civili accessorie come per esempio le stazioni e anche dell’installazioni dei sistemi elettrici e d’identificazione”. La ristrutturazione della linea tra Ndola e Lusaka consentirà di riattivare il collegamento ferroviario tra Zambia e Repubblica democratica del Congo, attivato all’inizio del secolo scorso attraverso una ferrovia che da Ndola arrivava fino a Lubumbashi, seconda città congolese per abitanti dopo Kinshasa. “Questa sarà soltanto la prima fase del progetto – ha aggiunto a InfoAfrica il responsabile legale di DR Ferroviaria – In una seconda fase, l’intenzione è quella di prolungare la linea ferroviaria a sud di Lusaka fino a Livingstone, da dove sarà possibile poi realizzare un collegamento con le reti esistenti o in via di realizzazione in Namibia e Angola”.

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L’11 dicembre 2016 sarà una data storica. Il primo treno passeggeri attraverserà la Galleria di base del San Gottardo e darà avvio ad una nuova era del trasporto ferroviario. Le FFS, il Canton Ticino e la Città di Bellinzona vi si stanno preparando: la Capitale sarà infatti la «porta del Ticino» per la clientela che giungerà dal nord delle Alpi. Oggi è stato dato il primo colpo di pala per la realizzazione della futura stazione, che da semplice scalo ferroviario diventerà un moderno centro multiservizi. Il 2016 sarà l’anno spartiacque del trasporto ferroviario per il canton Ticino e la sua capitale: la clientela raggiungerà i centri del nord delle Alpi attraverso la più lunga galleria ferroviaria al mondo, la Galleria di base del San Gottardo. Il massiccio del Gottardo da linea di montagna diventerà una linea di pianura con importanti riduzioni dei tempi di viaggio, maggiori collegamenti e un comfort più elevato per la clientela. In questo nuovo scenario la Città di Bellinzona rivestirà un ruolo rilevante: essa sarà infatti la prima fermata per i viaggiatori diretti a sud e, simbolicamente, sarà «la porta del Ticino». Un cambiamento epocale per il comparto della stazione. Per essere pronti a questo appuntamento epocale nei prossimi anni sono previsti importanti lavori di ristrutturazione della stazione di fine Ottocento e per il rinnovo di tutto il comparto. L’edificio viaggiatori, un monumento storico di carattere nazionale, è sottoposto a un risanamento conservativo completo, sia nelle strutture che negli impianti tecnici. I lavori, iniziati simbolicamente oggi alla presenza del Consigliere di Stato Claudio Zali, del Sindaco di Bellinzona Mario Branda e del Coordinatore regionale sud delle FFS Flavio Crivelli, si protrarranno fino alla fine del 2015. L’investimento complessivo ammonta a circa 18 milioni di franchi. A novembre saranno inoltre avviati i lavori per la realizzazione del nuovo atrio e dello stabile di servizio posto sud dell’edificio principale. Il nuovo atrio d’accesso sarà più ampio e luminoso dell’attuale e offrirà una maggiore superficie destinata ad uso commerciale e per uffici, in una posizione privilegiata. Questi lavori si concluderanno nell’autunno del 2016. L’investimento è di circa 18 milioni di franchi. Nella primavera del 2015 prenderanno infine avvio i lavori di rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria. Gli interventi contemplano il rifacimento e innalzamento completo dei marciapiedi per un accesso ai treni privo di ostacoli, nuovi sistemi informativi, un nuovo ascensore per l’accesso al marciapiede dei binari 4 e 6, e nuove pensiline con arredi. L’investimento complessivo per questa fase dei lavori all’infrastruttura della stazione di Bellinzona ammonta a 55 milioni di franchi. Il nodo intermodale per la clientela del Bellinzonese. Come contemplato nel Programma d’agglomerato del Bellinzonese (PAB) – sviluppato dalla Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB), dai Comuni e dal Cantone – il comparto della stazione diventerà inoltre il centro nevralgico per il trasporto pubblico regionale. La progettazione di massima del nodo intermodale (terminal bus, stalli park and rail, nuova piazza della stazione e riassetto della viabilità) è in fase di ultimazione. Il costo previsto è di 20 milioni di franchi, cofinanziati da Cantone, Comuni della regione nell’ambito del PAB e Confederazione. L’inizio dei lavori è pianificato tra il 2017 e la messa in servizio per l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri. La Città si prepara all’”evento del secolo”. Per la Città di Bellinzona l’apertura di Alptransit rappresenta un evento epocale, paragonabile all’apertura della Gotthardbahn nel 1882. La Città vuole essere pronta all’appuntamento. Per questo motivo il Municipio, in collaborazione con Bellinzona Turismo e l’Ente regionale per lo sviluppo del Bellizonese e Valli, sta allestendo un programma di avvicinamento strutturato con un duplice obiettivo: rendere cosciente la popolazione dell’importanza storica dell’avvenimento e creare le giuste premesse e condizioni quadro. Bellinzona e il Bellinzonese non dovranno essere semplici spettatori della riduzione delle distanze con il Nord della Svizzera, ma interpreti attivi in grado di cogliere le opportunità nel lungo termine. Il progetto “Bellinzona – Porta del Ticino”, che prevede, oltre all’organizzazione dei festeggiamenti per l’apertura della galleria di base, interventi infrastrutturali di diverso tipo, verrà illustrato dalla Città di Bellinzona nel dettaglio l’11 dicembre 2014, esattamente due anni prima del passaggio del primo treno sotto la galleria di base del San Gottardo con il nuovo orario. Nord e sud della Svizzera più vicini. Grazie alle due gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri i collegamenti tra il nord e il sud della Svizzera saranno progressivamente più veloci e più confortevoli. Dall’apertura della galleria di base del San Gottardo (GBG) all’apertura di quella del Monte Ceneri (GBC) sarà in servizio un orario intermedio. Dal 2017 al 2018 la linea lungo il lago di Zugo sarà chiusa e i treni viaggeranno via Rotkreuz, allo stesso tempo la linea lungo l’Axen sarà risanata. Dai lavori lungo la linea del lago di Zugo saranno interessate unicamente le relazioni da Zurigo e non da Basilea e Lucerna. Questi lavori termineranno nel 2018. Quando, infine, nel 2020, entrerà in servizio anche la galleria di base del Monte Ceneri la clientela potrà approfittare pienamente della diminuzione del tempo di viaggio.

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Di Teodoro Beccia (del 08/09/2014 @ 10:00:00, in News Ferrovie Estero, visualizzato 1095 volte)

Sarà operativo entro la fine di ottobre la ferrovia, gestita dalla società Caminho-de-Ferro de Moçâmedes (CFM), che collega la città di Namibe sull’oceano Atlantico, capoluogo della provincia meridionale di Huila, a Menongue, capoluogo del provincia di Cuando Cubango. Secondo quanto si apprende da Infoafrica, i lavori di ristrutturazione della linea lunga circa 870 km erano iniziati nel 2006 e prevedevano anche la modernizzazione, o in alcuni casi la costruzione, di 56 stazioni lungo il percorso. I lavori, realizzati dalla China Hyway,consentiranno di aumentare la frequenza dei treni: dagli attuali tre convogli settimanali a uno ogni giorno. L’intenzione della società ferroviaria CFM è quella di realizzare dalla città di Menongue due ulteriori tronconi che coprano i circa 400 chilometri fino al confine con la Namibia a sud e i circa 500 chilometri fino a quello con lo Zambia a est.

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