Ferrovia Barletta – Spinazzola: addio alla DU

Il giorno 19 Maggio nel tratto di linea da Spinazzola a Barletta è attivato il sistema di esercizio a spola, contestualmente è soppresso il sistema di esercizio con D.U.  Nella stazione di Spinazzola, al fine di consentire l’attivazione del regime a spola sul tratto da Barletta a Spinazzola, sono apportate le modifiche al dispositivo d’armamento, come di seguito descritte:
– il I binario di circolazione, che è la diretta prosecuzione della linea Barletta Spinazzola, è reso tronco mediante un paraurti, ubicato al Km 65+780; tale paraurti è sussidiato da segnale di arresto luminoso, preceduto a 1000 metri da segnale di avviso fermata notificata cui art. 28/2 R.S.;
– sono soppressi tutti i deviatoi insistenti sul I binario di circolazione, nonchè i rispettivi deviatoi formanti comunicazione ed ubicati sui binari adiacenti;
– sono soppressi i binari secondari adiacenti il I binario.
In conseguenza di quanto innanzi, il I binario di circolazione, destinato per l’arrivo e la partenza dei treni della linea a spola Barletta – Spinazzola, costituisce la fermata di Spinazzola, mentre i rimanenti binari costituiscono la stazione di Spinazzola per la sola linea S.Nicola di Melfi – Gioia del Colle, attualmente sospesa all’esercizio. Inoltre nella stazione di Spinazzola  sarà soppresso il segnalamento semaforico di protezione relativo alla linea Barletta Spinazzola. In deroga alle norme di riferimento per l’esercizio a spola, sulla linea in questione sono ubicate le località di servizio di Canosa di Puglia e Minervino Murge, poste rispettivamente ai Km 24+830 e Km 43+323. Dette località impresenziate, sono munite di ACEI semplificati, ubicati all’interno dei fabbricati viaggiatori. Le stazioni sono munite di segnalamento di protezione e partenza. I segnali di protezione di Canosa e Minervino, possono assumere due aspetti, rosso o giallo.
Tali segnali di protezione sono privi del segnale di avanzamento e in luogo del segnale di avviso sono preceduti, alla distanza di m. 800, da un segnale di attenzione di cui all’art. 28 comma 1 R.S. proiettante luce gialla fissa. I segnali di protezione e quelli di attenzione sono preceduti da 4 tavole di orientamento di tipo distanziometrico.  La formazione degli itinerari di arrivo negli impianti impresenziati avviene in automatico, con l’azionamento da parte del treno interessato di un apposito pedale direzionale (PAT 1d – PAT 2s), ubicato in linea a congrua distanza dal rispettivo segnale di protezione. La disposizione a via libera del segnale di protezione è subordinata all’esistenza delle seguenti condizioni:
– controllo di posizione ed efficienza degli scambi;
– controllo di chiusura degli eventuali PL di stazione;
– libertà dei c.d.b. relativi all’itinerario di arrivo;
– chiave “MD” bloccata.
La liberazione dell’itinerario di arrivo avviene, in automatico, quando l’ultimo asse del treno ha superato il picchetto del circuito di binario, ubicato a valle della traversa limite del deviatoio d’ingresso, nel senso marcia del treno . Gli itinerari di partenza sono comandati dall’Agente di Condotta, mediante l’azionamento degli appositi pulsanti di itinerario 3-1 per partenze dal 1° binario o il pulsante 4-2 per partenze dal 2° binario.
La disposizione a via libera del segnale di partenza interessato è subordinata all’ esistenza delle seguenti condizioni:
– controllo di chiusura dei PL di stazione e dei PLA di linea per la stazione di Canosa, protetti dal segnale di partenza;
– controllo della comunicazione 101a/b, per l’itinerario di partenza dal 1° binario;
– libertà dei c.d.b. relativi all’itinerario di partenza;
– chiave “MD” bloccata.
La liberazione dell’itinerario di partenza avviene, in automatico quando l’ultimo asse del treno ha superato il picchetto del circuito di binario, ubicato a valle della punta del deviatoio di uscita, nel senso marcia del treno. 

Con la soppressione dell’esercizio con Dirigente Unico sulla Spinazzola – Barletta, scompare, di fatto, questo sistema di esercizio dalla rete RFI, essendo le linee  Sulmona – Carpinone, S.Nicola di Melfi – Gioia del Colle e Sicignano – Lagonegro sospese all’esercizio

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