“Parliamo da mesi e mesi di trasferire traffico dalle strade alle ferrovie e ci siamo impegnati a portare nel Paese una “cura del ferro” per aumentare le merci su treni, integrare ferrovie nei porti, fare intermodalità, spostare sempre più persone dalla strada ai treni perché troppa gente usa esclusivamente l’auto privata per muoversi. Ed il Pisamover che comincia a viaggiare oggi vuol dire intermodalità”. Il ministro Delrio chiude con queste parole la cerimonia di avvio del Pisamover, il sistema di collegamento tra la stazione ferroviaria di Pisa Centrale con l’aeroporto Galilei.“Non possiamo perdere le opportunità che abbiamo davanti a noi – dice ancora il ministro dei Trasporti, perché l’Italia, che all’inizio del ‘900 era all’avanguardia del tramviario e nel ferroviario, oggi è quasi il fanalino di coda, anche se le regioni che hanno investito nel ferro, come la Toscana o il Trentino, hanno portato sviluppo e indotto modifiche alle abitudini di mobilità dei singoli. Occupiamoci quindi del trasporto regionale e delle nostre genti. Nei prossimi 4 anni sostituiremo 220 treni con macchine nuove, toglieremo dalle strade i bus euro zero”. “Fatta un’opera bisogna farne un’altra, dice David Sassoli, vicepresidente del Parlamento Europeo – perché quello che si celebra oggi può essere un modello anche per altri a non rinunciare a progetti ambiziosi, lavorando di concerto con le altre istituzioni. In un mondo complesso in cui è facile essere marginalizzati, bisogna saper sfruttare al meglio i fondi e le opportunità che l’Ue offre. A Pisa le istituzioni e le imprese hanno lavorato assieme e questa sarà un’opera di successo. Gli amministratori devono saper andare avanti e non farsi intimorire da chi, spesso, protesta contro queste opere importanti. E menomale che non si fanno intimorire dalle opinioni pubbliche contrarie, altrimenti oggi saremmo più poveri”. Marco Filippeschi, sindaco di Pisa non nasconde la soddisfazione per aver portato a termine una scommessa: “Oggi si chiude prima parte della bella storia e se ne apre un’altra. La città di Pisa fu invitata dalla Commissione a un convegno sul futuro dei trasporti, con Londra e Budapest. Il masterplan presentato era avveniristico e speravo avrebbe portato bene. Esso conteneva il people mover, a beneficio dell’aeroporto e integrato nelle linee ferroviarie. Abbiamo realizzato quel piano, siamo soddisfatti. Con tempi europei, anzi cinesi. Il Pisamover è fattore di crescita e lustro per la città: Pisa è il comune toscano primo per accessi giornalieri di non residenti in città. Solo l’aeroporto 5 milioni, alla stazione 18 milioni, l’università è la più grande in Toscana, l’ospedale è il più grande nella regione, ha 6 milioni di pazienti l’anno. Ogni giorno la città, che ha circa 91 mila residenti accoglie altre 70 mila persone e questo investimento è strategico per il ruolo metropolitano di Pisa. Inoltre è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Si apre una nuova fase perché si va verso il potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze. Ho discusso con l’amministratore delegato di Fs per riqualificare la stazione centrale, poi il Comune ha ottenuto dal governo 18 milioni di euro per riqualificare le periferie. Dobbiamo essere positivi e fare squadra. Come per gli aeroporti toscani, su cui è previsto un investimento di 268 milioni 2018. Bisogna investire su questa strada, come la previsione di costruire la cittadella aeroportuale dimostra. Questa di oggi è una tappa verso lo sviluppo e verso il futuro”. Spendere bene ed in tempi certi. Lo ribadisce nel suo intervento il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Il comune di Pisa spende bene e presto. Pisamover è un progetto che mostra come giocare di sistema sia utile e positivo. Darà un concreto contributo alla logistica e all’aeroporto di Pisa. Servirà al turismo e alla costa perché è collegato al disegno che abbiamo per la costa, di cui fa parte anche il porto di Livorno. Verranno favoriti i commerci e le attività, non solo il turismo. Si va verso una grande area della costa Pisa e aeroporto, Livorno e porto. Tutti questi interventi sono pensati assieme, grazie anche alla ricerca pisana e non mancheranno risultati interessanti e rilevanti per il nostro futuro e il futuro del lavoro. Oggi Toscana Aeroporti conferma i 40 milioni di investimenti per l’aeroporto Galilei nel 2017 e 20 milioni il prossimo anno”.
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