Porti, ferrovie, logistica. In una sola parola, intermodalità. Su questi temi si è concentrato il convegno organizzato dalla Fondazione Merita e da Ferrovie dello Stato Italiane sul tema delle Zes, le Zone Economiche speciali, come volano dello sviluppo nel Mezzogiorno e, in particolare, in Puglia. Le Zes, istituite dal decreto 91 del 2017 per valorizzare zone economicamente svantaggiate, sono aree geograficamente delimitate con incentivi specifici per le attività commerciali e produttive che prendono solitamente la forma di esenzioni fiscali, semplificazioni amministrative e disponibilità di infrastrutture. È proprio sulle infrastrutture, considerate requisito fondamentale per l’individuazione dei luoghi destinati a ospitare le Zes, che si è sviluppato il dibattito ZES, da acronimo a rete di opportunità – Ferrovie e portualità: Laboratorio Puglia, a cui, per il Gruppo FS, hanno partecipato Massimo Bruno, Chief Corporate Affairs Officer e Gianpiero Strisciuglio, Ad di Mercitalia Logistics, società capofila del Polo Logistica di FS. All’incontro ha partecipato, tra gli altri, anche il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi.
«Sui porti insistono diverse competenze: turismo, trasporti, industria territorio ambiente, infrastrutture – ha spiegato Massimo Bruno – le Zes sono un laboratorio di governance del mondo economico e la Puglia, tra le regioni del Sud con i suoi dati di export e produzione agroalimentare, è un’ulteriore area di sperimentazione. Come Gruppo Fs stiamo lavorando per azioni di sistema che uniscano le esigenze dei territori con la nostra offerta della logistica e delle infrastrutture».
«Mezzogiorno, intermodalità e logistica ci consentono di guardare alle Zes come a una opportunità interessante per il nostro lavoro – ha detto Gianpiero Striciuglio – ogni modalità di trasporto deve integrarsi dando occasioni di sviluppo al tessuto territoriale, grazie a intese con stakeholder, con shipping e servizi di primo e ultimo miglio».