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zug
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Inviato il 26/09/2018 :  08:46:51  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/09/26/news/ferrovia_roma-civita_castellana_pendolari_e_sindaci_sul_piede_di_guerra-207374719/

Ferrovia Roma-Civita Castellana, pendolari e sindaci sul piede di guerra
Atteso l'incontro con la Regione per chiedere l'intervento immediato per bloccare il taglio di corse che sta creando grandi disagi a studenti e lavoratori e che rischia di far morire la tratta extraurbana. Protestano i primi cittadini di Civita Castellana, di Castelnuovo di Porto, di Morlupo e di Sant'Oreste

di MARINO BISSO
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26 settembre 2018
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Ferrovia Roma-Civita Castellana, pendolari e sindaci sul piede di guerra
Studenti che non possono tornare a casa e impiegati che sono costretti a prendere l’auto per andare e tornare da Roma, la Flaminia che si blocca ed è sempre più pericolosa. Sono sul piede di guerra gli abitanti e i sindaci dei comuni che si affacciano sulla Flaminia chiedano spiegazioni alla Regione e puntano il dito contro l’Atac che sta progressivamente smantellando il servizio di collegamento ferroviario extra-urbano nella tratta Roma-Civita Castellana - Viterbo. Ma i tagli, come se non bastasse, hanno colpito anche i bus navetta sostitutivi e già di per sè inadeguati a sopperire alle richiesta dell’utenza.
Così mercoledì 26 settembre, alle 17, tutti insieme: amministratori comunali e comitati di pendolari si recheranno in Regione per chiedere l’intervento dell’assessore ai trasporti Mauro Alessandri. Al centro della “trasferta” appunto i continui tagli dell’Atac di corse della ferrovia che collega Viterbo con piazza del Popolo. “Colpi di scure che rischiano di far morire l’importante collegamento su ferro. Non credano la Regione Lazio, Atac e il Comune di Roma di passarla liscia così – attaccano i Comitati - stiamo valutando di organizzare anche un sit-in sotto la sede della Regione Lazio per far sentire lo sdegno di tutti noi e per far revocare al più presto questa indegna decisione. Andare a parlare con Atac in questo momento è perfettamente inutile in questo momento: si deve salire di livello. Contiamo sul supporto di tutti quelli che vogliono che questa linea non muoia”.

L’esasperazione è forte ed è il frutto di anni di promesse mai mantenute sul miglioramento della tratta. “Giovedì 26 andremo in Regione non a sentire le favolette (raddoppio, più treni, più controlli, etc etc) come accade ormai da anni, ma andremo a ribadire fortemente che devono fare subito qualcosa per riattivare per intero la linea Roma-Civita Castellana- Viterbo, togliendo i punti di rottura a Catalano e a Montebello che hanno "rotto" molto la nostra qualità di viaggio e esaurito la nostra pazienza – spiega il Comitato dei pendolari - In seconda battuta, il ripristino immediato dei bus integrativi soppressi da luglio scorso. Ricordiamo che per tutto questo Atac è lautamente remunerata e che a noi non importa nulla se sta alla canna del gas e non ce la fa. A noi interessa avere un servizio pubblico degno di questo nome, che Roma merita come capitale, non questo immondo schifo servito quotidianamente. Se Atac non ce la fa, si vada subito a gara ( la Regione Lazio può farlo anche da domani, volendo) per cambiare fornitore. E' sbagliato fare assistenzialismo, perché non si viaggia gratis e perché paghiamo per avere quello che c'è scritto sul contratto di servizio. Che ci sia anche Atac al tavolo ci fa piacere, ma in questo momento è praticamente inutile il suo apporto alla discussione, tanto ha lo scudo del concordato preventivo. E' la Regione Lazio che deve darsi una mossa e finire con questo assistenzialismo verso un moribondo. Ci siamo stancati”.

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La stanchezza delle migliaia di cittadini che utilizzano il treno è giustificata anche dalle prospettive non buone che si preannunciano per il futuro. “L’odissea quotidiana del pendolare della Roma Nord sembra non avere fine, visto che la gara per l’affidamento del servizio forse partirà nel tardo 2019 (sempre che La Regione riesca a farla partire), ma con il concordato in atto tra Atac e Tribunale, con i cantieri fermi, sarà molto difficile rispettare i tempi e quindi prima del 2021-2022 non si avrà nessuna minima speranza di miglioramento del servizio. Di certo che altri 3 anni (minimo) con questi presupposti e con questa gestione significano 3 anni di morte assistita per la tratta extraurbana. Ricordiamo che Atac per questo (dis)servizio prende dalla Regione ben 80 milioni di euro l’anno e dai nostri riscontri non sembra che vengano applicate le penali e i rilievi previsti da contratto per le innumerevoli soppressioni e ritardi dei treni. Questo è un fatto gravissimo di cui ha piena responsabilità l’ente regionale e di cui abbiamo interessato anche la Procura della Repubblica presso la Corte dei conti”.

A sostenere la rivolta sono anche alcuni dei sindaci dei comuni sulla Flaminia. Parla di «smantellamento» anche il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli: “Sono ormai mesi che accolgo lamentele e segnalazioni di disservizi ritardi e soppressioni lungo la tratta ferroviaria Roma - Civita Castellana - Viterbo da parte dei pendolari che ogni giorno usano la linea per recarsi a Roma e Viterbo. Da ultimo mi è giunta la copia della comunicazione di Atac, che riguarda, di fatto, la soppressione di moltissime corse lungo la linea Roma - Civita Castellana - Viterbo non più solo del treno ma anche del bus sostitutivo treno. Di fatto si sta assistendo allo smantellamento della linea ferroviaria da parte del gestore Atac con conseguente aumento del traffico delle autovetture private sulla via di collegamento con Roma oltre che con Viterbo. Si chiede di capire le motivazioni che stanno spingendo il gestore a distruggere, di fatto, il collegamento extraurbano lungo la Ferrovia Roma Nord, anche alla luce degli ingenti investimenti della Regione Lazio nei lavori di messa in sicurezza dei passaggi a livello e degli attraversamenti a raso della stessa. Si chiede, pertanto, un incontro urgente per trovare, di concerto con la Regione Lazio, una soluzione che salvaguardi e anzi miri al potenziamento della linea ferroviaria". Dello stetto avviso il sindaco di Morlupo, Ettore Iacomussi che sottolinea l'importanza stratedia del trasporto pubblico per "lo sviluppo economio e culturale dell'area" ma anche come "salvaguardia della sicurazza della viabilita stradale della via Flaminia di cui risulta essere una grande valvola di sfogo e alleggerimento dell'intensoa traffico automobilistico locale".

E il primo cittadino di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini rincara la dose: “La battaglia portata avanti da anni dal Comitato Pendolari è una battaglia giusta di civiltà che va condivisa e sostenuta. I disservizi sono all’ordine del giorno. Sono pronto a dimostrare e manifestare insieme a voi presso la Regione Lazio lo stato di abbandono in cui versa questa infrastruttura strategica. Purtroppo anche l’appalto per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di ammodernamento è ormai ferma da mesi e, davvero, non può più attendere oltre. Vi confermo la mia volontà ad esserci il giorno 26 presso la Regione. La ferrovia per altro è una delle tante problematiche che ormai affliggono l’area metropolitana di Roma, un versante che è stato per troppi anni dimenticato dalla politica e dalle istituzioni”.

E anche Valentina Pini, Sindaca di Sant’Oreste si schiera dalla parte dei pendolari e auspica che “la Regione Lazio voglia istituire nell’immediatezza un tavolo intercomunale, aperto alle associazioni e comitati degli utenti. La RomaNord è un’arteria fondamentale per la mobilità dei nostri territori, in particolare per il Comune di Sant’Oreste che, essendo l’ultimo dell’Area Metropolitana di Roma Capitale e il più lontano dalla via Flaminia, risulterebbe gravemente danneggiato dal perdurare di questa situazione di stasi».
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 26/09/2018 :  13:09:48  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Cmq mi mancano alcuni PL che su Google maps non riesco a capire se siano o meno con SOA...salvo che anche i PLA con barriere siano numerati ma sul segnale non vi è il numero

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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
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Inviato il 01/10/2018 :  15:18:04  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://romanord.romatoday.it/parcheggi-insufficienti-e-insicuri-i-pendolari-costretti-a-prendere-multe.html


I treni extraurbani soppressi di continuo con i residenti dei comuni intorno a Roma, verso Viterbo, costretti a prendere l'auto e incolonnarsi sulle vie di accesso alla città prima di approdare nei parcheggi di scambio per utilizzare la linea urbana; mezzi privati spesso mossi per sopperire pure alla mancanza delle linee periferiche di Roma, scarse e quasi mai in coincidenza con la Ferrovia Roma Nord.

Così i posti auto intorno alle stazioni della Roma-Civitacastellana-Viterbo si affollano sin dalle prime ore del mattino: troppo ridotti e insufficienti per contenere tutte le vetture dei pendolari che così sono indotti a lasciarle lungo la strada o in divieto di sosta.

Che dire poi di quei parcheggi di scambio mai ultimati, come quello di Riano, o sottoposti a lavori perennemente fermi che sottraggono un gran numero di stalli, come accade a Montebello.

Posti auto, è il caso de La Celsa, inutilizzabili pure causa insicurezza con furti all'ordine del giorno e danni alle vetture ben maggiori rispetto all'importo di una multa.

Lo sanno bene i pendolari che da qualche tempo a questa parte preferiscono parcheggiare lungo la strada, esposti a sanzione, che rischiare di trovare la propria auto con finestrini in frantumi e radio strappate.

Una questione, quella dei parcheggi di scambio, da sempre al centro delle preoccupazioni del Comitato Pendolari Roma Nord fermo nel chiedere ad Atac e Regione Lazio soluzioni strutturali e legate al tema della sicurezza. Da qui la richiesta di un nuovo incontro, pure con il Municipio XV, sulle criticità legate a "insufficienza e pericolosità" dei posteggi lungo la ferrovia.

"Non serve mandare i vigili a fare le multe alle auto in divieto di sosta quando è chiaro che questo non risolve il problema del parcheggio. Senza voler giustificare chi parcheggia in divieto di sosta, ma un povero cristo che deve andare a lavorare, ma dove se la deve mettere l'automobile? In tasca?" - chiede il Comitato puntando il dito contro la scarsa affidabilità del treno extraurbano, che porta gli utenti fuori Roma a parcheggiare a Montebello e nei dintorni.

"La stessa cosa si verifica a Labaro e a La Celsa, dove le auto purtroppo sono ovunque. Se ci fossero parcheggi con una adeguata capienza, vigilati e sicuri, e un treno extraurbano affidabile, non ci sarebbe il caos attuale" - sostengono i pendolari sottolineando, ancora una volta, il paradosso della Roma Nord.

"A volte - dicono - è preferibile prendere la multa,parcheggiando in divieto di sosta, che farsi trovare l'auto vandalizzata dai ladri nel parcheggio".

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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alex1976
Capo Stazione

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Inviato il 01/10/2018 :  21:58:01  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
tutto vero. comunque oggi molte soppressioni,e in circolo:151-153 , 101-113 ,306 ,308
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CeSMoT
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

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Inviato il 02/10/2018 :  13:15:57  Guarda il profilo di  Visita il Sito di CeSMoT  Rispondi Citando
Non si riesce a capire quale sia il treno guasto

*CeSMoT - Centro Studi Sulla Mobilità e i Trasporti*
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15870 Messaggi

Inviato il 02/10/2018 :  14:56:05  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
e neppure quale sia il guasto...

però secondo me si tratta di almeno un paio di materiali e credo possano essere quelli protagonisti di incidenti (o sono sotto sequestro o fortemente danneggiati).

mi ricordo che un urbano danneggiato venne mandato in croazia per le riparazioni e rientrò in servizio dopo due anni...

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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CeSMoT
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
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Inviato il 02/10/2018 :  23:58:51  Guarda il profilo di  Visita il Sito di CeSMoT  Rispondi Citando
Potrebbe essere il treno che fece incidente a Pian Paradiso?cmq non puoi fare servizio con 12 treni

*CeSMoT - Centro Studi Sulla Mobilità e i Trasporti*
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kainash1
Dirigente Movimento Operatore

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Inviato il 03/10/2018 :  17:50:21  Guarda il profilo di  Visita il Sito di kainash1  Rispondi Citando
In questa situazione per quanto ho visto e' diventato piu' frequente vedere i treni extraurbani (3xx, 15x) sul servizio urbano: forse i treni guasti sono quelli urbani?
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
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Inviato il 04/10/2018 :  09:40:02  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
del resto sono anche i più vecchi...

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
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Inviato il 09/10/2018 :  15:23:33  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/6585-metropolitane-e-ferrovie-isolate-in-arrivo-quasi-2-miliardi-di-euro

Risorse economiche "fresche" sono in arrivo per il trasporto rapido di massa e le ferrovie non interconnesse.

Le risorse, pari a circa 2 miliardi di euro, sono state ripartite con due decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicati in Gazzetta Ufficiale, secondo quanto riferito da Edilportale.

Non si tratta di finanziamenti nuovi, ma che provengono dalla Legge di Bilancio per il 2017 (Legge 232/2016), in particolare dal comma 140 che ha istituito il Fondo Investimenti.

Sia per le metropolitane, sia per le ferrovie regionali non interconnesse, la ripartizione e assegnazione delle risorse ai progetti è avvenuta all’inizio dell’anno quando l’iter si è bloccato per l’incostituzionalità del comma 140, che non ha previsto l’accordo con le Regioni prima dell’adozione dei decreti ministeriali di assegnazione dei fondi.
I nuovi decreti, adottati dopo il raggiungimento degli accordi necessari in Conferenza Unificata, sbloccano quindi la situazione confermando i finanziamenti già decisi.

È stata la Città Metropolitana di Roma, con sette iniziative che spaziano dall’adeguamento infrastrutturale all’acquisto di nuovi mezzi, ad aggiudicarsi la quota maggiore, pari a 452 milioni di euro, seguita da Milano, con 396 milioni di euro, e Torino con 223 milioni. Completano la graduatoria Genova, con 137 milioni, Firenze (47 milioni), Napoli (1,46 milioni), Reggio Calabria (23 milioni), Catania (59,50 milioni), Vicenza (19 milioni), Padova (56 milioni) e Rimini (8,85 milioni).

Per l’assegnazione delle risorse sono state considerate alcune priorità, come il rinnovo e miglioramento del parco veicolare, il potenziamento e la valorizzazione delle linee metropolitane e tranviarie esistenti, il completamento delle linee metropolitane e tranviarie e l’estensione della rete di trasporto rapido di massa. Per la scelta dei progetti è stata inoltre valutata la maturità progettuale, cioè la possibilità di far partire subito il cantiere.

Con i finanziamenti in arrivo, anche le linee isolate saranno dotate di sistemi tecnologici e di protezione di marcia del treno in modo da migliorare i livelli di sicurezza, secondo gli standard individuati dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.

Nel detaglio, ecco le opere finanziate regione per regione: Basilicata: Ferrovie Appulo Lucane 15,01 milioni; Calabria: Ferrovie della Calabria 74,86 milioni; Campania: Ferrovie Cumana e Circumflegrea 9,26 milioni; Ferrovia Circumvesuviana 43,93 milioni; Lazio: Ferrovia Roma - Civitacastellana –Viterbo - 66,97 milioni; Ferrovia Roma – Giardinetti 3 milioni; Liguria: Ferrovia Genova-Casella 17,44 milioni; Ferrovia Principe Granarolo 0,60 milioni; Lombardia: Ferrovia Brescia -Iseo – Edolo 14,90 milioni; Piemonte: Ferrovia Domodossola - Confine Svizzero 22,73 milioni; Ferrovia Torino - Ceres 15,78 milioni; Puglia: Ferrovie Appulo Lucane 21,89 milioni; Sardegna: Ferrovie della Sardegna 31,63 milioni.

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train_bridge
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Inviato il 09/10/2018 :  23:10:51  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Avete sbagliato argomento....
i fondi di cui parlano sono per Metro A e B e riguardano l'acquisto di nuovi treni, la revisione dei treni CAF e MB, il rinnovo dell'armamento della Metro A ed il nuovo telecomando della Metro A
quote:
Messaggio di emipaco

http://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/6585-metropolitane-e-ferrovie-isolate-in-arrivo-quasi-2-miliardi-di-euro

Risorse economiche "fresche" sono in arrivo per il trasporto rapido di massa e le ferrovie non interconnesse.

Le risorse, pari a circa 2 miliardi di euro, sono state ripartite con due decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicati in Gazzetta Ufficiale, secondo quanto riferito da Edilportale.

Non si tratta di finanziamenti nuovi, ma che provengono dalla Legge di Bilancio per il 2017 (Legge 232/2016), in particolare dal comma 140 che ha istituito il Fondo Investimenti.

Sia per le metropolitane, sia per le ferrovie regionali non interconnesse, la ripartizione e assegnazione delle risorse ai progetti è avvenuta all’inizio dell’anno quando l’iter si è bloccato per l’incostituzionalità del comma 140, che non ha previsto l’accordo con le Regioni prima dell’adozione dei decreti ministeriali di assegnazione dei fondi.
I nuovi decreti, adottati dopo il raggiungimento degli accordi necessari in Conferenza Unificata, sbloccano quindi la situazione confermando i finanziamenti già decisi.

È stata la Città Metropolitana di Roma, con sette iniziative che spaziano dall’adeguamento infrastrutturale all’acquisto di nuovi mezzi, ad aggiudicarsi la quota maggiore, pari a 452 milioni di euro, seguita da Milano, con 396 milioni di euro, e Torino con 223 milioni. Completano la graduatoria Genova, con 137 milioni, Firenze (47 milioni), Napoli (1,46 milioni), Reggio Calabria (23 milioni), Catania (59,50 milioni), Vicenza (19 milioni), Padova (56 milioni) e Rimini (8,85 milioni).

Per l’assegnazione delle risorse sono state considerate alcune priorità, come il rinnovo e miglioramento del parco veicolare, il potenziamento e la valorizzazione delle linee metropolitane e tranviarie esistenti, il completamento delle linee metropolitane e tranviarie e l’estensione della rete di trasporto rapido di massa. Per la scelta dei progetti è stata inoltre valutata la maturità progettuale, cioè la possibilità di far partire subito il cantiere.

Con i finanziamenti in arrivo, anche le linee isolate saranno dotate di sistemi tecnologici e di protezione di marcia del treno in modo da migliorare i livelli di sicurezza, secondo gli standard individuati dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.

Nel detaglio, ecco le opere finanziate regione per regione: Basilicata: Ferrovie Appulo Lucane 15,01 milioni; Calabria: Ferrovie della Calabria 74,86 milioni; Campania: Ferrovie Cumana e Circumflegrea 9,26 milioni; Ferrovia Circumvesuviana 43,93 milioni; Lazio: Ferrovia Roma - Civitacastellana –Viterbo - 66,97 milioni; Ferrovia Roma – Giardinetti 3 milioni; Liguria: Ferrovia Genova-Casella 17,44 milioni; Ferrovia Principe Granarolo 0,60 milioni; Lombardia: Ferrovia Brescia -Iseo – Edolo 14,90 milioni; Piemonte: Ferrovia Domodossola - Confine Svizzero 22,73 milioni; Ferrovia Torino - Ceres 15,78 milioni; Puglia: Ferrovie Appulo Lucane 21,89 milioni; Sardegna: Ferrovie della Sardegna 31,63 milioni.


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emipaco
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Inviato il 10/10/2018 :  09:50:09  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
come ti ho evidenziato sopra, se è vero che parla di tante cose, è vero anche che parla della "nostra" ferrovia...

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alejandro.roma
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Inviato il 10/10/2018 :  17:11:36  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Una caratteristica vintage della Roma Nord che notai durante un viaggio per l'intera tratta, quando ancora l'esercizio non era suddiviso a Catalano il sistema a leve per manovrare i deviatoi nelle stazioni extraurbane, ancora funzionante.
Oltre al rinnovo del materiale rotabile e il raddoppio, per dare un segno di modernità occorrerebbero cifre ben più consistenti dei 67 milioni, chi si aggiudicherà la gara per la gestione provvederà .


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I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico

Modificato da - alejandro.roma il 10/10/2018 17:12:18
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Gemini76
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Inviato il 10/10/2018 :  19:28:30  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Son tra gli ultimi AC a leve rimasti in Italia

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emipaco
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Lazio
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Inviato il 05/11/2018 :  17:18:26  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
interrotta tratta urbana, tra Flaminio e Montebello.

atac dice che inseriscono navette, ma col traffico della flaminia a quest'ora (e sotto la pioggia) praticamente sarà un viaggio a senso unico, con tempo di giro di due ore!!!

se qualcuno è in zona ci può fornire aggiornamenti su tipologia e numero delle navette

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