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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 07/01/2022 : 02:29:30
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| Patanè me sembra n'altro raccontafavole tipo Stèfano o Calabrese.... |
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
    
Lazio
15870 Messaggi |
Inviato il 07/01/2022 : 08:42:49
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insomma, qualcosa stanno facendo... diamogli tempo, i pentastellati mi sembravano solo parole, qui qualche fatto (ridotto verso quanto dichiarato, ne convengo!) sta arrivando.
ma come sempre nel forum lo dico da passeggero, senza alcuna valutazione politica |
colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch) |
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l_pisani_54
Capo Stazione
  
1175 Messaggi |
Inviato il 07/01/2022 : 10:36:17
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Mi sembra che la nuova amministrazione stia rispondendo a tono, e poi lo sapevamo tutti che non c'erano bacchette magiche, i treni non si comprano all'alimentari sotto casa e una revisione non è come cambiare l'olio alla macchina. Naturalmente la verifica avverrà quando si potrà controllare alle varie date, che le promesse sono state mantenute. |
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
    
26113 Messaggi |
Inviato il 07/01/2022 : 10:46:21
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| Sicuramente più attivi dei precedenti.. è presto per fare paragoni e bilanci. Speriamo si vada sempre più verso la "retta via". |
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Hammill
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
4571 Messaggi |
Inviato il 14/01/2022 : 20:46:44
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/14/ferrovie-lazio-latac-sceglie-ancora-nicastro-lex-direttore-torna-in-sella-nonostante-la-gestione-disastrosa-e-lassenza-dei-requisiti/6456193/?fbclid=IwAR3mMd6-E0QqNyKHWDZQrbezHywWicKCsfAtR9uQN2E4p0IFDMB0aVu1xKM
Ferrovie Lazio, l’Atac sceglie ancora Nicastro: l’ex direttore torna in sella nonostante la gestione disastrosa e l’assenza dei requisiti
La municipalizzata romana punta ancora sull'ingegnere che dal 2010 al maggio scorso ha ricoperto il medesimo incarico. Con risultati non certo esaltanti: è stato il dimezzamento del servizio sulla Roma-Lido che dal primo luglio viaggia al 50%, con la metà dei convogli fermi per mancata revisione. Sotto la sua gestione l'Atac ha anche ricevuto una multa da 3,6 milioni di euro per la pratica di cancellare molte corse senza informare in modo adeguato gli utenti
di Luca Teolato | 14 GENNAIO 2022
L’Atac ha nominato il nuovo direttore d’esercizio delle ferrovie regionali del Lazio. O meglio il vecchio: perché la municipalizzata romana ha scelto di puntare ancora sull’ingegner Giovanni Battista Nicastro, che dal 2010 al maggio scorso ha ricoperto il medesimo incarico (con risultati non certo esaltanti), senza avere i requisiti necessari per svolgerlo. A certificarlo era stato l’Ustif, l’ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero dei Trasporti, che analizzando la documentazione del candidato aveva sottolineato la mancanza dell’esperienza specifica maturata per almeno cinque anni, richiesta dalla legge. Un dato ignorato dall’allora direttore generale del ministero per il trasporto pubblico locale, Virginio Di Giambattista, che aveva dato comunque il nullaosta alla nomina di Nicastro, inviando un parere positivo alla Regione Lazio che a propria volta lo aveva scelto anche come direttore di servizio della metro di Roma. Secondo l’Atac non c’è alcuna anomalia nella nuova nomina, perché “è stata effettuata con decreto dirigenziale della Regione Lazio, previa verifica dei requisiti di intesa con il ministero dei Trasporti-Ustif”. Nessuna anomalia, rispondono, anche riguardo al singolare avvicendamento alla direzione, che ha portato Nicastro ad essere rimosso a maggio – dopo 11 anni ininterrotti – e reintegrato sette mesi dopo.
Al di là di tutto il resto, la gestione delle ferrovie regionali in questi anni non ha brillato per efficienza. L’ultimo risultato della direzione Nicastro è stato il dimezzamento del servizio sulla Roma-Lido che dal primo luglio viaggia al 50%, con la metà dei convogli fermi per mancata revisione. Nulla di imprevedibile, visto che l’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie), già nel luglio 2020 aveva segnalato ad Atac la necessità di effettuare una revisione intermedia dei convogli “preferibilmente entro la fine del 2020 e comunque entro e non oltre il 30 giugno 2021. I veicoli che a tale data non saranno sottoposti alle suddette attività – proseguiva la nota – non potranno circolare fino a quando non verranno sottoposti alle attività previste”. Nicastro però sembra non aver preso in considerazione tale avvertimento, provocando una grave disservizio sulla tratta, che negli ultimi giorni è perfino peggiorato. Rispetto all’estate si è scesi a sole due corse ogni ora, con il comitato pendolari della Roma-Lido – che circa due anni fa ha anche raccolto più di cinquemila firme per far rimuovere Nicastro dal suo incarico – ormai sul piede di guerra.
In passato le ferrovie regionali sono state anche oggetto di una multa da 3,6 milioni di euro, inflitta dall’Antitrust all’Atac nel luglio 2017 per la pratica – ritenuta scorretta – di cancellare molte corse senza informare in modo adeguato gli utenti. Sempre sotto la gestione Nicastro, nelle stazioni della tratta Roma-Viterbo sono stati installati – spendendo quasi un milione di euro – dei tornelli riciclati dalla Roma-Lido e dalla Metro B non più a norma perché non permettevano l’accesso ai portatori di handicap fisici. Vicenda per la quale la Regione Lazio (proprietaria della ferrovia) è stata in seguito condannata dalla Corte di Appello di Roma alla rimozione delle barriere architettoniche e al risarcimento della mamma di un ragazzo disabile che per anni ha dovuto affrontare un vero e proprio calvario per accompagnare il figlio a scuola. Per finire, le linee della metropolitana capitolina gestite dallo stesso Nicastro hanno rischiato di recente il blocco di numerosi mezzi sempre per problemi di revisione. Blocco scongiurato in extremis a fine dicembre dalla concessione di una proroga di un anno, da parte del ministero dei Trasporti. Insomma, una lunga serie di risultati non proprio confortanti che però non sembra aver scoraggiato l’Atac nel puntare di nuovo sul manager.
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Teo Orlando |
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
    
26113 Messaggi |
Inviato il 15/01/2022 : 10:25:53
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| Le vicissitudini dell'ultimo decennio non sono di conforto.. |
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alex1976
Capo Stazione
  
2316 Messaggi |
Inviato il 15/01/2022 : 12:57:47
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| Ma come fa l atac ha no.inare il direttore se ste 2 linee sono passate a cotral? |
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
    
26113 Messaggi |
Inviato il 15/01/2022 : 13:10:19
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| Mistero.. |
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Hammill
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
4571 Messaggi |
Inviato il 15/01/2022 : 18:49:18
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[URL unfurl="true"]https://www.odisseaquotidiana.com/2022/01/la-brutta-storia-delle-ferrovie.html?fbclid=IwAR2jsWD-hoQrmTA-enVTCUjtVNkk0CJPW4lDI_gcoIiGCMBQ-13hZXxGMXU[/URL]
[URL unfurl="true"]https://ostiaroma.wordpress.com/2022/01/14/nella-brutta-storia-del-disastro-delle-ferrovie-regionali-del-lazio-occorre-che-tutto-cambi-affinche-nulla-cambi/?s=09[/URL]
Nella brutta storia del disastro delle ferrovie regionali del Lazio, occorre …che tutto cambi affinché nulla cambi.
14 gennaio 2022 di mauriziomes
“Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica in quattro e quattr’otto.
Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”
Tomasi di Lampedusa, per bocca di Tancredi, ne Il Gattopardo.
La “Metromare” è alle porte, o meglio, lo doveva essere dallo scorso 1° gennaio.
Su Roma Lido e Roma Nord fra un po’ arriverà una pioggia di milioni. 500 dovevano essere impegnati entro il 2021, ma erano oltre 900 quando Zingaretti e Mauro Alessandri facevan annunci profetici in onferenza stampa nel cantiere incompiuto della stazione di p.le Flaminio a dicembre 2019.
Imbarazzante il ripetersi di ondate incontrollate della principale malattia della politica, locale e non: la “Annuncite”. Di fronte all’immancabile ultimo disservizio, al penultimo treno scomparso, alla terz’ultima, quart’ultima e quint’ultima corsa saltata o alla sest’ultima promessa di mondi migliori svanita nella bruma mattutina, la gran parte dei decisori politici e istituzionali, che han competenze sul disastro pluriennale delle ferrovie regionali Giardinetti, Lido e Nord, rispondendo ad una esigenza profonda di sopravvivenza, non riescono a fare a meno di sparare nuove promesse, date improbabili e prospettive rosee.
Da ultimo l’altro ieri, l’Assessore regionale alla mobilità ha sentito il bisogno di andare al deposito ATAC di Graniti, a toccar con mano lo stato dell’arte delle famose Revisioni generali straordinarie dei treni serie MA200, in uso alla Roma Lido (discorso analogo si potrebbe fare per l’adeguamento di sicurezza e tecnologico promesso sui treni Firema e Alstom in uso alla Roma Nord).
Ripreso davanti ad un singolo e solatio vagone, disaccoppiato, di un MA200, ha sentito il bisogno di dire che: “…è iniziata la revisione generale del primo MA 200 … … dei 6 previsti: rientreranno sulla Roma-lido”. Lì si sarebbe potuto fermare, ma ha voluto annunciare che “…entro due settimane procederemo con la revisione di altri 2 convogli … il 2022 sarà l’anno della svolta per le ferrovie ex concesse…” e zack> attacco di Annuncite.
La revisione dei treni in uso alle due ferrovie è una storia che parte dal 2015, quando l’ATAC di Rettighieri, relazionava le istituzioni su cosa occorresse per mantenere le due ferrovie regionali ad un livello decente (nessuna promessa di Metro E o Metro F), passa per i 180 ed i 154 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione, assegnati dal Governo nel 2016 alla Regione Lazio per le due ferrovie.
A distanza di quasi sette anni, a noi Comitati Pendolari pare un bene che il vertice amministrativo regionale abbia sentito il bisogno di recarsi sul “luogo del delitto”, per verificare il lavoro svolto, o per meglio dire, il lavoro ancora non svolto sui quei treni che occorrono come il pane alle due ferrovie.
Ma in quella comunicazione istituzione ancora niente dubbi, niente autocritiche o critiche alle proprie strutture tecniche e gestionali. Solo ottimismo, promesse d’operosità e dichiarazioni in stile “Sol dell’Avvenire”. Ancora tra la primavera e l’estate del 2021, l’Assessore affidò più volte alla stampa dichiarazioni rosee e assertive sulle manutenzioni dei treni Nord e Lido, dichiarando, ad esempio il 26 agosto, che “Da fine agosto, infatti, partiranno i lavori sui primi treni MA200”.
Peccato, poiché sull’unico treno disaccoppiato, presente a Graniti da settembre scorso, in un ambiente pulito e asettico che neppure al Policlinico di Tor Vergata, senza neanche l’ombra d’un operaio al lavoro dopo 7 anni dall’inizio di questa telenovela, non è stato “torto nippure ‘no graffito”.
Agli occhi dei Comitati Pendolari l’Assessore condivide il peso di questo disastro con i suoi staff e con l’Azienda di trasporto pubblico, che la Regione Lazio da 16 anni, senza gara o selezione comparata di proposte di altri vettori pubblici, sceglie ripetutamente per noi, poveri pendolari.
Lo condivide certamente con chi per otto lunghi anni, senza soluzione di continuità (fatta salva una breve assenza coattiva per vicende giudiziarie) ha guidato la nevralgica area della Direzione regionale mobilità e infrastrutture, deputata agli impianti fissi, ferrovie regionali, contratti di servizio, carte delle qualità, ecc..
Lo condivide con chi, per conto del Gestore del Servizio (ATAC) e col placet regionale, ha diretto le ex concesse per lunghi anni, fino alla tarda primavera del 2020, dovendo rispondere anche al Ministero dei trasporti, della sicurezza, efficienza e regolarità dell’esercizio ferroviario sulle tre ferrovie e, a nostro parere, deve rispondere anche ai passeggeri e pendolari per tutti i disagi inflitti, ripetutamente e massivamente, coi dis-servizi erogati.
La “Metromare”, ma ancor più il subentro di Astral e Cotral nella gestione di Roma Nord e Lido, è alle porte ..… dal 1.1.2021, anzi no, dal 1/7/2021, poi dal 1.1.2022, ora (forse) dal 1/7/2022, sempre che, tra le altre cose ANSFISA rilasci le Certificazioni d’Idoneità all’Esercizio ferroviario, di cui son ad oggi prive.
Una pagina nuova sta per esser scritta. Nella vulgata comunicativa della Regione Lazio sarà una svolta “copernicana”, un nuovo regime e una nuova classe “tecnico-amministrativa”, che soppianterà la vecchia classe di potere dell’Ancien Régime, che tanto è riuscita a mandare in picchiata i livelli di servizio e di qualità offerti dalle tre linee in questi ultimi 8 anni.
Anche i Comitati Pendolari delle ferrovie attendono tale cambiamento, con speranza, non con fiducia.
Peccato che, come sotteso dalle parole del personaggio gattopardesco di Tancredi, il cambiamento sia già iniziato, ma non si veda: con Astral S.p.A., incaricata fin dal 1/10/2019 d’avviare l’attività istruttoria per il subentro e che fin dal 2020 si dovrebbe occupare di molti aspetti delle rotabili di Lido e Nord, Astral che arriva oggi, affannata come Cotral, ad impattare su alcuni blocchi-treno decretati da ANSFISA, o con la gara per le Revisioni Generali MA200/Firema/Alstom affidata in ritardo di quasi un anno. Peccato non si veda nel “tale” ingegnere, con esperienza pluriennale nella citata Area nevralgica della Regione, già transitato da ottobre scorso, armi e bagagli e compensi, a capo dell’appositamente costituita Direzione infrastrutture ferroviarie, grandi opere e TPL, di Astral, che si dovrà occupare (ovviamente) di Roma Lido e Roma Nord e di investimenti di mobilità (non male per chi ha contribuito a non “mettere a terra” quelli avuti dal 2016 ed anche da prima).
Peccato che il “tal’altro” ingegnere, non lontano da opportuno pensionamento, che in maniera così soddisfacente per i viaggiatori si è dis-occupato delle ferrovie ex concesse fino all’anno scorso, con una mossa a sorpresa del D.G. di ATAC sia stato rimesso al suo posto da pochi giorni per gestire, con i metodi che ha sempre seguito, le tre disastrate ferrovie.
Peccato: i frutti di questi cambiamenti epocali (ancora) non si vedono. Ieri, oggi, come sempre, enumeriamo le solite, tante, corse saltate sulla Roma Nord ed il 4° treno CAF della Lido fermo nei depositi, cui si è aggiunto a metà mattinata di ieri pure il terzo, lasciando solo due treni in linea a “reggere la bandierina”.
METROMARE oggi (ex vituperata Roma Lido)
Caro Carlo, caro Giovan Battista, è proprio vero, nella struttura del trasporto pubblico ferroviario regionale del Lazio, occorre che tutto cambi affinché nulla cambi.
Roma, 14 gennaio 2022 |
Teo Orlando |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 15/01/2022 : 23:56:33
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| Siccome in ATAC hanno il brutto vizio di querelare per zittire qualsiasi critica, mi limito ad osservare che è insolito che si decida di rimettere al suo posto un dirigente sotto la cui gestione abbiamo avuto scale mobili e treni fermati per scadenza revisione. A meno che nessuno voglia rischiare di macchiare il suo curriculum andando a fare il direttore d'esercizio del metroferro ATAC. ANche perchè, se il direttore d'esercizio può avere le sue colpe,è anche vero che senza soldi non si canta messa. Non sappiamo se magari abbia avvisato che serviva fare revisioni di treni e scale mobili (o ci può stare che non sia stato avvisato dai suoi sottoposti...non credo che possa sapere via,morte e miracoli di ogni traversina)e se non siano arrivati i fondi. Perchè se specialmente le tre ferrovie navigano nella melma, i colpevoli stanno alla Regione Lazio. Quanti anni sono che la proprietà è regionale? Sulla Lido gli ultimi treni "nuovi" sono stati i Fiat (MR)500. Anno DOmini 1986 o giù di lì. Poi solo catorci ribolliti (anche se le MR.600 a detta di chi le ha portate erano delle belle bestiacce...ma erano sempre treni degli anni '60 anche se revampizzati). Idem sulla RomaNord (I Firema son del 1993)Quindi è inutile che Alessandri fa lo splendido andando a Graniti (perchè revisionare i treni a Magliana non si può..tocca carrellarli a Graniti..deposito MEtro C..forse hanno spazio che gli avanza...)dovrebbe dimettersi dall'incarico punto. E Nicolino sarebbe il caso chiedesse scusa all'utenza. É al suo secondo mandato da Presidente di Regione..direi che se prima di poteva dire che era colpa della gestione Alemanno...ora la colpa è solo sua... |
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alex1976
Capo Stazione
  
2316 Messaggi |
Inviato il 16/01/2022 : 18:05:39
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| Graniti è dimensionato per 30 treni da 6 casse.i treni attuali sono, 13? Si vi è spazio per revisionare treni di altre linee.i firema della nord sono dell 87 i primi 6 e del 94 i secondi 6 dei quali 2 interurbani.ma stanno tutti a pezzi,nel viaggiare pare di stare sulla metro nugliorchese anni 70... |
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alex1976
Capo Stazione
  
2316 Messaggi |
Inviato il 16/01/2022 : 18:07:31
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| Per la lido ho detto,dico e dirò che mr 300,500 e 600 dovevano non essere accantonate. Tra l altro i rimorchi dal 56 in poi sono dell 87 non troppo vecchi rispetto alle medie romane |
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Novantaquattro
Capo Stazione
  
1300 Messaggi |
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alex1976
Capo Stazione
  
2316 Messaggi |
Inviato il 19/01/2022 : 09:39:08
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| 5 treni,ampliamento pubblicizzati da 3 anni,ancora senza sapere chi li costruirà,quindi se ne parlerà per altri 2 ,3 anni se tutto andrà senza ricorsi. Manco una goccia in mezzo al mare...so riusciti ad isolare un quartiere grande come una città, formidabili. |
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alex1976
Capo Stazione
  
2316 Messaggi |
Inviato il 19/01/2022 : 09:40:52
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| Servono 20 ,25 treni ne arriveranno 5,la matematica questa sconosciuta..e non dite che ci sono i caf e i 200 completamente inadatti al servizio per sedute,porte e prestazioni |
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