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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 10/09/2017 :  15:22:15  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cari ragazzi eccomi ritornato. Intanto ringrazio quelli che su questo forum mi hanno espresso le loro condoglianze Prazene compreso. Mi vorrei poi scusare con Marino Francioni per non esserci visti a S.Marino il 3 settembre come dovevamo fare ma il tempo atmosferico era veramente pessimo e mia moglie con una tosse da paura. siamo stati pochissimo solo per assistere alla cerimonia all'interno della Basilica Veramente splendida.

Sono stati mesi,anzi un intero anno iniziato a settembre del 2016 che da una parte vorrei cancellare dalla mia vita ma che mi sarà impossibile fare.Ho assistito mia madre fino all'ultimo secondo della sua vita. Marino, in Romagna e a Morciano avete una grande realtà di assistenza medica oltre che professionale, sopratutto umana. Non potrò mai dimenticare quanto i medici e le infermiere della "Clinica" si sono prodigati a fare per mia madre in mesi e mesi di assistenza.... Capirete bene che in questi mesi tutto quanto, la mia stessa vita è passata in secondo piano e che quando è finita ho voluto staccare la spina per un po'

Max RTVT
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
3791 Messaggi

Inviato il 10/09/2017 :  15:49:17  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Cosa è successo sul Monte dal mio ultimo aggiornamento?

Questi i fatti:


nell’area di deposito di Galavotto che è sito di Azienda di Stato ,dove sono ricoverati i treni estratti dal Montale nel 2011, sono stati trovatianche nelle vicinanze dei treni, così mi è stato riferito, residui di manufatti che si dice in eternit. Premesso che su questi rotabili, (l’elettromotrice AB 01 è priva quasi completamente di tetto pavimento controsoffittature apparato di trazione se non per la presenza dei soli telai che lo contenevano e di tutto l’arredamento interno, stato di fatto che condivide con almeno due delle rimorchiate) non sono stati mai fatti nessun tipo di intervento se non per la loro copertura con teloni che poi nel tempo hanno ceduto, era del tutto evidente che l’area di deposito comunque doveva essere riqualificata e i rotabili messi in sicurezza almeno per preservarli in attesa di decidere cosa farne e questo a prescindere da quanto ritrovato.

L’ area funge da deposito per ogni sorta di materiali anche edili e di attrezzature per la manutenzione. E’ sempre li che sono accatastate le nuove traverse e le rotaie per la costruzione del prolungamento verso la stazione di S.Marino….
In ogni caso a seguito di questo ritrovamento che per altro non attesta che detti materiali siano necessariamente dei treni,anche perché i treni dentro al Montale erano completamente accessibili(nella galleria si è trovato di tutto dai flaconi di farmaci a forchette vasellame e rifiuti)l’area è stata circoscritta ed eseguite immediatamente le verifiche atte ad accertare una possibile contaminazione ambientale. Queste verifiche hanno dato come riportato anche sui mezzi di informazione, esito del tutto negativo escludendo la dispersione di fibre sotto ogni aspetto. Punto e linea!

Ora si procederà alla bonifica e alla riqualificazione dell’area. La cosa di per se ha avuto almeno due aspetti positivi. Il primo che appunto si procederà alla pulizia dei rotabili rimuovendo vetri rotti, segatura di quello che era il rivestimento ligneo dei treni , terriccio e tanta, tanta ruggine oltre che rottami ferrosi inutilizzabili. Questo permetterà anche di realizzare una nuova e più duratura, ci auguriamo, copertura per proteggere i treni.
L’altro aspetto positivo E’ l’intervento della Commissione dei Beni Storici della Repubblica che ha avviato l’iter burocratico per la loro tutela. Questo è di fondamentale importanza anche per la stessa AB03 perché eviterà nel futuro la loro demolizione e anche la cessione a terzi. I rotabili così come avviene per quelli in Italia della Fondazione faranno parte del patrimonio storico del Titano.

Per quanto riguarda l’AB 03 questa che si trovava in condizioni ancora peggiori rispetto alla AB 01, cosa documentatissima da decine e decine di foto presenti in rete le quali dimostrano chiaramente che del rotabile era sopravvissuto solo il nudo telaio di ferro e due telai di ferro sempre di ciò che erano gli apparati di trazione, ricordo che in ogni caso, la stessa è stata ricostruita a Roma dalla MF costruzioni ferroviarie la quale azienda si è sicuramente attenuta alla normativa vigente e quindi eseguendo le bonifiche necessarie se nel caso, rimontando per altro il nuovo equipaggiamento di trazione sempre seguendo quanto previsto dalle normative per queste problematiche.

In ogni caso quanto accaduto a Galavotto ha comportato un doveroso e giusto controllo anche all’interno del Montale e della AB 03. Io per quanto mi è accaduto non ho potuto assistere di persona ma chi di dovere mi dice che questo è stato superato a pieni voti( ovviamente dico io) e questo fatto fa ulteriormente gioco perché nella fiducia che tutti noi riponiamo nel vedere il treno ancora circolare a S,Marino agevola e semplifica le procedure di rimessa in servizio anche se per scopi culturali o museali. Equivale ad un ‘ispezione Ufficiale fatta da organi statali, a prescindere dalla stessa certificazione della ditta che nel 2012 effettuo' la ricostruzione.

Infine, semplicemente una constatazione di cose note e verificabili pure in rete...

Il Montale è stato accessibile per un lungo tempo prima dell’estrazione dei rotabili a chiunque. Basta vedere su youtube i filmini che vi sono scaricati e che raccontano di visite e persone che vi accedevano per i più disparati motivi. Sui treni nel corso di un tempo enorme è salito e sceso il mondo intero non solo per curiosità ma anche nei tempi passati, devastando e asportando di tutto .
Il resto lo ha fatto l’altissima umidità, gli stillicidi di acqua dalla volta che hanno pulito e lavato ogni oggetto per decenni!
Quanto alla presenza o meno di amianto , noi non abbiamo ancora trovato nessun documento originale che ci relaziona su come fossero stati realizzati gli isolamenti al calore e il tipo di materiale utilizzato.
Possiamo ,pertanto solo presumere che questo in origine fosse presente in forma compatta, Impastato o incapsulato con altro materiale di oggetti,però, facilmente asportabili che negli anni sono stati totalmente depredati come per esempio i contattori o l’interruttore principale, interruttori e scaldiglie.

Difficile che fosse presente negli ambienti viaggiatori Intanto perché questi erano concepiti spartani e perché in quegli anni su mezzi costruiti per le ferrovie secondarie, si utilizzavano di solito lastre di sughero ma soprattutto perché da decenni e decenni tutti gli interni delle elettromotrici non sono più esistenti e perché questi sono stati esposti all’azione dell’acqua.
In ogni caso, in galleria sono stati aperti cantieri già prima dell’estrazione dei rotabili e quindi all’atto della loro apertura chi di dovere perché organo o emanazione di Stato, ha certamente effettuato una valutazione dei rischi ambientali anche sotto questo aspetto.
Ricordo, infine, che per ben due volte , è stata risanata tutta la sede della galleria. Recentemente con totale asportazione di binario e vecchia massicciata fino alla piattaforma stradale.

Attualmente i problemi per far partire il Museo sono ben altri!!!
Intanto c’è un problema di indirizzo o se volete di volontà politica che dipende totalmente dalla Segreteria al Territorio fin dall’inizio responsabile di questo progetto, nato nel 2012 con la precedente compagine governativa e portato avanti, superando sempre, le inevitabili difficoltà che si sono presentate.
E’ il nuovo Segretario, Segretario anche al Turismo a dover dare l’input secondo quanto era già stato programmato. Questo è un fatto puramente politico di indirizzo.
Ricordo che tutte le criticità tecniche, normative e formali sono state ampiamente superate. Recentemente, prima dell’estate col nuovo Segretario(anche in questo caso non fui presente) si è tenuta una riunione che aveva lasciato ben sperare per l’avvio di questa procedura . Siamo ancora in fiduciosa attesa. Ovviamente bisogna dire che lo Stato è impegnato in un grande sforzo di riorganizzazione economica e sociale del Paese e certo il treno non è una priorità.

L’altro problema è di carattere organizzativo e riguarda il reparto di falegnameria dell’Azienda di Stato che in questi anni ha svolto i lavori ma anche i montaggi principali. Il pensionamento di molti addetti e il mancato reintegro ha ridotto fortemente il personale .Ricordo che questo reparto provvede alle manutenzioni in tutta la Repubblica nei siti di Stato. Al momento personale da destinare al treno per montare le poltrone di terza classe o le pedane sul tetto( tutti componenti già fatti da tempo) non c’e’.
Per il completamento di questi particolari o si aspetta o si deve commissionare i montaggi a ditte esterne. Anche per questo ci vuole una volontà politica…
Esiste anche un altro problema collaterale che riguarda la persona istruita per la condotta del rotabile Persona assolutamente competente, appassionata ed affidabile che però al momento e almeno fino a dicembre ,per ragioni personali è in aspettativa. Anche per questo l’elettromotrice è rimasta in galleria questa estate. L’unica cosa positiva è il mantenimento dell’area di cantiere nel Montale. Se il cantiere smobilita è un grosso guaio perché le procedure per poterlo nuovamente insediare sono lunghe e complesse per non parlare del riallaccio di tutte le utenze elettriche.

Per finire.
Nel corso di questi anni tutti noi che a vario titolo abbiamo portato avanti questo sogno, sogno reso possibile da una ben precisa, all’epoca volontà politica, abbiamo con passione, amore tenacia, competenza e intelligenza ,raggiunto il nostro obiettivo. La AB03, il carro F22 e ottocento metri di ferrovia sono stati completamente e totalmente ricostruiti. Questo è un fatto reale non una speculazione letteraria.

La AB 03 funziona benissimo è un mezzo unico al mondo, vanta una ricostruzione rispetto all’originale pressochè perfetta da lustro e visibilità a S.Marino.
Ora chi di dovere faccia la sua parte. Il museo è importante perché oltre che destinato a sicuro successo è propedeutico alla riattivazione di un collegamento con la Riviera che solo su ferro può essere !
Le monorotaie lasciamole dove sono… Noi abbiamo consegnato marciante l’AB03 Chi vorrà continuare mettendoci la faccia, come noi abbiamo fatto, ha qualcosa di concreto su cui lavorare se poi ne vuole nuovamente la sua distruzione per motivi tutti suoi che il buon senso non condivide sempre la faccia e il nome e cognome dovrà metterci e questo,poi, verrà consegnato alla storia.

Max RTVT


Modificato da - marchetti625 il 10/09/2017 19:09:25
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
3791 Messaggi

Inviato il 10/09/2017 :  16:29:15  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Intanto vi faccio vedere qualcosa di veramente prezioso.



Sapete cos'è? ve lo dico:questa è la zona della AB01! La zona del suo ultimo viaggio! Tutto l'apparecchio Teloc Hasler è stato recuperato con dentro ancora il rullo messo dal macchinista setta'anni fa!. I segni si sono sbiaditi col tempo ma la traccia con la luce del sole è perfettamente legibile. L'apparecchio è perfetto! In condizioni straordinarie! Al momento è nelle mie mani. Lo rivernicio nel famoso verde roseda Ral 6011 che è il colore che aveva (c'è tanto di testimonianza) e poi lo riconsegno ad ATBA. Sarebbe pronto per essere rimontato al suo posto sull'AB03... Speriamo!

Max RTVT
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 10/09/2017 :  16:57:59  Guarda il profilo di  Rispondi Citando


Spettacolo eh?

Max RTVT
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feb13
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Piemonte
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Inviato il 10/09/2017 :  21:12:32  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ecco le giuste precisazioni che aspettavamo!
Bravo Massimiliano, ripeto che mi pareva strano che in fase di progetto di ricostruzione della AB03 non si fosse tenuto conto dell'amianto.
Per quanto concerne i rotabili a Galavotto, personalmente non ci avevo proprio pensato alla presenza di amianto, ma in effetti ridotti come sono... credo ce ne sia ben poco o nulla!
Per il resto... qualcuno dovrà metterci la faccia si!
ATBA fa quel che può (come d'altronde noi di AFBO) ma se non intervengono i "poteri forti".....
Sperùma an bèn come si dice dalle mie parti!

Davide
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 10/09/2017 :  22:33:20  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ti assicuro che in sede di ricostruzione si è tenuto conto proprio dei rischi ambientali estesi anche al possibile sversamento degli olii minerali nel terreno contenuti nelle boccole a strisciamento delle elettromotrici....Io spero che la situazione si definisca al più presto e ho fiducia che questo avvenga.

Max RTVT
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
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Inviato il 10/09/2017 :  23:46:51  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Trattandosi di un restauro avvenuto in territorio italiano indubbiamente la ditta ha operato nel rispetto della normativa.

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l_pisani_54
Capo Stazione

1175 Messaggi

Inviato il 11/09/2017 :  12:08:29  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Beh, effettivamente sembrava strana la presenza di amianto su un rotabile rifatto completamente, in ogni minima parte, insomma, rivoltato come un pedalino.
Purtroppo, a volte si lanciano allarmi a sproposito, e l'amianto è uno dei tormentoni preferiti.
Diversi anni fa, nella scuola elementare di mio figlio, c'era un padiglione prefabbricato.
Alcuni genitori scoprirono che era realizzato con pannelli di cemento e amianto, e volevano fare un'ira di Dio.
L'amianto era naturalmente confinato nei pannelli, che erano tutti sani, quindi il pericolo sarebbe potuto venire solo in caso di lavori che potevano comportare la foratura degli stessi.
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Gemini76
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Lazio
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Inviato il 11/09/2017 :  17:23:40  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Purtroppo sul rischio amianto c'è tantissima ignoranza. Premesso che la.bonifica costa una vagonata di soldi, esistono metodi meno costosi,come il confinamento o il trattamento con vernici speciali. Nel caso della AB03,dopo gli anni di abbandono,era in effetti difficile fosse rimasto qualcosa. Fermo restando che le applicazioni su larga scala sn avvenute nel dopoguerra

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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 11/09/2017 :  18:39:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Il tempo è passato: certamente! Ma qualcuno dovrebbe ricordare...

Arrivò questo!


Ferro, neanche tanto, è molta ,molta ruggine...fuori e dentro?

Questo!





Questo PRIMA dei lavori di ricostruzione e bonifica del telaio.
Poi qualcuno dimentica che alla cassa,ad un intera fiancata abbiamo fatto questo.
...

Non faccio commenti:fateli voi....

Max RTVT
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 11/09/2017 :  18:42:45  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ahhhhh questa è la nuova fiancata! Quella da dove in un punto è fuoriuscita una bava di ruggine dopo sei anni di acqua perchè quei ragazzacci della MF per la fretta avevano dato una sola mano di convertitore....Incapaci!

Max RTVT
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Giancarlo Giacobbo
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
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Inviato il 11/09/2017 :  18:54:09  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Guardate che per lanciare allarmi esagerati è sufficiente la presenza di una guarnizione o un cordino di amianto magare contenuto dentro una scatola stagna o un motore. Su questo argomento è stata fatta la caccia all'untore da gente che di amianto non ne sa nulla, ma ne basta il nome per scatenare la paura.
Poi sugli spioventi dei tetti che sono presenti in maniera massiccia in tutta Italia ci si passa sopra perché per sostituirli ai cittadini costa un botto di soldi.

Giancarlo
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Gemini76
Amministratore (Owner)

Lazio
36274 Messaggi

Inviato il 12/09/2017 :  01:34:49  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Gemini76  Rispondi Citando
Quanti mezzi son stati frullati per rischio amianto senza aver mai fatto una valutazione? ovviamente nessuno si preoccupa delle canne fumarie in eternit,Delle tettoie in eternit,dei cassoni per l'acqua in eternit...del resto le rimozioni sn care assatanate (ambiente di lavoro deve essere isolato dall'esterno ad esempio..sorvolo sul resto)

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andmart
Ausiliario

131 Messaggi

Inviato il 12/09/2017 :  12:15:25  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Grazie per gli ultimi aggiornamenti, in particolare per aver chiarito una volta per tutte la questione amianto.

Qual è invece la situazione per quanto concerne il collaudo del mezzo e la definizione del quadro normativo entro il quale sia andrà ad operare?

Invece le tue ultime foto postate mi fanno sorgere alcune domande che forse ti avevo già fatto (nel caso mi scuso): del mezzo originale è stato mantenuto solo il telaio e l'ossatura metallica della cassa, giusto? La lamiera di rivestimento laterale è stata interamente rifatta, corretto?
A quali trattamenti è stato sottoposto invece il telaio e le varie chiodature?

Modificato da - andmart il 12/09/2017 12:20:16
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
3791 Messaggi

Inviato il 12/09/2017 :  22:52:19  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Caro Andrea, risponderti per me è sempre un grande piacere!

1) Del rotabile è stato recuperato il telaio una fiancata e solo la montanteria verticale dell'altra(lo vedi chiaramente dalle foto, se vuoi ne posso postare altre che mostrano pure la sequenza della lavorazione) Del tetto le sole centine. Le cabine di estremità sono totalmente nuove sia nell'ossatura di legno che nel rivestimento di lamiera. Le porte di testata e quelle scorrevoli dei vestiboli sono state ricostruite totalmente a S.Marino nell'Azienda di Stato, così come tutti i supporti e le intelaiature di legno interne alla cassa.

2) Tutti i lamierati e i montanti originali di quanto è rimasto della cassa(ovviamente anche dei telai dei carrelli) è stato sabbiato e subito fosfatato con apposito convertitore(tra le tante foto postate in questo forum si vedono immagini della cassa nere Effetto sulla lamiera del convertitore. Successivamente la cassa è stata stuccata in alcuni punti con stucco alluminato( che è un altra cosa rispetto a quello utilizzato normalmente in carrozzeria) poi sulle lamiere e i montanti sono state date due mani di antiruggine e due di smalto.fa eccezione alla sabbiatura e al convertitore la nuova fiancata perchè le lamiere erano preventivamente trattate dal forniture. Tuttavia la protezione nei punti di saldatura è venuta via e con ogni probabilità le colature di ruggine si devono a questi punti ma è facile riprenderli localmente. Al contrario la fiancata originaria dopo 5 anni di esposizione all'aperto ,è del tutto esente da affioramenti di ruggine.

3) Il telaio è stato verificato sia per quanto riguarda la sua squadratura che per quanto concerne fenomeni di imbarcamento longitudinale risultando esente da questi difetti. Le chiodature dei montanti e delle centine sono state tutte verificate e controllate, risultando comunque accettabili e infatti la ditta esecutrice non ha ritenuto di dover procedere con rinforzi o sostituzioni di montanti o saldature all'arco.

4) Tuttavia... In linea generale le chiodature si debbono considerare su qualunque telaio applicate sempre a rischio di tenuta anche quando le teste dei chiodi sono all'esterno regolari e perfettamente cafalate sopra i supporti. Ovviamente parliamo di chiodature realizzate ante Seconda Guerra Mondiale e inizio '900. Questo perchè il diametro dei chiodi tra un montante e l'altro del telaio, negli anni si può ridurre per effetto di una inevitabile ossidazione o ralizzare delle microcricche specie se i supporti sono meccanicamente molto sollecitati durante la marcia del rotabile. Quindi per la AB03 considerato che il ripristino era ad uso museale e non per ripristino del servizio commerciale, ho consigliato di ridurre le prestazioni del telaio, ammettendo un carico di massa non superiore alle 1200/1300 Kg circa 15 persone in termini di capacità di trasporto. Questa prudente disposizione è stata inserita anche nei manuali... Ciò non toglie che con una indagine agli ultrasuoni o con radiografie dei punti di chiodatura e volendo riutilizzare il mezzo per servizio commerciale, si sarebbe potuto( ma la cosa è sempre possibile in futuro)ridefinire il carico massimo sopportabile dal telaio, anche applicando gli eventuali riforzi( cosa fatta per esempio per la 907 del Graf). Noi non avevamo questo obiettivo! All'atto pratico e dopo svariati kilometri percorsi senza nessun problema, l'elettromotrice è stata caricata più volte, anche col doppio delle persone massime ammesse...30/35 Notare che parliamo di una velocità massima di 25 Km/h

5) Tutte le procedure per l'immissione in servizio già a fine del 2016 erano pronte e, come sai, definito anche il nominativo del professionista preposto,redatta persino la delibera da presentare nell'Assemblea Generale....L'ultimo utilizzo ufficiale con la delegazione degli ingegneri cinesi....

Max RTVT
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