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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 12/03/2014 : 18:08:44
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Come ho scritto...Tutti i divisori e le porte relative sono stati realizzati e montati(comprese le porte a soffietto della cabina AT,il cui stipite è dotato di un paio di sfogatoi dell'aria realizzati con alette di rovere(una piccola meraviglia)Sono rimasti da montare le lunette dei divisori e le cornici interne dei finestrini per i quali deve essere inserite delle guarnizioni per evitare infiltrazioni di acqua.
Tutti i cablaggi dell'impianto di illuminazione sono stati eseguiti e nelle lamiere della controsoffittatura vanno realizzati i vani per inserire le plafoniere.A questo punto il lavoro più impegnativo riguarderà la realizzazione delle sedute e delle poltrone di prima classe... L'Azienda di Stato ha i miei disegni esecutivi di ogni componente che prima di essere messo in produzione viene raffrontato anche con il campione reale quando esistente. Per adesso ogni particolare che ho disegnato corrisponde esattamente alla realtà. Considera che su un intero divisorio,il mio disegno si discostava di appena 3 mm dalle misure reali....L'elettromotrice,in sostanza avrebbe già,da qualche mese,potuto essere consegnata.
Purtroppo,alcune lavorazioni,obbligatoriamente,risultano di pertinenza di altre Aziende di produzione(come la pneumatica per esempio).In questo caso,non sempre per ragioni varie,(Disponibilità del personale o approvvigionamento materiali)si riesce a coordinare i montaggi,sotto la mia presenza.
Tuttavia siamo alle battute finali e si guarda oltre. La vera priorità,infatti,è il rifacimento integrale del binario perchè quello attuale presenta alcuni punti critici e noi siamo prudenti! Tanto prima inizierà questa nuova serie di lavori e il prolungamento sulla stazione,tanto meglio si farà anche per il collaudo dell'elettromotrice.
Per adesso, ti dico che il suo funzionamento produce a noi tutti,notevole soddisfazione. Questi motori hanno potenza ed elasticità notevoli. Se avessi avuto maggiore certezza circa lo stato dell'isolamento,avrei deciso per una tensione,almeno di 900 volt e li avrei configurati in serie.
Sicuramente le prestazioni sarebbero state dimezzate rispetto ai 2700,originari ma la velocità e la coppia sarebbe stata più che sufficiente. Comunque sia, pure a 480volt,visto come tira su quella pendenza ed in curva,il carro merci che 5 tonnellate,vuoto le pesa,la coppia che viene erogata con assorbimento istantaneo di 220 ampere allo spunto (rampa del 42 per mille+resistenza al moto indotta dalla curva)circa 55 ampere a motore,è veramente notevole e maggiore di quanto avevamo teorizzato mediante modello matematico.Questa,poi,subito dopo lo spunto,si riduce rapidamente,fino al valore fino al valore di erogazione della porzione reostatica esclusa,segno che per adesso,l'isolamento dei motori tiene. Certo il clima umido del Montale,bene non fa. Se il binario fosse percorribile in totale sicurezza,si sarebbe potuto attivare una sorta di preesercizio,salutare al rotabile e anche a noi per meglio valutare o far emergere eventuali difetti.
Man mano che le mie lavorazioni si esauriscono,deve aumentare l'impegno alla gestione e alla manutenzione degli "amici sammarinesi" che adesso hanno Manuale di Condotta e Manutentivo e anche Regolamento di Esercizio....Sono bravi e volenterosi,anche perchè,il comando diretto e la condotta del rotabile,non è così semplice come appare. Infine considera la difficoltà del tracciato....Scendere in curva,in galleria,con una soprelevazione del binario maggiore di quanto normalmente in uso e su quelle rotaie,richiede coraggio....per fortuna la macchina frena,anzi,"inchioda",solo a toccare il manubrio del freno....
Max RTVT |
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Michele Ginanneschi
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Toscana
273 Messaggi |
Inviato il 13/03/2014 : 08:39:06
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| Perché la sopraelevazione è maggiore dello standard? |
L'impossibile non esiste. |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
3791 Messaggi |
Inviato il 13/03/2014 : 11:24:11
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Perchè quando abbiamo risanato il binario in galleria(per quello che si poteva)le tabelle che indicano il grado di sopraelevazione rispetto al raggio di curvatura adottato dalla maggior parte delle ferrovie secondarie italiane,indicava due gradi in meno rispetto a quanto adottato sulla ferrovia sammarinese. Del resto,è evidente l'inclinazione del rotabile in curva. ci siamo spiegati questa scelta in quanto,all'epoca, si voleva limitare il più passibile per pendenze tanto elevate,i fenomeni legati alle forze centripete che si esaltano in quel tipo di curve. Dovendo adesso ricostruire il binario,dovremo valutare con la Ditta che eseguirà i lavori,se mantenere tale inclinazione o meno,però sarei propenso a non modificare questa caratteristica....
Max RTVT |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 13/03/2014 : 12:13:40
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Beh, se c'era anche all'epoca e se non crea particolari problemi all'esercizio attuale (e futuro) fai bene a lasciarla così com'è. Del resto state portando avanti una ricostruzione storica della ferrovia. Non ricordo se te l'ho chiesto: ma ai tempi in cui la linea era in esercizio, le stazioni avevano classico segnalamento ad ala con apparati a filo o che cosa? |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 13/03/2014 : 22:59:49
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Ad ala! A protezione degli incroci di stazioni e fermate abilitate. Il sistema era quello del "giunto".
Max RTVT |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 13/03/2014 : 23:09:33
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Perfetto. Visto che il tratto recuperato è vicino la Stazione di S. Marino, se in futuro riuscirete (serenissima repubblica permettendo)a far posare altro binario, non sarebbe male riposizionare anche un segnale ad ala. Dubito si trovino ancora quelli dell'epoca..ma non son difficilissimi da trovare o da realizzare (avendo le misure) PS Per restare in tema di San Marino: domani sarà presentata ufficialmente la canzone che parteciperà all?ESC2014...perché non invitate Valentina Monetta,che per il terzo anno consecutivo rappresenterà il Monte Titano (sperando che riesca ad arrivare in finale...purtroppo gareggerà nella semifinale in cui l'Italia non avrà diritto di voto)a visitare il trenino? |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
3791 Messaggi |
Inviato il 13/03/2014 : 23:51:11
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Ma infatti sul segnale ad ala,ehmmm già lo avrei da far posizionare! Tra l'altro era proprio accanto al portale monumentale,quindi già farebbe la sua bella figura vicino all'elettromotrice....L'inizio dei lavori potrebbe essere questione di giorni..... Almeno spero...Per il resto è un ottimo suggerimento che giro a chi di dovere
Toh,!forse ho capito come funziona....
Max RTVT |
Modificato da - marchetti625 il 13/03/2014 23:52:44 |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 14/03/2014 : 00:07:45
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Perfetto! Provvederò ad aggiornare tutte le foto pubblicate nei prossimi giorni eliminando le precedenti.
Questa è recente e mostra il vano della cabina AT finito e pronto al montaggio delle famose porte a soffietto. Notare le prese d'aria superiori ad alette di rovere...
Max RTVT |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
3791 Messaggi |
Inviato il 14/03/2014 : 00:22:40
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Completato anche questo lato dell'elettromotrice con tutte le apparecchiature prima mancanti. In primo piano la cassetta e l'albero cardanico dell'Uomo Morto. Questo elettricamente è già attivo. Da fare il semplice collegamento pneumatico
Max RTVT |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 14/03/2014 : 01:29:28
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| Caspiterina!!! |
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rimini_marina74
Ausiliario
Emilia Romagna
63 Messaggi |
Inviato il 29/03/2014 : 19:22:00
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Adriavapore Associazione Treni Storici Emilia Romagna e il gruppo facebook C'era una volta la Ferrovia Rimini - San Marino", sono lieti di invitarvi,
Sabato 5 aprile 2014 ore 16.30, Sala Quartiere 5 (centro commerciale "I Portici delle Celle", via XXIII settembre 124)alla conferenza - seminario:
Ferrovie Turistiche in Europa...E LA RIMINI - SAN MARINO?
Programma e Relatori:
- Roberto Renzi Vice Presidente Adriavapore"Le ferrovie (in)dimenticate: breve storia delle rotaie minori intorno a Rimini"
- Marco Flamigni Architetto: "L'area della stazione Rimini Marina, una opportunità di sviluppo urbano"
- Gian Guido Turchi Storico delle Ferrovie: "Ferrovie Turistiche e Museali in Italia e all'estero"
- Massimiliano Marchetti Presidente Associazione Roma Treno Vapore Team: "La rinascita della AB03"
Moderatrice: Elisabetta Piccioni, fondatrice gruppo facebook "C'era una volta la Ferrovia Rimini - San Marino".
Vi aspettiamo!
https://www.facebook.com/events/400702566736208/?ref_newsfeed_story_type=regular |
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marino1970
Ausiliario
Estero
108 Messaggi |
Inviato il 31/03/2014 : 12:23:00
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Non mancherò! Sarà una formidabile occasione per discutere di ferrovia con veri esperti. A sabato, salute a tutti,
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Marino Francioni |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 31/03/2014 : 12:25:08
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| Se qualcuno volesse fare un resoconto della giornata, lo pubblico volentieri |
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rimini_marina74
Ausiliario
Emilia Romagna
63 Messaggi |
Inviato il 31/03/2014 : 14:20:05
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quote: Messaggio di Gemini76
Se qualcuno volesse fare un resoconto della giornata, lo pubblico volentieri
Grazie infinite Gemini! :) |
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marino1970
Ausiliario
Estero
108 Messaggi |
Inviato il 06/04/2014 : 17:39:10
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Buongiorno, ecco a voi un resoconto della stupenda conferenza di ieri. Ciao a tutti, Marino Francioni
Rimini, Sabato 5 Aprile 2014
Ferrovie turistiche in Europa ... e la Rimini-San Marino?
Giornata di studio-seminario organizzato da Associazione Treni Storici Emilia Romagna– Adriavapore e dal gruppo Facebook “ C'era una volta la ferrovia Rimini-San Marino”.
Il seminario si apre con l'introduzione della moderatrice Elisabetta Piccioni, la quale pone l'accento sull'importanza degli argomenti che si andranno a trattare, ringrazia i relatori che hanno accettato di porre le loro competenze al servizio della giornata di studio, legge i saluti inviati da Giancarlo Venturini ( attuale Segretario agli Affari Interni della repubblica di San Marino) ed esprime la propria riconoscenza alle persone che con la loro presenza hanno voluto sottolineare l'importanza dell'evento.
Elisabetta avvia poi ufficialmente i lavori dando la parola a Roberto Renzi, vice-presidente di Adriavapore, il quale inizia subito il suo intervento "Le ferrovie (in)dimenticate: breve storia delle rotaie minori intorno a Rimini". Mentre sullo schermo si susseguono immagini storiche ed attuali, il Renzi analizza con esperienza e cognizione di causa i motivi che portarono la zona del Riminese a dotarsi saggiamente ( prima) ed a perdere la metà ( poi) di ciò che era una vera e propria ricchezza ferroviaria : la Bologna-Rimini-Ancona, la Rimini-Ravenna, la Rimini-Mercatino Marecchia e la Rimini-San Marino. Degno di nota, tra le tante interessanti immagini ( alcune inedite), un orario ferroviario che mostra, senza ombra di dubbio, che già nel 1921 esisteva una ferrovia "Rimini-San Marino" ( essendo proprio quest'ultimo il nome dato alla fermata capolinea presente nella zona del "Torello" , vicino al torrente San Marino …ai tempi della non ancora ultimata Rimini-Mercatino). Il discorso si sposta poi dal passato remoto al presente…oggi come siamo messi? In mezzo a questo "deserto ferroviario" ( cit.Renzi ) qualcosa pare muoversi: si tratta della elettromotrice AB-03 la quale, dopo decenni di riposo nella galleria Montale ( presso la vecchia Stazione di San Marino), è stata riportata a nuovo con un restauro funzionale : il pensiero espresso, a chiusura dell' intervento, viene valorizzato dalla proiezione di un video ( opera dello stesso relatore) che mostra proprio la AB-03 mentre esce dalla galleria il giorno del suo ritorno sui binari.
La moderatrice, dopo aver ringraziato Roberto per l'ottima esposizione, passa subito la parola all'architetto Marco Flamigni, autore della tesi di laurea “Il recupero della ex ferrovia Rimini-San Marino : un'occasione per la mobilità lenta nel territorio riminese”. Il titolo del suo intervento, “L'area della Stazione di Rimini-Marina : un'opportunità di sviluppo urbano”,lascia ben presagire il contenuto, il quale viene esposto con chiarezza di termini e competenza. Marco apre con un accenno doveroso alla linea Rimini-San Marino, della quale peraltro Rimini-Marina era la prima fermata , importante sia per l'estensione dei propri fabbricati ( viaggiatori, officine, deposito) sia per la sua funzione di collegamento con la vicinissima spiaggia.
Vengono proiettate, commentate, analizzate le immagini storiche ed attuali dell'area in questione, di ciò che è ( un deposito di materiale nautico ) e di ciò che potrebbe diventare se preservato e ben valorizzato ( un punto di aggregazione adatto per eventi socio-culturali, un museo statico e/o dinamico …). Intelligentemente vengono poi analizzati, a titolo di esempio ,due poli ferro-museo-culturali già presenti in Italia : le OGR di Torino ed il Museo di Pietrarsa. Le ex “Officine Grandi Riparazioni” di Torino attualmente offrono un ricco programma di mostre, seminari, concerti e spettacoli , tutti eventi seguiti dal pubblico con grande interesse e partecipazione. Grandi spazi che tradiscono le enormi pagine di storia ferroviaria scritte al suo interno, che ora rinascono nella nuova destinazione d’uso. Il museo nazionale di Pietrarsa, da par suo, offre ai propri visitatori un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e i treni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni. Possono usufruirne tecnici, esperti e semplici appassionati: del resto Pietrarsa è uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato Italiane, un binario ideale che corre dalla “Bayard” agli attuali, sofisticati rotabili dell’Alta Velocità. Per quanto concerne l’aspetto squisitamente storico-architettonico , si sposa perfettamente con la destinazione d’uso attuale, trattandosi in origine delle antiche officine borboniche nate nel 1840. I grandi spazi a disposizione accolgono a pieno titolo manifestazioni culturali le quali diventano occasione e punto di incontro in ambienti che profumano di storia e di tecnologia. In conclusione, secondo il Flamigni, la ricchezza del patrimonio va valorizzata e resa fruibile ai cittadini secondo la semplice regola della diversificazione dell'offerta : allora l'area urbana diventerà nuovamente punto vitale e valore aggiunto in grado di elevare la qualità della vita della popolazione. Chi cammina nella semplicità, cammina bene!
Presa nuovamente la parola, Elisabetta ringrazia Marco Flamigni per l’intervento trasudante perizia e preparazione, quindi presenta Gian Guido Turchi ( giornalista pubblicista e storico delle ferrovie) il quale ha preparato il terzo intervento in programma, “Ferrovie turistiche e museali in Italia ed all'estero”. Il Turchi, con cognizione di causa e grande capacità di comunicazione, espone al pubblico il nucleo del suo pensiero, che ci sentiamo di riassumere in un semplice “ guardiamo, osserviamo, capiamo cosa e come fanno i paesi che fanno bene, e cerchiamo di sviluppare anche da noi una cultura della Ferrovia Turistica”. Le parole di Gian Guido descrivono, commentano, spiegano le immagini che avanzano sullo schermo ed il pubblico si trova in pochi minuti a viaggiare ( con la fantasia, beninteso) dalla “Snaefell Mountain Railway”dell'isola di Man, alla TAZARA (acronimo di Tanzania-Zambia Railway) passando per la Barbagia a bordo del “trenino verde”. Non può mancare un doveroso riferimento al museo di York, definito a pieno titolo meta inevitabile per l'appassionato ferroviario. La conclusione? Negli anni 70 il relatore, nelle sue più rosee aspettative, sognava di vedere almeno restaurata esteticamente una elettromotrice della Rimini-San Marino : oggi ,dopo ciò che è avvenuto, non è lecito spostare più in alto l'asticella delle speranze? Le ferrovie turistiche possono e devono diventare una realtà anche da noi … altro non dobbiamo fare che informarci, impegnarci a valorizzare ciò che abbiamo. Il treno turistico può e deve servire agli appassionati, che potranno godere nel vedere rotabili storici in movimento ed anche salirci, ed i visitatori occasionali, i turisti, i curiosi, gli amanti del buon cibo, del buon vino, dei panorami mozzafiato, che non resteranno certamente delusi.
Elisabetta Piccioni ringrazia Gian Guido che , però, non può ancora riposarsi : un contrattempo improvviso ha infatti impedito a Massimiliano Marchetti ( presidente di Roma Treno Vapore Team) di partecipare al Convegno. Marchetti ha tuttavia steso una relazione completa ed esaustiva la quale, su sua espressa richiesta, verrà letta dal Turchi: “La rinascita dell'AB-03”. Rapiti dalle parole di Massimiliano, esposte dalla chiara voce di Gian Guido, si ha l'impressione di essere presenti nelle varie fasi ( ideazione,progettazione, lavorazione, inaugurazione) che hanno caratterizzato il piccolo miracolo che attualmente fa bella mostra di se all'imbocco della galleria Montale. Come è potuto accadere un fatto del genere, così inusuale dalle nostre parti? All'idea -solo apparentemente folle- è seguita l'approvazione del Segretario al Territorio della repubblica di San Marino ed una prima fase di studio, durante la quale diversi professionisti hanno affiancato il Marchetti ed in seguito tutto ha preso corpo fino a concretizzarsi nello smontaggio-sistemazione-rimontaggio del rotabile e nel restauro della carrozzeria e degli interni ( le parti maggiormente rovinate dal tempo e dall'umidità, non più utilizzabili, sono state ricostruite ex-novo). Gli apparati elettrici sono stati disassemblati, testati ed in taluni casi ( vedi avvolgimenti dei motori) sottoposti a nuovi processi di isolamento. Con un buon compromesso si è deciso di abbassare la tensione di lavoro a 480V cc ( contro gli originari 3000V cc), decisione che, a conti fatti, non impedisce ai motori di erogare la forza motrice necessaria a far correre facilmente l'elettromotrice ( anche con un carro merci al seguito e magari, un domani, con una rimorchiata) sul binario della Montale, vincendo una pendenza del 42 per 1000. Tale variazione della tensione di alimentazione ha portato , tra l’altro, anche alla sostituzione del compressore originale , il quale viene alimentato da un motore asincrono trifase che prende la sua alimentazione da un gruppo “inverter”, apparecchiatura in grado di convertire la tensione continua in alternata trifase. Mille altri particolari tecnici sono enunciati nella completissima relazione. Cosa aggiungere? Il risultato dell'impegno , del lavoro fattivo e della passione di tecnici, appassionati,politici, meccanici, fabbri, falegnami è sotto gli occhi di tutti : ora non è utopia allungare il binario verso l'area della vecchia Stazione di San Marino e, dalla parte opposta, arrivare a Borgo.
Dopo gli applausi sinceri ( che hanno accompagnato la fine di ogni intervento ) Elisabetta Piccioni riprende la parola per i saluti di rito: i partecipanti al seminario hanno ora a loro disposizione un'arma formidabile per credere e pretendere un futuro migliore … una maggiore conoscenza della realtà.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. (Seneca)
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Marino Francioni |
Modificato da - marino1970 il 06/04/2014 18:05:12 |
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