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andmart
Ausiliario
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Inviato il 24/06/2015 : 01:09:24
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Ciao,
Sul numero del giugno 1929 della rivista "Revue Brown Boveri" si trova un interessante articolo in francese sulle elettromotrici FEB ad alta tensione, prodotte alcuni anni prima.
E' allegato anche lo schema elettrico-pnuematico delle stesse:

con leggenda:

Se notate:
1) Niente uomo morto. 2) Presenza del dispositivo per il blocco meccanico del pantografo in prosizione alzata. Ad oggi è presente su tutti i mezzi TIBB sino alle elettromotrici delle SFD comprese. Restano in dubbio San Marino ed Ora, le uniche motrici delle quali non possiedo uno schema originale come quello di cui sopra. Scompare certamente invece con i mezzi del decennio successivo, come quelli delle FVV, FNM e SFRN.... 3) Le motrici della FEB erano dotate di sistema di recupero della corrente in frenata, una tipicità di questi mezzi non presente d'origine su nessuna altra motrice TIBB dell'epoca. Dico d'origine perché in ambito FAA, sulla Sangritana (ma non sulla Fermana!) venne applicato un congegno simile a partire dal 1930 su tutte le automotrici e su buona parte dei locomotori. Al 29, quando venne in FGC, fu però rimosso lasciando la "classica" frenatura elettrica che dissipa sul reostato... |
Modificato da - andmart il 24/06/2015 01:14:42 |
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andmart
Ausiliario
131 Messaggi |
Inviato il 24/06/2015 : 01:35:30
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Ah... A proposito dei sottocarrelli della FEB, dai documenti che ho erano tutti italiani...
3 coppie erano stata acquistate nuove nel 1902 dalle CM di Saronno. Una ulteriore coppia è stata acquistata usata parecchi anni dopo dalla Fermana, che li aveva comprati senza usarli praticamente mai! Anche questi erano fatti a Saronno...
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feb13
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Piemonte
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Inviato il 24/06/2015 : 09:02:46
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Andmart, cosa mi tiri fuori dal cilindro magico!!!!!! Vorrei contattarti in privato ma non capisco come fare! |
Davide |
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feb13
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Piemonte
238 Messaggi |
Inviato il 24/06/2015 : 09:20:47
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Questo schema è appunto quello delle motrici della linea di Oropa, costruite da TIBB e Carminati e Toselli in 8 esemplari (serie 30-37) nel 1927 ed entrate in servizio nel febbraio 1928. Viaggiavano ad una tensione di 2400 V cc, poco dopo elevata a 2600 V. Ed erano dotate del dispositivo di recupero energia in frenatura. Quelle delle Ferrovie Elettriche Biellesi (serie 11-17, Carminati e Toselli/TIBB, 1924 e serie 18-19, Officine Meccaniche Magliola Santhià/TIBB, 1928) non erano dotate di tale dispositivo. Meccanicamente ed elettricamente le motrici FEB e TBO erano simili, ma le ultime avevano una potenza maggiore (400 CV contro 320 CV), poiché la linea di Oropa presentava pendenze massime del 70 per mille su buona parte del tracciato (la media era del 50 per mille). Potevano trainare 2 rimorchi del peso a vuoto di circa 9 ton. e convogli di motrice e due carrozze in estate erano all'ordine del giorno. In casi eccezionali (ad esempio per il recupero di treni in avaria), si aveva una motrice che trainava un convoglio di motrice e 2 carrozze. Le motrici FEB superavano invece pendenze minori: 40,8 per mille per la linea di Balma, 28 per mill per quella di Vallemosso e 35 per mille per quella di Masserano. Trainavano però convogli più corposi: per il servizio passeggeri si avevano convogli a massima composizione di motrice e 2 rimorchiate (1 lunga chiusa e 1 corta a terrazzini, 2 lunghe, 2 terrazzini) mentre per il servizio merci da una foto d'epoca si vede un treno di 5 carri chiusi e 2 aperti, 7 mezzi in totale. A questi si aggiungevano i carri FS su sottocarrelli. Diverso tra le due serie di motrici era anche il dispositivo di illuminazione e riscaldamento dei vagoni: sulle FEB vi erano sui frontali delle aste che si appoggiavano su una barra del veicolo adiacente (luce e riscaldamento), tipo quelle dei veicoli più vecchi della Coira-Arosa, sulle TBo, in origine le carrozze chiuse (anni 1925-'26, realizzate a due assi per le tramvia Biella-Mongrando e Biella-Borriana) vi era un sistema simile ma di dimensione ridotte: la motrice disponeva di una "presa" sul tetto a Y e la rimochiata, oltre ad avere la stessa presa, aveva anche un'asta che si appoggiava a quella della motrice o della carrozza adiacente. In seguito (1927) si applicarono ad ogni carrozza le batterie e scomparvero le aste. In ogni caso sulla TBO le carrozze non erano riscaldate. |
Davide |
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andmart
Ausiliario
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Inviato il 24/06/2015 : 09:56:48
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Sì, mi sono dimenticato di dirlo.... Questo articolo è sulle motrici per la linea di Oropa....
Ti ho mandato un messaggio privato con la mia mail, almeno credo di averlo fatto... |
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feb13
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Piemonte
238 Messaggi |
Inviato il 24/06/2015 : 13:53:53
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Ok, cerco di capire dove trovarlo! Grazie!! |
Davide |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 25/06/2015 : 18:38:22
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Confermo quanto scrive Andmart,su quanto concerne gli schemi elettrici delle sammarino e Ora. Lo schema che piu'si avvicina alle sammarino e'quello delle cortina perche'anche le Ora se ne distinguevano per la presenza del convertitore rotante. Lo schema di trazione principale delle cortina e',invece,identico a quello delle sammarino. Cio'che invece manca del tutto e'lo schema del generale del circuito a bassa tensione.Quello mi interesserebbe molto recuperarlo anche per avere conferma della collocazione di alcuni quadri elettrici e la presenza del bipolare stacca batteria.
Max RTVT |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 29/06/2015 : 00:06:13
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Anche le cabine sono finite e pure qui,si apprezza il gran lavoro del falegname... Ora si rimontano definitivamente e con nuove cornici ,i quadri di comando e gli strumenti pneumatici. Per ultimo rivernicerò con una mano di colore originale,questi apparati....Dai fabbri, ho visto di nuovo splendenti,le armature di ottone dei sedili,mentre presto la fonderia consegnerà alcuni particolari mancanti e fatti realizzare appositamente sui campioni che gli abbiamo dato. Intanto,domani iniziano gli scavi dei nuovi plinti dei pali....
Max RTVT |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
3791 Messaggi |
Inviato il 29/06/2015 : 02:08:46
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Ritorno con 2 foto sul sistema di blocco meccanico "alza pantografo"


Queste foto mostrano il cilindro di alzamento del pantografo TIBB Ss.La prima foto mostra quanto era in dotazione alle elettromotrici ECD della Roma Nord. Il pantografo è lo stesso montato sulle sammarino(di fatto come sapete,i due tipi di rotabili vennero allestiti dal TIBB,più o meno,a distanza di "mesi",l'uno dall'altro) Qui,però(Roma Nord) la base del pantografo mostra due voluminose protezioni per i "molloni" che,invece,mancano in quelli delle sammarino(nessuna foto dell'epoca,anche quelle prese dall'alto,pare mostrare questo dettaglio).Tuttavia il cilindro,ci appare fornito di 4 alette che avranno pure retto "qualcosa".
La cosa interessante è che questo particolare,risulta pure sul cilindro delle sammarino a cui si riferisce la seconda immagine(pantografo della AB 03) Qui sulle alette ci sono anche un paio di spessori...
Allora,ripensando all'utilità di questo particolare accessorio che su altri rotabili era stato montato,ipotizzo,pure una diversa motivazione che avrebbe potuto indurre i tecnici del TIBB,ad applicarlo.
Nelle operazioni di abilitazione del rotabile,se viene utilizzata la pompa per alzare il pantografo,questa poi deve essere esclusa dal circuito pneumatico. l'esclusione della pompa,avviene per mezzo di una leva estraibile che commuta il circuito. l'operazione,tuttavia,comporta l'immediato abbassamento del pantografo che poi viene rialzato dal macchinista mediante il banco di manovra sul quale è riportata la sopra menzionata leva estraibile. Forse,sulle sammarino e magari anche sulle Nord,avrebbe potuto essere montato un dispositivo di aggancio meccanico,tale da evitare l'abbassamento del pantografo,durante queste manovre ma è una supposizione tutta da verificare....
Max RTVT |
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marino1970
Ausiliario
Estero
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Inviato il 30/06/2015 : 17:59:05
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Buongiorno a tutti. Massimiliano, ero convinto che per alzare il pantografo in manuale si ponesse ( tramite chiave o leva estraibile) un commutatore pneumatico a tre vie in posizione "Pompa manuale" ed una volta alzato ( con sudore) il pantografo ( e portato il serbatoio in pressione tramite compressore) si commutasse in "Serbatoio", senza avere l'abbassamento del pantografo stesso. Dove sbaglio? A presto, Marino Francioni |
Marino Francioni |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
3791 Messaggi |
Inviato il 01/07/2015 : 00:31:20
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Illustre. con la levetta estraibile posizionata sulla valvola di blocco a 3 vie,il banco di manovra è inevitabilmente bloccato! Bloccato nella posizione di pantografi giù! Quindi quando con la pompa (senza nessuna particolare fatica e pure con pochi colpi )hai fatto salire il pantografo,parte il compressore e carica il circuito pneumatico ma al momento di commutare,sempre tramite la suddetta leva da "POMPA" a "SERBATOIO",il pantografo automaticamente si abbassa perchè la valvola di innalzamento all'interno del banco di manovra risulta aperta e in comunicazione con l'atmosfera.Quindi l'aria che era contenuta nel cilindro di sollevamento del pantografo esce velocemente. Per rialzare il pantografo,occorre,a commutazione eseguita estrarre la levetta e posizionarla sul banco di manovra della cabina che si intende abilitare. Sbloccato il banco e posizionata la leva su "POS. A PANTOGRAFO" questo è di nuovo su. Per successivi alzi dei pantografi. Non si usa più la pompa ma l'aria del serbatoio ausiliario dove un rubinetto esterno permette di isolare dal circuito, l'aria che è in esso contenuta. Questa,l'ho provato,si mantiene a sufficiente pressione,pure per qualche giorno ed è sufficiente ad alzare i pantografi secondo necessità
Un abbraccio
Max RTVT |
Modificato da - marchetti625 il 01/07/2015 01:15:55 |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 02/07/2015 : 10:47:43
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Piccola,ulteriore "riflessione",sulla questione pantografo ad uso di Andmart.
"Confesso,prima d'ora di non aver mai avuto la curiosità di provare il primo alzamento del pantografo con 2 levette estraibili! In realtà ne possediamo solo una e caso o destino,è quella ritrovata incollata dalla ruggine su uno dei banchi della AB 03. In origine esisteva un altra leva ma aveva un inserto diverso dalla levetta estraibile di banco,perchè azionava il contattore manuale del riscaldamento vetture. Tuttavia si potrebbe ipotizzare l'esistenza di una seconda levetta sul tipo di quella del locomotore FGC 29. Ipoteticamente la leva estraibile servirebbe per azionare lo sblocco del banco di manovra e si dovrebbe posizionare su :A (pantografo in alto). L'altra inserita nella valvola di blocco a 3 vie e commutata su POMPA. Alzato il pantografo e caricati i serbatoi,questa viene commutata su SERBATOIO. Teoricamente,il pantografo rimane su,sostenuto dall'aria che proviene da questo. Il ragionamento pneumaticamente funziona ma (secondo me)viene meno il concetto di sicurezza legato a tutta la manovra:infatti 2 leve estraibili permettono lo sblocco del banco di manovra(anzi,potenzialmente di entrambi)invece la manovra con unica leva,garantisce l'immobilità del rotabile perchè non è possibile inserire l'interruttore principale e abilitare il circuito di trazione." Effettivamente se non esisteva un dispositivo di aggancio del pantografo,tutta la manovra di abilitazione era delicata. Infatti con 2700/3000 volt di corrente assorbita dal compressore,un distacco sotto carico,avrebbe comportato la formazione di arco tra filo di contatto e strisciante con prevedibile danno ai materiali.
Max RTVT |
Modificato da - marchetti625 il 02/07/2015 11:23:13 |
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marino1970
Ausiliario
Estero
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Inviato il 02/07/2015 : 12:50:26
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Grazie delle spiegazioni Massimiliano. La seconda levetta estraibile doveva ben esistere, altrimenti come si potevano alzare i due pantografi assieme? Saluti a tutti, Marino Francioni |
Marino Francioni |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 02/07/2015 : 17:26:47
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Semplicemente aprendo i circuiti pneumatici di alimentazione dei cilindri di sollevamento dei pantografi,manovrando i due rubinetti di esclusione che sono montati nelle rispettive cabine di testata! Da un unico banco e utilizzando sempre e solo UNA levetta estraibile,è possibile la manovra contemporanea di alzamento o abbassamento dei due pantografi. I due rubinetti,anche questi,azionabili solo con la levetta estraibile del banco di manovra,sono normalmente disposti per azionare il circuito pneumatico del pantografo,opposto al senso di marcia. In questo modo si alza un sol pantografo. I rubinetti sono utilizzati,anche,per escludere i circuiti nel caso di avarie di vario genere ai due utilizzatori... In definitiva,rispetto agli E626 Fs,la manovra di alzamento dei pantografi era più complicata. Nel senso che occorreva agire su questi rubinetti per avere la funzionalità di entrambi sul banco. Sui locomotori FS,una unica levetta,assolveva alla funzione di alzare o abbassare uno o due e indipendentemente dal senso di marcia del rotabile.
Max RTVT |
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feb13
Oper. Spec. Circolazione (Guardablocco)

Piemonte
238 Messaggi |
Inviato il 03/07/2015 : 00:12:52
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| Ma sulle motrici con un solo pantografo, tipo le FEB o le TBO, queste manovre erano più semplici? |
Davide |
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