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Inviato il 15/02/2016 : 09:48:42
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"PERUGIA – “Con la firma di oggi, per i servizi ferroviari sull’infrastruttura regionale ex Fcu, si chiude il cerchio per la gestione del trasporto pubblico su ferro in Umbria: con il contratto di servizio con Trenitalia fino al 2020, l’accordo quadro con Rfi sulle tracce e ora il contratto di servizio con Busitalia che avrà validità fino a tutto il 2019 garantiamo e miglioriamo la qualità del servizio ferroviario, con l’impegno a lavorare insieme per gli obiettivi del Piano regionale dei trasporti”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, illustrando i contenuti del contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale sottoscritto oggi, a Palazzo Donini, fra la Regione Umbria e Busitalia Sita Nord srl, rappresentata dall’amministratore delegato Stefano Rossi, per il periodo 2015-2019 per circa 1,2 milioni di treni/chilometri e un valore economico di circa 7 milioni di euro all’anno.
“C’è un forte impegno della Regione per la valorizzazione complessiva della Fcu – ha sottolineato l’assessore – con la positiva novità dell’apertura del rapporto con Rete Ferroviaria Italiana. In occasione della sua recente visita a Terni, anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio ha ‘certificato’ la possibilità di una concessione triennale per la rete infrastrutturale regionale. Nell’accordo con Rfi, la prima questione che porremo saranno i lavori sulla tratta Umbertide-Città di Castello”.
L’assessore Chianella ha tracciato anche un quadro dello stato dell’arte di lavori e gare per l’infrastruttura ferroviaria regionale: “Per giovedì 18 febbraio – ha detto – è prevista la chiusura dei lavori sulla galleria di Poggio Azzuano e, dopo i tempi tecnici di collaudo, potrà riaprire la tratta Massa Martana-Terni su cui adesso i collegamenti sono garantiti da autobus sostitutivi. Alle fasi finali l’attuazione della gara per il raddoppio della tratta fra Perugia Ponte San Giovanni e Perugia Sant’Anna, per un importo di circa 20 milioni di euro, con la commissione che sta completando l’esame delle proposte presentate da una trentina di imprese; la conclusione – ha aggiunto – è prevista in questa settimana, con la cantierizzazione presumibilmente a settembre”.
“La firma di oggi è particolarmente importante, tanto più che cade in una fase caratterizzata ancora da incertezze normative e carenza di risorse – ha sottolineato l’amministratore delegato di Busitalia, Stefano Rossi – Si consolida quel ‘laboratorio’ umbro che deriva dal fatto che il servizio di trasporto è di fatto in mano a un unico gestore, poiché Trenitalia e Busitalia fanno entrambi capo al gruppo Fs italiane”.
“Ci mettiamo alla prova – ha proseguito Rossi - per offrire un servizio integrato di trasporto per i cittadini umbri. Cercheremo, infatti, di specializzare l’offerta complessiva e a breve attiveremo un gruppo di lavoro per realizzare il progetto di un unico supporto ‘contactless’ con cui poter pagare tutti i sistemi di trasporto utilizzati. La fase successiva sarà l’integrazione del sistema tariffario”.
Il valore “ancora più ampio” del contratto è stato rimarcato anche dal direttore regionale di Busitalia, Velio Del Bolgia, che fra le caratteristiche principali dell’atto sottoscritto da Regione e Busitalia ha richiamato “il coordinamento fra tutti i vettori su ferro e gomma e gli adeguamenti condivisi degli orari del servizio alle scadenze annuali programmate perché siano rispondenti ai mutamenti della domanda di mobilità”.
“Partiamo da un allineamento tariffario con Trenitalia – ha detto ancora – per giungere alla definizione del progetto di integrazione tariffaria su base regionale, su cui lavoreremo con grande impegno. Altro obiettivo è il miglioramento della qualità del servizio: stiamo facendo investimenti per il rinnovo del parco mezzi e allo stesso tempo viene aggiornata periodicamente la Carta dei servizi. Questo contratto – ha concluso – ci consente di guardare con serenità al futuro”.
Alla firma hanno preso parte per la Regione Umbria il coordinatore dell’area Infrastrutture Diego Zurli e il dirigente del Servizio Trasporti Maurizio Angelici.
La scheda. Il coordinamento con gli altri servizi ferroviari gestiti da Trenitalia al fine di ampliare e integrare l’offerta complessiva dei servizi ferroviari, su gomma, lacuali e con altre modalità non tradizionali sul territorio regionale per garantire il diritto di tutti alla mobilità in Umbria; la definizione di un progetto di integrazione tariffaria su base regionale; il miglioramento degli standard qualitativi circa puntualità e regolarità dei treni, affidabilità, comfort di viaggio e pulizia. Sono alcuni dei principali elementi del Contratto di servizio firmato oggi a Palazzo Donini con cui la Regione Umbria affida a Busitalia (che dal 1 dicembre 2015 ha incorporato Umbria Mobilità Esercizio srl) l’organizzazione e la gestione dei servizi di trasporto ferroviario di persone di interesse regionale e locale, dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2019, per i collegamenti fra Perugia, Terni, Sansepolcro, Perugia Sant’Anna.
Il contratto ha un valore economico annuo di 7.016.000 euro (con aggiornamento al tasso di inflazione programmata), corrisposti, a titolo di corrispettivo, dalla Regione in base all’attuale organizzazione dei servizi per complessivi 1.191.288 treni/Km (di cui 106.258 con autobus) e 121.116.075 posti/Km offerti.
Verranno concordate con la Regione modifiche del servizio in caso di lavori programmati di migliorie, rinnovo e potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria disposti dal gestore dell’infrastruttura regionale e da Rete Ferroviaria Italiana. A questo proposito Busitalia, previo accordo con la Regione, si impegna a rinnovare, potenziare e/o effettuare interventi di ristrutturazione con un investimento di 1.150.000 euro.
Il contratto di servizio prevede che nel corso del 2016 vengano valutate ed intraprese idonee iniziative per verificare la possibilità di avviare, dal 1 gennaio 2017, la gestione unitaria dell’insieme dei servizi ferroviari di interesse regionale sulla rete nazionale e regionale per facilitare l’integrazione tra tutte le modalità di trasporto pubblico sul territorio della Regione Umbria. Al fine di facilitare la gestione del Contratto, nel rispetto dei ruoli e nello spirito di cooperazione a cui le parti si ispirano, nell’interesse dei cittadini utenti, è costituito il Comitato tecnico di gestione del Contratto composto da due rappresentanti di Busitalia e due rappresentanti della Regione Umbria. La Regione si impegna ad attivare un gruppo di lavoro, al quale partecipa anche Busitalia, per definire un progetto preliminare di integrazione tariffaria, su base regionale, che coinvolga le aziende e le istituzioni individuate dalla Regione stessa.
Per i servizi ferroviari offerti, viene intanto adottato il sistema tariffario vigente al momento della sottoscrizione del contratto (in vigore dal 1 luglio 2013). È obiettivo comune della Regione e di Busitalia incrementare, attraverso successive tappe di miglioramento, i livelli qualitativi del servizio di trasporto. Questo avverrà attraverso un monitoraggio, con rilevazioni periodiche, che potranno essere effettuate anche dalla Regione, con un sistema di penalità nel caso di scostamenti dagli standard fissati. Integra il contratto di servizio, fra l’altro, la Carta della qualità dei servizi con cui Busitalia si impegna a offrire ai passeggeri servizi sempre più efficienti ed efficaci e a garantire la continuità e la regolarità dei servizi, la loro sostenibilità sociale, economica e ambientale. La Carta dei servizi definisce l’offerta, gli strumenti di azione (fra cui il sistema di gestione certificato Qualità, ambiente e responsabilità sociale) e gli strumenti di informazione e relazione con la clientela.
Busitalia effettua il servizio ferroviario regionale per conto della Regione Umbria, con il quale attraversa tutta la regione, in un percorso nord-sud che si sviluppa lungo la valle del fiume Tevere, attraversando le due Province e 12 importanti comuni, fino a toccare alcune località delle regioni limitrofe che costituiscono i nodi di collegamento ferroviario per l’accesso all’Umbria." |
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Gemini76
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Inviato il 15/02/2016 : 10:42:48
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| In pratica la regione dopo aver buttato soldi sunsoldi spera che sia rfi a pagare? |
************************ !!FUCK RUSSIA!! ************************ |
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Inviato il 15/02/2016 : 11:07:14
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quote: Messaggio di Gemini76
In pratica la regione dopo aver buttato soldi sunsoldi spera che sia rfi a pagare?
Già. Però all'utente interessa poco chi paga, purchè la linea sia funzionante. Al di là dei bilanci... |
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Gemini76
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Inviato il 15/02/2016 : 23:40:01
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| In pratica la regione dopo aver buttato soldi sunsoldi spera che sia rfi a pagare? |
************************ !!FUCK RUSSIA!! ************************ |
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Gemini76
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Inviato il 15/02/2016 : 23:40:04
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| In pratica la regione dopo aver buttato soldi sunsoldi spera che sia rfi a pagare? |
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Inviato il 22/04/2016 : 11:52:49
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"Riapre dopo due anni di chiusura la tratta Massa Martana-Terni della ferrovia Centrale Umbra, gestita da Busitalia, sospesa all’esercizio ferroviario dal febbraio 2014 a causa di evidenti dissesti di tipo idrogeologico all’interno della galleria Poggio Azzuano. In questi due anni il servizio era stato garantito con autoservizi sostitutivi. Il primo servizio a percorrere integralmente la tratta Perugia-Terni con esercizio ferroviario sarà il treno 257 in partenza da Perugia alle 19.10 di lunedì 25 aprile, mentre da martedì 26 aprile verranno ripristinate giornalmente 10 coppie di corse dirette tra le due città. Gli interventi effettuati per la riapertura della tratta interrotta sono stati illustrati dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dal’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, dal direttore Regionale di Busitalia, Velio Del Bolgia, dal presidente di Umbria Mobilità Spa, Lucio Caporizzi. Il costo complessivo degli interventi e di progettazione ammonta a 3 milioni di euro, di cui oltre 1 milione e 150 mila euro sono risorse messe a disposizione dalla Regione Umbria, proprietaria dell’infrastruttura e la restante parte stanziata direttamente da parte di Umbria Mobilità S.p.A., titolare della concessione. “Si tratta di un investimento importante – ha detto la presidente Marini – che testimonia l’impegno della Regione sul piano dei trasporti e delle infrastrutture e per il quale sono state garantite notevoli risorse oltre che dalla Regione, da Umbria Mobilità che compiuto un grande sforzo in un momento delicatissimo per l’azienda sul piano finanziario. La riapertura del tratto ferroviario – ha aggiunto – è solo una parte del lavoro che stiamo portando avanti sul piano delle infrastrutture e dei trasporti. Abbiamo infatti avviato in questi mesi un dialogo con il Ministero dei Trasporti ed Rfi per assicurare a quest’ultima la concessione dell’infrastruttura ex FCU in modo da garantire interventi ed investimenti per l’adeguamento e la messa in sistema dell’infrastruttura regionale con le specifiche della rete nazionale”. L’assessore Chianella ha ricordato che “la Galleria di Poggio Azzuano è un’infrastruttura storica con circa 100 anni di vita. L’opera ha iniziato a manifestare dissesti già da diversi anni, ma nel febbraio 2014, in seguito a valutazioni geologiche è stato deciso di chiuderla interrompendo la circolazione ferroviaria. Provvedimento questo condiviso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Oggi, possiamo dire di aver realizzato un intervento significativo in tempi brevi e quindi di poter garantire in sicurezza la ripresa dei servizi”. “Quello della Regione – ha detto il presidente di Umbria Mobilità, Lucio Caporizzi – è stato un sostegno finanziario prezioso che ci ha permesso di affrontare i lavori per i quali Umbria Mobilità ha investito circa 2 milioni di euro”. Il presidente di BusItalia Velio Del Bolgia, ha quindi confermato che dal 25 di aprile sarà garantita la ripresa dei servizi."
dalla gazzetta dei trasporti.
L'inizio della rinascita o accanimento terapeutico? (Spero la prima) |
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Gemini76
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Inviato il 26/04/2016 : 01:03:16
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| Oggi dovrebbe aver riaperto la tratta versovterni |
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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)
    
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Inviato il 10/07/2016 : 10:48:03
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| La crisi finanziaria della ex Umbria mobilita non e' dipesa solo dal minimetro' perugino? |
 *************************************** I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico
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Inviato il 10/07/2016 : 22:15:10
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quote: Messaggio di alejandro.roma
La crisi finanziaria della ex Umbria mobilita non e' dipesa solo dal minimetro' perugino?
guarda, in questo forum c'è gente molto più titolata di me per risponderti...
da profano cittadino ti posso dire che credo ci siano più motivi, fra cui il minimetrò, giocattolo costosissimo e sottoutilizzato, ma anche un numero spropositato di dirigenti lautamente pagati insieme ad un giro di soldi "poco chiaro" di cui solo ora la magistratura si sta occupando. Però i bilanci erano fatti tanto bene...(ad hoc) |
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kainash1
Dirigente Movimento Operatore
   
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3509 Messaggi |
Inviato il 23/07/2016 : 23:08:16
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| Domenica scorsa per andare a visitare Todi ho viaggiato per la prima volta sulla FCU. La cosa che mi ha sorpreso è che nel primo tratto, ancora nel territorio del comune di Terni, il treno attraversava una serie di piccole stazioni in stato di abbandono. Queste stazioni avevano i cartelli blu con i nomi in stile Trenitalia. A volte il nome c'era ancora altre volte sembrava esser stato smontato, rimaneva solo il pannello blu senza nome. C'era anche un secondo binario per tutto questo tratto, ma spesso le rotaie non sporgevano abbastanza dalla massicciata (tutta bianca!) e/o erano invase da erbacce. Le stazioni erano anch'esse piene di erbacce nonché graffittate. Ho pensato, ma avevano fatto un metrò leggero a Terni? Come mai è stato dismesso? Oggi ho cercato su internet e leggo che queste stazioni non sono mai entrate in servizio! E' vero? In queste condizioni chissà quanti altri soldi ci vorranno per rimettere tutto in sesto... |
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Inviato il 24/07/2016 : 21:47:30
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quote: Messaggio di kainash1
Domenica scorsa per andare a visitare Todi ho viaggiato per la prima volta sulla FCU. La cosa che mi ha sorpreso è che nel primo tratto, ancora nel territorio del comune di Terni, il treno attraversava una serie di piccole stazioni in stato di abbandono. Queste stazioni avevano i cartelli blu con i nomi in stile Trenitalia. A volte il nome c'era ancora altre volte sembrava esser stato smontato, rimaneva solo il pannello blu senza nome. C'era anche un secondo binario per tutto questo tratto, ma spesso le rotaie non sporgevano abbastanza dalla massicciata (tutta bianca!) e/o erano invase da erbacce. Le stazioni erano anch'esse piene di erbacce nonché graffittate. Ho pensato, ma avevano fatto un metrò leggero a Terni? Come mai è stato dismesso? Oggi ho cercato su internet e leggo che queste stazioni non sono mai entrate in servizio! E' vero? In queste condizioni chissà quanti altri soldi ci vorranno per rimettere tutto in sesto...
è esattamente come hai pensato. Anche nel lato Perugia è stato fatto un raddoppio linea da Perugia S.Anna doveva arrivare fino a Ponte San Giovanni, solo che poi si sono accorti, ma solo all'ultimo, che nella galleria della Pallotta due binari non ci sarebbero mai entrati...infatti il secondo binario è stato coperto dai sassi della massicciata e affiora qua e là...anche a Terni era prevista una metropolitana di superficie fra Terni e Cesi che servisse i quartieri di Terni come Borgo Bovio...tutti soldi in fumo e buttati. Ma non farmi dire altro che poi mi kazziano... |
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