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CeSMoT
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
  
Lazio
1246 Messaggi |
Inviato il 14/11/2009 : 20:13:13
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| Beh, finchè in regione non decidono per bene cosa fare si andrà avanti brancolando |
*CeSMoT - Centro Studi Sulla Mobilità e i Trasporti* |
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n/a
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26 Messaggi |
Inviato il 15/11/2009 : 02:56:01
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Ma scusate, ma sull'articolo della Ferrovia Carpinone-Sulmona che c'è su questo sito, dice che esiste già un raccordo elettrificato e inutilizzato che unisce le due stazioni FAS e FS!
*Presente raccordo elettrificato a 3000 V CC tra la stazione FS e quella della Ferrovia Sangritana (linea Castel di Sangro - Lanciano)
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Modificato da - n/a il 15/11/2009 02:58:02 |
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anpro
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)
 
Campania
472 Messaggi |
Inviato il 15/11/2009 : 12:31:05
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| si infatti esiste anche se,già precedentemente alla chiusura della linea,inutilizzato.Con questo raccordo sono però necessari due regressi per connettere le due stazioni,quello nuovo permetterebbe di giungere direttamente al binario 1 FS senza regressi e senza passare per castel di sangro FAS,che verrebbe eliminata.Però permetterebbe,verrebbe...prima di cambiare modi e tempi di questi verbi ci vorranno anni... |
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CeSMoT
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
  
Lazio
1246 Messaggi |
Inviato il 15/11/2009 : 23:25:16
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| Il raccordo era pensato per lo scambio dei carri, quindi entra direttamente nello scalo merci FS lato Carpinone. SUlla FAs invece entra ovviamente lato Castel di Sangro. Le chiavi credo siano in consegna all'assuntore di Castel di Sangro, la chiave di risulta del catenaccio del cancello mi semrba manovri il sezionatore |
*CeSMoT - Centro Studi Sulla Mobilità e i Trasporti* |
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n/a
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26 Messaggi |
Inviato il 18/11/2009 : 17:51:14
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| Alla stazione di Ortona ho notato un fascio di binari che dalla stazione va direttamente al porto.. Viene utilizzato di frequente questo raccordo? E ce ne sono altri? |
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n/a
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4036 Messaggi |
Inviato il 18/11/2009 : 19:35:49
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c'è un binario di raccordo verso il porto, ma non mi risulta utilizzato da tempo. Gli ultimi servizi dovrebbero risalire ad alcuni anni fa, con il trasporto del bicarbonato dal porto di ortona a Bussi sul Tirino. Non esistono altri raccordi, tranne il tratto della vecchia linea FAS fino a Caldari. |
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seba
Ausiliario
Abruzzo
9 Messaggi |
Inviato il 28/11/2009 : 00:42:11
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ciao a tutti,scrivo il mio primo pensiero sulla annosa questione Sangritana. Non entro nello specifico delle questioni tecniche riguardo le caratteristiche fisiche della tratta,se non marginalmente,perchè non sono esperto,ma faccio una riflessione da profondo conoscitore del territorio.
Innanzitutto è vero,anzi verissimo che l'utenza della tratta Lanciano-Castel di Sangro era scarsa fino a diventare negli anni praticamente quasi inesistente,e il destino segnato era quello di una progressiva chiusura,ma oggi questo ragionamento va fatto alla luce del potenziale diverso utilizzo che può e deve farsi della ferrovia. Senza la minima ombra di dubbio come già sapete risulterebbe conveniente per il traffico merci lungo la direttrice adriatico-tirreno.E' chiaro che una eventuale nuova vita dovrebbe andare in questo senso;quello che mi chiedo è se è logisticamente possibile apportare tutti gli ammodernamenti e potenziamenti di cui la linea ha bisogno per permettere il transito dei treni merci direzione Napoli.
Il tratto che di più desta la mia preoccupazione è ovviamente quello che va dalle staz. di Villa S.Maria-Baronessa-Civitaluparella-Quadri-Gamberale (problematico anche per quanto riguarda la superstrada) che in termini di kilometri non è nemmeno tanto ma che presenta dei tratti da veri rompicapo dati i vincoli orografici del territorio e i ponti presenti.La cosa però non mi pare impossibile se c'è la volontà politica di farlo e penso sia proprrio quello lo scoglio più grande. Credo di potervi trovare concordi quando dico che ho visto altre tratte in Italia ben più inerpicate e attraversate da treni Intercity,non ultima la Battipaglia-Potenza che ho citato in un'altra discussione,per non parlare delle altre tratte appenniniche sempre in Abruzzo (mi viene da pensare alle stazioni di Goriano Sicoli o di Cansano!!) Per gli altri tratti credo sia un qualcosa di fattibile data la dolcezza del territorio,sia tra la Z.I. della Val di Sangro e Colledimezzo,sia dopo tra Ateleta e Castel di Sangro.
Perciò quando si parla di opportunità e convenienza di ridare nuova linfa a questa tratta io credo che non ci possano essere dubbi.E anche sul ritorno economico io penso che si andrebbe su un investimento sicuro,il traffico merci avrebbe una corsia preferenziale in più che tutte le altre valli appenniniche ci invidierebbero,aprendo anche nuovi scenari per i porti di Ortona e Vasto,già entrambi collegati. Già adesso non è infrequente notare un consistente traffico di mezzi pesanti sullo scomodissimo tratto Quadri-Sant'Angelo del Pesco con quel tratto di superstrada ancora da completare,segno che nonostante tutto quella è una strada conveniente,immaginatevi quanto risulterebbe comodo con una efficiente ferrovia!
Verrebbe da sè poi aggiungere in modo ponderato con gli orari della linea adriatica e di quella di Sulmona dall'altro lato,un servizio passeggeri e un servizio turistico con il ritorno del treno della valle che a quel punto utenza o non utenza inciderebbero pochissimo sui bilanci della Sangritana quasi tutti incentrati sul traffico merci! E se mi permettete,con una linea potenziata e ben collegata non penso che la gente del posto continui ad ignorare il treno.E' vero che l'utenza è sempre stata scarsa,ma tempi di percorrenza lunghissimi e orari scomodi non hanno certo aiutato nel tempo!
Resterebbe infine esclusa la tratta Lanciano-Val di Sangro ma obiettivamente non credo che sia utile ripristinare il tratto di Crocetta perchè servirebbe solo per il traffico (inesistente) di passeggeri. La direzione più naturale è ovviamente Fossacesia-Z.I.Val di Sangro-Castel di Sangro con l'allacciamento alla RFI. Tutta la zona ne risentirebbe positivamente,non c'è che dire.Il pauroso declino dei paesi del comprensorio è stato di certo alimentato dall'isolamento logistico e dalla scarsità di collegamenti tramite i trasporti pubblici.
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 28/11/2009 : 02:56:24
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Ma infatti l'ipotesi di servizio è lungo il raccordo SEVEL fino ad Archi ed in futuro verso Castel di Sangro. La rete FAS ha un percorso tortuoso ed un bacino di utenza abbastanza asfittico. Visti i miliardi buttati finora sarebbe un buon risultato se riescono a fare servizio sul raccordo SEVEL |
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n/a
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4036 Messaggi |
Inviato il 28/11/2009 : 10:01:35
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quote: Messaggio di seba
Il tratto che di più desta la mia preoccupazione è ovviamente quello che va dalle staz. di Villa S.Maria-Baronessa-Civitaluparella-Quadri-Gamberale (problematico anche per quanto riguarda la superstrada) che in termini di kilometri non è nemmeno tanto ma che presenta dei tratti da veri rompicapo dati i vincoli orografici del territorio e i ponti presenti.
Infatti era proprio da li che sarebbe dovuta partire l'ammodernamento della tratta, in realtà i lavori si sono limitati allo smantellamento dei binari esistenti tra Quadri e Villa S. Maria, per non meglio specificati problemi alle opere d'arte (ponti e gallerie). |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
36274 Messaggi |
Inviato il 28/11/2009 : 11:59:05
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| Problemi di staticità dei ponti. Inoltre credo che si siano resi conto che iniziare l'ammodernamento da metà linea era cmq una emerita idiozia...fermo restando che tutto l'armamento è marcio da far paura... |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
Lazio
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Neno
Ausiliario
53 Messaggi |
Inviato il 18/01/2010 : 14:01:40
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Data: 18/01/2010 Testata giornalistica: Il Centro Sangritana, rottamazione per i 15 treni abbandonati. Pronto l’appalto per i convogli lasciati lungo la linea da oltre 20 anni
Affidati a due ditte 600mila euro di lavori nel nuovo deposito
Lanciano. Ultimo viaggio per una quindicina di treni ormai ridotti a lamerie arrugginite: entro febbraio, assicura Pasquale Di Nardo, presidente della Sangritana, saranno radunati nel deposito-officina di Torre della Madonna, a Treglio, in attesa della demolizione. Da pezzi da museo, opere d’arte degli artisti di strada, i “writers”, a ferri vecchi da rottamare. I vecchi locomotori della Sangritana saranno demoliti assieme ai convogli da oltre vent’anni abbandonati nelle stazioni di Crocetta (Castel Frentano) e Castel di Sangro. A Crocetta negli ultimi anni si sono susseguite segnalazioni alla forestale per le condizioni di motrici (una del 1924), carrozze passeggeri e bestiame. «Entro febbraio arriveranno i nulla osta da Regione e ministero dei trasporti per la dismissione del vecchio parco rotabile della Sangritana», afferma il presidente dell’azienda regionale, Pasquale Di Nardo (pdl). «Una quindicina di treni e locomotori di oltre 60 anni saranno demoliti. E’ in preparazione la gara per la vendita del ferro per coprire i costi. A prescindere dalla gara e dai nulla osta, però, la dismissione inizia tra alcuni giorni». L’intenzione è di liberare le aree dai mezzi e trasferirli nel deposito-officina di Torre della Madonna, nella zona artigianale di via Per Treglio, realizzato nel 2003. «A Torre della Madonna i treni vengono già riparati e collaudati», precisa Di Nardo, «anche se ci sono ancora lavori da fare; 300metri di linea elettrica, la posa del pietrisco ferroviario e il piazzale in cemento». Intanto è stata aggiudicata la gara per attivare il nuovo deposito - 622mila euro - alla Sogel di San Sisto (Pg) e alla Deca srl di Maddaloni (Ce), mentre è stata chiusa la gara per l’acquisto del pietrisco ferroviario. «Entro un anno il capannone di Torre della Madonna sarà completamente operativo, come officina e deposito». Cosa ne sarà, allora, dell’attuale deposito in via Del Mancino? La Sangritana lo trasformerà in un museo del treno. D’altronde l’area è dell’azienda di trasporto che nei giorni scorsi ha ribadito qual è il futuro dell’ex tracciato, del capannone e della stazione: non palazzi e strutture ma una metropolitana di superficie che collegherà Lanciano, San Vito, Castel Frentano e Archi. Nel capannone e alla stazione il museo del treno.
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n/a
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Inviato il 18/01/2010 : 16:38:05
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Neno
Ausiliario
53 Messaggi |
Inviato il 25/01/2010 : 23:37:33
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Non vedo come un tram\treno\autobus\shuttle possa rendere appetibile una linea che, se si esclude la grande vocazione turistica, ha sempre avuto negli ultimi 10\15 anni flussi di traffico bassissimi, con una media di neanche 20 persone a treno. L'unico servizio ben frequentato era 1 (una) coppia al giorno per il trasporto degli studenti.
E poi ci sono sempre i soliti impedimenti che impediscono di ottenere sul vecchio sedime una strada (o una ciclabile) a basso prezzo: 1 c'è la necessità di tenere in esercizio circa 1 km di linea nei pressi di Treglio, per il collegamento con il nuovo deposito 2 la metà del tratto dopo S. Vito Città andrebbe costruito ex novo, dato che il vecchio tracciato intersecava la nuova linea, condividendone anche qualche centinaio di metri di sedime.
In pratica la situazione è questa:
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>/---------------s. vito marina nuova linea ------------------------------ s. vito RFI vecchia linea --------/
Non mi dilungo anche sulle affermazione riguardanti il ripristino del treno della valle, su cui già mi sono soffermato abbastanza (non ricordo se qui o su un altro forum).
Mi fanno semplicemente ridere queste due affermazioni i lavori per rinnovare la linea vanno avanti bene e perciò pensiamo che nel 2012 il percorso possa coprire tutto il tracciato da Torino Di Sangro a Castel Di Sangro
Per la prossima estate - dice - contiamo di riattivare il “Treno della Valle” nella tratta che va da Archi fino a Villa Santa Maria mi chiedo come pensano di trasportare i turisti fino ad Archi..magari facciamo: treno Pescara-Fossacesia, autobus Fossacesia-Archi, treno Archi-Villa S. Maria, autobus Villa S. Maria-(destinazione della visita). E poi ovviamente si rifà tutto il giro al contrario per il ritorno.
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n/a
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