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marchetti625
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Inviato il 27/03/2013 :  22:31:22  Guarda il profilo di
Si,però,chissà come mai,si "sorvola"sull'incidenza che questa possibilità ha giocato in termini "quantitativi e qualitativi" nell'economia della "nazione".

Se l'Italia si serviva di S.Marino per approvvigionarsi di materie prime,come mai la ferrovia e l'infrastruttura stradale del tempo era tanto carente? Non è che le Nazioni ostili allo "sgarbo italiano"per la faccenda africana avessero le fette di salame sugli occhi quando consegnavano la merce in porti e stazioni italiani che NON erano in territorio nè sammarinese nè della Città del Vaticano.

Guarda caso,ma è una nota di colore,molta componentistica delle elettromotrici e rimorchiate era di provenienza tedesca...

La storia del "dare ed avere"tra i due Stati è ben diversa e non fù per questo che S.Marino ebbe la ferrovia....Forse è necessaria una risposta privata....

Max RTVT
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apptras
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Inviato il 30/03/2013 :  10:01:22  Guarda il profilo di  Visita il Sito di apptras
Sulla motrice che state ricostruendo si notano sulle testate i flessibili del freno automatico, come d'altronde su varie fotografie dei rotabili in esercizio. In qualche fotografia però appare un frontale con tre flessibili, ossia con uno in più da un lato, che potrebbe essere quello del freno diretto. Come mai c'è e non c'è? E sulle rimorchiate o sui carri c'era il freno diretto? Saluti, V. Formigari

https://www.tramroma.eu (sito completamente rinnovato)
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
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Inviato il 01/04/2013 :  20:29:29  Guarda il profilo di
Intanto,Buona Pasqua,a te e "all'Ing."...All'atto della consegna,questo materiale venne dotato di una sola condotta flessibile del freno(quello automatico)tanto per le elettromotrici che per le rimorchiate e i carri merci. In epoca imprecisata(almeno fino anche non salterà fuori un documento probante)venne realizzata la modifica di aggiungere su elettromotrici e relativi veicoli accoppiati,anche la condotta del freno diretto. Tra l'altro,questo rimaneggiamento del sottocassa è presumibile che portò anche alla modifica delle iscrizioni laterali dei rotabili viaggiatori che in alcuni casi vennero spostate dalle fiancate ai longheroni di base del telaio e che in altri,per esempio,le due BD,forse anche a seguito della loro trasformazione in vetture di sola terza classe,(quindi abolizione del compartimento bagagli)vennero semplicemente dipinte in giallo con ombreggiatura rossa(Alla "fs",tanto per intenderci).

E' bene precisare che il rubinetto del freno permette la frenatura anche diretta ed è un tipo diverso rispetto a quello montato sul materiale della Roma Nord(si dovrebbe trattare di un rubinetto a quattro posizioni identico o quasi a quello in opera sul materiale delle elettromotrici originarie SSIFT Peter Witt,Desio ecc...) che è un classico cinque posizioni dove la frenatura diretta viene fatta col tipico rubinetto a volantino fs... Sulle elettromotrici della RSM,era montata una valvola tripla la cui azione veniva surrogata anche da una valvola di sfrenatura Hardy(originale fabbricata a Vienna),utile sia nelle lunghe discese che in qualche sosta prolungata (per cause varie) in salita col compressore inattivo...

Per quanto riguarda l'AB03,ho fatto ricostruire l'impianto del freno,in pratica identico,a quello originale. Ho voluto(per adesso)un solo accoppiatore del freno che è quello automatico.(Questo unicamente per rispetto alla fedeltà storica riferita al periodo della consegna del rotabile essendo un particolare visibile anche esteticamente).
Però l'elettromotrice è predisposta per il secondo flessibile.(quello del freno diretto)

A proposito:i flessibili,comunque erano 2! Quello che vedete chiuso da un tappo era solo la predisposizione alla seconda condotta di quello automatico. Sarebbe servita a facilitare le operazioni di aggancio agli agenti e anche nel caso di rotabili la cui cassa fosse stata" stata "girata" in officina per qualunque altro motivo.

Non mi sembra che la cosa sia mai stata utilizzata e solo su una fotografia che mostra un elettromotrice con al seguito due carri su un ponte,durante il preesercizio(l'elettromotrice ha un solo pantografo)sembra apparire con i doppi flessibili.

Quando si è trattato di decidere come ricostruire l'impianto del freno della 03,ho deciso di lasciare i rubinetti originali perchè li abbiamo trovati all'interno come nuovi. Ma siccome con i treni,"quelli veri" non si deve scherzare quanto alla sicurezza di chi ci va sopra,la valvola tripla ha lasciato il posto a un moderno distributore Westinghouse mod, "U",però, l'intero fascio tubiero è stato ricostruito esattamente come l'originale anche nella "piegatura" dei tubi medesimi...


Qui,si vede sulla AB51,restaurata qualche anno fa,i due accopiatori flessibili,automatico e diretto(quello privo di rubinetto)L'altro,il terzo a destra è sempre l'accoppiatore automatico,però inattivo col tubo chiuso da un tappo!

Questo è ,invece oggi,il muso della AB 03,restituito al suo stato originario,almeno di quello della sua inaugurazione! Foto presa tra una "prova e l'altra"!

Conosciutissima foto "Archivio G. Gozi"da ATBA


Max RTVT

Modificato da - marchetti625 il 13/04/2013 10:01:36
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marchetti625
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Inviato il 02/04/2013 :  02:20:07  Guarda il profilo di
Vorrei aggiungere,inoltre,che al momento attuale,oltre ad aver completato il recupero di tutti i componenti mancanti...e la ricostruzione dei circuiti originali del rotabile,le uniche incertezze(per carenza di documentazione)riguardano la collocazione fisica di un paio di pannelli elettrici.
Sono dubbi relativi perchè le posizioni possono variare di qualche centimetro o essere scambiate fra loro.

Nelle prossime settimane si provvederà al montaggio del nuovo IR a protezione della linea di contatto che dovrebbe essere consegnato proprio questo mercoledì. Montata questa apparecchiatura un ulteriore sessione di prove!

Max RTVT

Modificato da - marchetti625 il 02/04/2013 20:47:21
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apptras
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Inviato il 02/04/2013 :  17:52:46  Guarda il profilo di  Visita il Sito di apptras
quote:
Messaggio di marchetti625



Intanto,Buona Pasqua,a te e "all'Ing."




E' proprio l'ing. che ha scritto (segue il forum usando il mio account: ti legge regolarmente)


https://www.tramroma.eu (sito completamente rinnovato)
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marchetti625
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Inviato il 02/04/2013 :  20:40:04  Guarda il profilo di
E' un buon inizio!
Max RTVT
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marchetti625
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Inviato il 02/04/2013 :  20:52:35  Guarda il profilo di
Per esempio,potrei chiedere all "Ing."se ritiene che sul circuito del dispositivo "Uomo Morto"fosse montato un avvisatore acustico e se si, dove ritiene che ne fosse posizionato il contatto di chiusura del circuito relativo....

Max RTVT
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apptras
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Inviato il 03/04/2013 :  16:19:16  Guarda il profilo di  Visita il Sito di apptras
Dell'uomo morto non so niente. Piuttosto, quando hanno aggiunto il freno diretto hanno anche cambiato il rubinetto? Come è fatto il rubinetto che permette freno diretto e automatico? Forse come quello delle motrici ATAG a due assi? V.

https://www.tramroma.eu (sito completamente rinnovato)
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marchetti625
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Inviato il 04/04/2013 :  02:23:09  Guarda il profilo di
Il rubinetto del freno non venne sostituito con un altro quando si decise di effettuare la modifica agli accoppiatori di testata.

Infatti le elettromotrici erano abilitate alla frenatura diretta per mezzo del rubinetto del freno che avevano in dotazione. Come ho già scritto,si trattava di un rubinetto assai comune nella produzione westinghouse dedicata alle ferrovie secondarie e al materiale tranviario.Questo tipo di rubinetto consta di una flangia assicurata al suo corpo per mezzo di prigionieri e dadi che reca una valvola sospesa la quale serve all'azionamento delle sabbiere se il rotabile ne è equipaggiato.

Il funzionamento avviene per mezzo di una manopola a bilanciere montata sul manubrio asportabile e che può essere manovrata a discrezione del macchinista. Ho citato le Peter witt di Milano,le Reggio Emilia(forse anche le Desio) e tutta una famiglia di tram urbani ed extraurbani delle reti di molte amministrazioni italiane.

Questi, a seconda dei casi, erano equipaggiate con rubinetti che avevano o il tipo di flangia e la relativa valvola per il funzionamento della sabbiera o proprio quel tipo di rubinetto applicato.

Per il materiale ATAC a due assi io ricordo che il tipo di rubinetto montato sui locomotori ATAC fosse, invece di un tipo diverso almeno nella sua forma costruttiva....Credo,sempre però, diretto e moderabile... Ora alcune foto....


Smontato in tutti suoi componenti...

Qui appena messo in opera...

Mi sorprende apprendere che "l'uomo morto" sia un apparato poco conosciuto...ma di questo parleremo domani!

Max RTVT
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l_pisani_54
Capo Stazione

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Inviato il 04/04/2013 :  08:24:25  Guarda il profilo di
Riguardo all'uomo morto, un conoscente di mio padre, macchinista, gli disse che questo dispositivo era stato introdotto durante la guerra, per permettere la guida con un solo macchinista, data la penuria di personale in quel periodo.
Dopo un certo periodo in cui il treno era in marcia, si accendeva una luce ed il macchinista doveva premere un tasto, se non lo faceva entrava in funzione un avvisatore acustico e, se neanche in questo caso il macchinista reagiva, il treno veniva fermato automaticamente.
Ripeto semplicemente quello che mi disse mio padre, allora ero un ragazzino.
E' questo?
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marchetti625
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Inviato il 04/04/2013 :  08:31:59  Guarda il profilo di
Si il funzionamento del dispositivo è questo e ti chiedo se tuo padre si riferiva a macchine FS o di ferrovie secondarie....

Un saluto Max RTVT
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marchetti625
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Inviato il 04/04/2013 :  11:34:52  Guarda il profilo di
Questo dispositivo è molto interessante sotto il profilo,forse,più meccanico che elettrico e certamente ha rappresentato una nota di maggior sicurezza nell'esercizio quotidiano della ferrovia....Ebbe una notevole diffusione già intorno agli anni venti...Mi riferisco al modello sviluppato dal TIBB che andò ad equipaggiare,anche in questo caso, come per molta altra componentistica,prodotta da questa Casa,un'intera generazione di rotabili tra cui quelli FS...

Questo fatto è la conseguenza del "peso politico ed economico" di grandi Ditte che erano di rilevanza mondiale e ,pertanto,assai influenti nel nostro Paese. Sarebbe interessante che di questi apparati,si potesse risalire alla paternità dei brevetti e ancora più interessante poterne ripercorrere l'evoluzione tecnologica....Qui vorrei,se mi permettete,aprire una piccola digressione che forse avrebbe meritato una sua sezione.

"abbiamo la brutta consuetudine,quando noi ci avviciniamo ad osservare un rotabile storico,di considerarne solo alcune caratteristiche esteriori,oppure ci fissiamo a valutare con un metro un pò "talebano/integralista" la qualità del restauro nella "pedissequa contabilizzazione dei componenti originali che questo contiene"

Un rotabile storico che magari ha operato per 60 o anche 100 anni,è molto di più di tutto questo! E' innanzitutto un ambiente "circoscritto" dove per un lungo arco temporale,persone delle più disparate condizioni sociali e culturali si sono ritrovate a condividere un pezzo della loro esistenza che se guardiamo solo agli ultimi 70 anni,coincide con la Seconda Guerra Mondiale ma anche con la Ricostruzione e un'infinità di altri eventi!

Tutto questo è il condensato di un patrimonio culturale enorme a cui quel rotabile fà da cornice ed è forse,per i posteri,la sua testimonianza più vera ed autentica.

Dopo di questo ma altrettanto degno di importanza,è la testimonianza tecnologica e questa è tanto vasta che prescinde dal rotabile stesso e si frammenta nella storia tecnica che è storia del pensiero scentifico umano,di ogni singolo componente che per essere veramente "CAPITO" e reso "fruibile" alle generazioni future dovrebbe trovare collocazione ed utilizzo funzionale,AL DI FUORI, del rotabile stesso... Specie quando si tratta di componenti applicati in modo seriale a veicoli dalle caratteristiche meccaniche tra le pù disparate....

Qui,per vostra paceinterrompo la "predica".contenti?

Tornando al dispositivo di cui sopra,io lo vedo applicato ai rotabili della Cortina Calalzo già nel 1926! Se la cosa interessa possiamo scendere nei dettagli!

Max RTVT
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apptras
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Inviato il 04/04/2013 :  13:05:09  Guarda il profilo di  Visita il Sito di apptras
quote:
Messaggio di marchetti625



Sarebbe interessante che di questi apparati,si potesse risalire alla paternità dei brevetti e ancora più interessante poterne ripercorrere l'evoluzione tecnologica....




All'Archivio Centrale dello Stato ci sono tutti i brevetti, sia nazionali, sia importati, dal 1861 in poi...

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l_pisani_54
Capo Stazione

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Inviato il 04/04/2013 :  18:05:28  Guarda il profilo di
Il conoscente di mio padre, che era il padre di un suo amico, era un macchinista FS.
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marchetti625
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Inviato il 04/04/2013 :  20:13:10  Guarda il profilo di
Grazie,ne ero"quasi"sicuro

Vado oltre....nella spiegazione...

Max RTVT

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