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La rete ATAC dopo l'apertura della Linea A della Metropolitana

Approfondimenti
Nel 1979 un Lancia 718 è in sosta in P.za di Cinecittà al capolinea della linea 515

Nel 1979 un Lancia 718 è in sosta in P.za di Cinecittà al capolinea della linea 515 (ex STEFER T4) che verrà soppressa a seguito dell'apertura della Linea A della metropolitana

La linea 34, era interessata dalle modifiche rpeviste nella seconda fase, mai attuata. Nella foto la vettura 4077 (Irisbus Cacciamali Urby) in Via Monte del Gallo

La linea 34, era interessata dalle modifiche previste nella seconda fase, mai attuata. Nella foto la vettura 4077 (Irisbus Cacciamali Urby) in Via Monte del Gallo

La linea 664 su cui vediamo la vettura 1358  (Bredabus BB2001) è l'erede della linea 162, ex linea STEFER A2,limitata a L.go dei Colli Albani nel 1980


Nella seconda fase della riforma, mai attuata, era prevista la trasformazione della linea 81 (Nella foto la vettura 4506 al capolinea di Piazza Risorgimento) in 565 (P.za San Giovanni in Laterano - P.za Roberto Malatesta)


Per la linea 16 (nella foto la vettura 1111, Inbus U210, in Piazza dei Cinquecento) era prevista la soppressione nella seconda fase della riforma della rete

La linea 661 (P.za San Giovanni in Laterano - L.go Collia Albani) era prevista nella seconda fase della riforma, per sostituire la soppressa linea 16. Anni dopo la linea vedrà la luce come breve circolare a servizio della zona di Arco di Travertino, per venire poi soppressa nel 2013. Nella foto la vettura 2046 in Via dell'Arco di Travertino

Anche la linea 662, prevista nella seconda fase, vedrà la luce solo diversi anni dopo, con un percorso totalmente differente da quanto previsto. Nella foto la vettura 5842 (Iveco Daily) al capolinea di Via Cartagine

La linea 665 (P.za San Giovanni in Laterano - Via della Stazione Tuscolana) copre, in gran parte, l'itinerario previsto per la mai attivata linea 662, prevista dalla seconda fase del piano di riforma del 1980 (nella foto la vettura 1772, Autodromo Alè in Via della Stazione Tuscolana)

Dopo anni di ritardi e rinvii la Linea A della Metropolitana di Roma apre al pubblico il 16 febbraio del 1980, quasi in sordina, senza troppe celebrazioni ufficiali. Del resto c'è ben poco da festeggiare visti gli oltre 20 anni impiegati per completare l'opera ed i disagi subiti dai romani a causa degli eterni cantieri. Gli unici festeggiamenti saranno riservati dagli appassionati romani al vecchio tram Termini - Cinecittà che verrà soppresso proprio in concomitanza dell'apertura della metropolitana. La nuova linea, da Ottaviano a Cinecittà (ed in seguito prolungata fino ad Anagnina, mentre si dovrà aspettare il 2000 per vederne nuovi prolungamenti)viene affidata in concessione all'ACOTraL, società regionale subentrata alla STEFER nell'esercizio delle autolinee extraubrane e delle ferrovie concesse Roma - Lido di Ostia, Roma - Fiuggi , Roma - Civitacastellana - Viterbo e della ferrovia Metropolitana Termini - Laurentina nonchè della linea tranviaria Termini - Cinecittà, ultimo tronco superstite dell'antica rete dei castelli romani. L'apertura della metropolitana, oltre che ad una mancata integrazione tariffaria con la rete ATAC (solo successivamente verranno istituiti abbonamenti validi per una linea ATAC + metropolitana) provoca un generale riassetto della rete di trasporto pubblico di superficie. L'idea di base è lodevole,ovvero fare della metropolitana un asse primario di trasporto evitando in superficie inutili doppioni,razionalizzando anche la rete di superficie. Purtroppo, all'atto pratico i risultati saranno ben diversi, complice forse l'aver sottostimato il potenziale bacino di utenza della metropolitana, che, ricordiamo, risale a livello di progetto, ai primi anni '60. Il risultato sarà di avere una metropolitana spesso e volentieri ai limiti del collasso senza avere alternative di trasporto che del resto,complice il traffico sempre più caotico, non sarebbero comunque competitive come tempi di percorrenza.  Il "piano" d'azione è previsto in due fasi, una da adottarsi a ridosso dell'apertura della Linea A della metropolitana, l'altra da attuarsi nei mesi successivi. Vengono previste, in primis,  le soppressioni delle linee il cui percorso viene del tutto o in parte coperto dalla nuova metropolitana. Nella prima fase, vittime "eccellenti" della ristrutturazione,oltre alla tranvia Termini - Cinecittà, sono le linee ex STEFER, ovvero:

  • 511 (Via dei Lentuli - Stazione Termini),

  • 512 (Via Tito Labieno - Stazione Termini) ,

  • 513 (P.za Cavalieri del Lavoro - Stazione Termini),

  • 514 (V.le dei Romanisti - Stazione Termini) ,

  • 515 (P.za di Cinecittà - Stazione Termini e relative corse prolungate da P.za di Cinecittà a Via Anagnina altezza Stabilimento FATME).


Oltre a queste linee, il cui percorso risultava quasi totalmente sovrapposto alla metropolitana, vengono inoltre soppresse le seguenti linee :

  • 45/ (Via Papiniano - Piazza Cavour)

  • ;55 (Piazza delle Muse - Basilica San Paolo) ;

  • 67/ (Ministero degli Esteri - P.le delle Province);

  • 77 (Piazza Risorgimento - Stazione Termini);

  • 78 (P.le Clodio - Stazione Termini);

  • 99 (Largo delle Medaglie d'Oro - Stazione Termini).


Le linee  ex STEFER 161 (Stazione Termini - L.go Cirò) e 162 (Stazione Termini - L.go Cosoleto) vengono entrambe limitate in L.go dei Colli Albani e rinumerate, secondo il nuovo criterio Origine/Destinazione,come 663 e 664. Stessa sorte anche per il 67 (P.za Nostra Signora di Guadalupe - P.le delle Province) che diventa 911 e viene limitato in P.za Augusto Imperatore. Deviazioni di percorso e cambio di numero,sempre secondo il nuovo criterio di numerazioneO/D,per il:

  • 6 (P.za Istria - Stazione Termini) che diventa 310,

  • 8 (Stazione Tiburtina - C.ne Cornelia) che diventa 490,

  • 8/ (Stazione Tiburtina - Via di Valle Aurelia) che diventa 495,

  • 39 (Stazione Termini - P.za Cavour) che diventa 910,

  • 45 (Via Bitossi - P.za Cavour) che diventa 990

  • 50 (Via della Pineta Sacchetti - Via Barletta) che diventa 994.


La riforma della rete prevede anche prolungamenti e nuove linee:nel primo caso il 66 (Stazione Tiburtina - P.za Cavour) diventa 492 e viene prolungato in V.le Giulio Cesare,mentre il 612 (P.za dei Mirti - P.za di Cinecittà) viene prolungato da un lato per P.za dei Gerani e dall'altro in P.za del Fosso di Santa Maura. Sul fronte nuove linee troviamo il 121 (Stazione Termini - P.za A. Mancini) esercitata solo in occasione di manifestazioni sportive allo Stadio Olimpico, il 504 (P.za di Cinecittà - Via Anagnina Km 2,200 altezza Stabilimento FATME) che compensa la soppressione delle corse prolungate della linea 515,il 557 (P.za G. Cardinali - P.za del Quadraretto) che serve le zone lasciate scoperte dalla soppressione del 511,512 e 513 ed il 999 (P.za Igea - V.le Giulio Cesare) su parte del percorso lasciato scoperto con la soppressione del 99
A questa prima fase doveva seguire una seconda fase con ulteriori modifiche della rete. Era prevista la soppressione del 16 (P.za Montecastrilli -Via XX Settembre) e dell'89 (L.go della Caffarelletta - P.za Venezia), e la limitazione ed il cambio numero delle linee

  • 3 (Villaggio Olimpico - Stazione Tuscolana)  trasformato in 120 (P.za Mancini - Stazione Termini),

  • 9 (Via Mondovì - Stazione Tiburtina) trasformato in 140 (Ponte della Stazione Tiburtina - Stazione Termini),

  • 81 (P.za Risorgimento - Via Roberto Malatesta) trasformato in 565 (P.za San Giovanni in Laterano - P.za Roberto Malatesta).


Deviazioni e semplice cambio di numerazioni, sempre secondo il nuovo criterio O/D per

  • 4 (P.za delle Muse - P.za Zama) in 360,

  • 34 (Via di Monte del Gallo - Via Giulio Cesare) in 891,  

  • 49 (L.go Millesimo - P.za Cavour) in 993.


Deviate senza cambio di numero il 907 (Via V. Piccinini - V.le Giulio Cesare), 913 (Via A. Conti - P.za Augusto Imperatore) e 991 (P.za S. Maria della Pietà - V.le Giulio Cesare). Era previsto inoltre il prolungamento della linea 218 (P.le San Giovanni in Laterano - Divino Amore) in Via Appia Nuova con contestuale cambio di numero in 601. Sempre in questa seconda fase era prevista l'istituzione di 3 nuove linee: 361, da L.go Somalia a Via Appia Nuova, con un percorso lunghissimo che avrebbe toccato P.za Vescovio,P.za Istria,P.za Bologna e la stazione Tiburtina, compensando in parte la limitazione della linea 9, e due linee interne al quartiere Appio. il 661, da P.za di San Giovanni in Laterano avrebbe seguito il percorso della linea 16 fino ad arrivare in L.go dei Colli Albani, mentre il 662 sempre da P.za di San Giovanni in Laterano avrebbe seguito il percorso abbandonato dalla linea 89 (anche essa prevista in soppressione)servendo Via Macedonia e Via della Caffarelletta, con capolinea comune al 661 in L.go dei Colli Albani. Il nuovo riassetto della rete di superficie,nato con le migliori intenzioni e con l'intento di razionalizzare la rete, all'atto pratico si rivelò ben presto inadeguato,generando anche malcontento da parte dell'utenza,forzatamente costretta a migrare sulla metropolitana,acquistando un abbonamento od un biglietto a parte (l'integrazione tariffaria era ancora ben lontana dall'arrivare),con conseguente maggiore spesa. Sebbene fossero necessarie modifiche ed aggiustamenti al piano originario, ATAC e Comune non fecero mai marcia indietro, limitandosi semplicemente a non attuare mai la seconda parte del piano. Del resto anche le linee previste di nuova istituzione avrebbero avuto ben poco senso. Limitare il 9 alla Stazione Termini o l'81 a San Giovanni avrebbe causato solamente disagi all'utenza, costretta a prendere o la metropolitana o a cambiare autobus. Come del resto poco senso avrebbe avuto la linea 361,ovvero una versione prolungata del 9. O anche sfrattare il 218 da P.za San Giovanni per attestarlo in Via Appia. Alcune modifiche proposte invece saranno sotto altri aspetti attuate alcuni anni dopo: il 3,ad esempio, a causa della sua eccessiva lunghezza, venne effettivamente limitato a Termini e successivamente rinumerato 217,il 4 è diventato 360,mentre parte del percorso previsto per la linea 662 è ora coperto dalla linea 665. Il 565, ovvero la versione limitata dell'81 ha visto parzialmente luce con l'isituzione della linea 810 (P.za Roberto Malatesta - P.za Monte Savello). Alcuni numeri previsti dal piano del 1980 sono stati poi successivamente utilizzati per la creazione di altre linee, con percorsi totalmente differenti da quanto ipotizzato:

  • 140 (Via XX Settembre - Batteria Nomentana)

  • 565 , circolare con capolinea in Via Palmiro Togliatti

  • 661, circolare interna della zona Colli Albani soppressa nel 2013 all'atto della realizzazione del nuovo capolinea di Arco di Travertino

  • 662 , linea circolare con capolinea in Via Cartagine istiuta nel 2013 per collegare la zona di Quarto Miglio con gli ambulatori ASL






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