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marchetti625
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Inviato il il 23/05/2013 : 01:13:27
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Avevo promesso una nuova discussione per documentare il progresso dei lavori nel tratto ferroviario ripristinato di S.Marino...
Questa settimana sono stati effettuati e messi sotto tensione i cablaggi dei dispositivi di sicurezza montati sull'elettromotrice AB03.Ho provveduto anche al montaggio degli ultimi componenti della cabina AT che adesso è nella sua configurazione definitiva.Mancano alcune lastre del rivestimento antifiamma e una efficace riverniciatura degli apparati nel colore originale TIBB ma si tratta di "robetta"...Debbo dire che tutto funziona a meraviglia e questo mi permette di occuparmi,ora,delle sabbiere in modo poi di procedere al montaggio anche degli spazzaneve e chiudere tutta la parte bassa del rotabile. Finito e provato anche l'impianto luci,possiamo pensare al tetto e al montaggio del secondo pantografo con il cassone del reostato,le pedane e la linea di alta tensione con i relativi sezionatori...

Qui sotto,infine,un immagine del "famoso" "Uomo Morto" elettricamente e meccanicamente già funzionante...In attesa di essere collegato all'impianto pneumatico

Da notare,nella foto,le rotaie "lucide"
Max RTVT |
Modificato da - marchetti625 in data 23/05/2013 01:25:45 |
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marchetti625
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Inviato il 18/06/2013 : 17:12:47
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Domenica 16 giugno a S.Marino, è stata organizzata da ATBA(Associazione TrenoBiancoAzzurro) e con il Patrocinio della Segreteria di Stato al Territorio e delle Giunte di Castello di S.Marino e BorgoMaggiore,una passeggiata sul tratto ferroviario,attualmente dismesso che inizia da Borgo Maggiore (lato funivia)e arriva dopo circa 3,5Km a S.Marino Città.
In sostanza,il tratto elicoidale della ferrovia che collegava il Titano con Rimini. La sede,che è in parte risanata e resa pedonale è suggestiva anche per la presenza di alcune gallerie, è molto panoramica,quasi tutta in curva in costante ascesa con vista alla sua sommità di un 'ampia fetta di mare romagnolo.
Considerando che si è trattato di una domenica di sole vero,il primo dopo tanta pioggia,era logico pensare ad una affluenza limitata per la concorrenza della spiaggia. Invece si sono presentate all'evento ben 600 persone!!! Pertanto un lungo serpentone scortato dalla Gendarmeria,con garbo e professionale attenzione, ha ripercorso il tracciato ferroviario tra gallerie e citazioni storiche molto ben argomentate dai Soci ATBA e da altri,qualificati interventi,che parlavano mediante apposito megafono.
Alla fine la AB 03 è stata letteralmente presa d'assalto dai partecipanti che hanno terminato la visita alla fine della galleria Montale(li la ferrovia c'è davvero)dove nella stazione inferiore è stata allestita una degustazione di vini e prodotti tipici locali, il tutto allietato dalla musica del D.J Yuma Terenzi,Socio e Vice Presidente ATBA e tra i principali organizzatori dell'evento.
Un grande plauso al vibrante discorso del Presidente ATBA,Alex Rattini Mazza e del Architetto Silvia Santi,della Segreteria di Stato al Territorio e all'Ambiente,presente anche il Segretario All'interno e ai Rapporti con le Giunte di Castello,Giancarlo Venturini e agli stessi Capitani di Castello Sig. Beccari e Sig. Nanni che lascia ben sperare per l'immediato futuro di questo piccolo tratto ferroviario ripristinato.
Massimiliano Marchetti per RomaTrenoVaporeTeam |
Modificato da - marchetti625 il 18/06/2013 21:11:53 |
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Gemini76
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Inviato il 18/06/2013 : 19:36:49
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| news interessante, se mi rimedi una o due foto la pubblico! |
************************ !!FUCK RUSSIA!! ************************ |
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marchetti625
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Inviato il 18/06/2013 : 21:10:14
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Domani ti pubblico le foto!
Max RTVT |
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Gemini76
Amministratore (Owner)
    
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36274 Messaggi |
Inviato il 18/06/2013 : 21:51:23
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| bene, bene! Anche perché la notizie dal monte Titano interessano moltissimo i lettori del sito! |
************************ !!FUCK RUSSIA!! ************************ |
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marchetti625
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Inviato il 20/06/2013 : 02:02:33
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 La foto non rende le oltre 600 persone intervenute
Qui,alcune lavorazioni,all'elettromotrice.
 Si tratta del montaggio di una valvola di commutazione dei pantografi.Con il cui allestimento, il circuito pneumatico ausiliario è completo. I tubi in polietilene sono in corso di sostituzione con quelli in rame. Cambierò la posizione del quadretto di comando alzapantografo del compressore ausiliario. Lo collocherò in basso, in manierà più discreta e comoda per il macchinista...
 Nella cabina AT,ho iniziato il montaggio dei pannelli antifiamma e sono a buon punto...Ora manca solo il montaggio del contattore del riscaldamento carrozze...
 Ora con il montaggio e la messa a punto degli apparati interni...ci siamo. Possiamo,quindi,concentrare le lavorazioni all'esterno...
Max RTVT |
Modificato da - marchetti625 il 20/06/2013 02:06:02 |
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marchetti625
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Inviato il 25/10/2013 : 00:19:53
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Recuperato dall'Associazione TrenoBiancoAzzurro(ATBA)ecco uno dei timoni in dotazione alle elettromotrici sammarinesi. Questi timoni sono del tutto identici agli altri che equipaggiavano elettromotrici e locomotori con apparati di trazione TIBB costruiti tra gli anni '20 e '30(Anzi,sicuramente il TIBB,aveva iniziato la sua produzione ad una data perfino antecedente agli anni 20...)Nel caso di elettromotrici "Cortina" od Ora-Predazzo o ATM milanesi,le uniche differenze erano nella colorazione.Alcuni timoni.infatti,erano grigi piuttosto che neri.tutti verniciati o con parti lucidate.Oppure,totalmente cromati. L'esemplare sammarinese che ho riportato al suo stato originario è costato un paziente lavoro di pulizia dello strato di spessa ruggine che si era formato dal suo abbandono nella galleria. Lavorando di lima,spazzola metallica ed abrasivi,ho rimosso la ruggine in profondità che aveva attaccato il metallo riportando il medesimo a testimonio e riuscendo,così,a rendere la superficie,perfettamente lucida. Un trasparente protettivo dato a spruzzo,ne impedirà ogni possibile ossidazione. Questo timone,potrebbe essere proprio quello della AB03....

Max RTVT |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
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Inviato il 22/11/2013 : 00:45:59
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E' arrivato il momento di un nuovo aggiornamento dei lavori....
 Questo,tanto per cominciare,è l'effetto del timone originale recuperato dai soci ATBA e che il sottoscritto ha adeguatamente restaurato.Consideriamolo una nota di "colore"
 Anche questa è un'altra nota di colore e serve a descrivere che anche la testata frontale ha aggiunto un nuovo particolare prima mancante. Il tubo grigio che ho montato è la protezione dell'asta di presa di moto del tachigrafo. Qui,ancora mancano i due candelieri sulla traversa del pancone e la presa del circuito di illuminazione carrozze a B.T. Li monterò al prossimo "giro",assieme allo spazzaneve del carrello.
 Andiamo alle cose "serie" Questo è un lato della testata anteriore lato Rimini con tutte le apparecchiature definitive. I tubetti in polietilene sono in corso di sostituzione con quelli di rame. tra le altre cose ,si riconosce il tachigrafo elettrico alimentato dal GEU sulla boccola di un carrello. Lo strumento di misura è stato collocato all'interno dell'originario Hasler(il congegno meccanico era sparito ovviamente ) Questa cosa debbo spiegarla....Solo la AB 01 era equipaggiata con doppio tachigrafo Hasler(tutto sommato ne sarebbe bastato solo uno come sulle macchine FS)Tuttavia...nelle altre macchine è sicura solo la predisposizione per un secondo tachimetro che come sull' E626 avrebbe potuto essere elettrico(sempre produzione TIBB). Quindi la AB03 ha il suo bravo tachigrafo Hasler nella cabina posteriore(lato S.Marino)meccanico e con presa di moto da albero cardanico e boccola,nell'altra è elettrico come si presume che fosse o come forse era all'atto della consegna,oppure mai montato pensando di farlo negli anni a venire che non vennero mai per la ferrovia.... Il fatto che un tachigrafo lato Rimini era indispensabile perchè c'è la discesa del 42 per mille che viene impegnata con un minimo di trazione e poi a gravità. Il macchinista deve assolutamente mantenere il massimo controllo del rotabile,nella discesa per non sovraccaricare il freno. La posizione di questi apparati è suscettibile di qualche spostamento nell'allestimento finale prima dell'intervento dei falegnami. Il piccolo quadretto con manometro è per l'azionamento del compressorino a 24 volt per il primo innalzamento pantografo. Una delle funzioni o estensioni che ho voluto aggiungere nell'allestimento della macchina. Credo che alla fine lo posizionerò in basso accanto alla pompa manuale in luogo più"discreto"
 Questo è il quadretto voltoamperometrico con le 3 spie di segnalazione.L'immagine mostra due luci accese.Indicano IR aperto e porte aperte. Il quadretto ha le stesse misure di ingombro di quello originale e la stessa filosofia costruttiva. Non avendo disponibilità degli strumenti di misura originali che erano tondi,credo questo,sia il miglior compromesso possibile. Sull'utilità delle segnalazioni luminose non ci piove e tanto per essere chiari con qualche "fulminato",ci tengo a scrivere che il tutto è stato ottenuto utilizzando l'originale schema circuitale senza nessun stravolgimento di questo ma semplicemente derivando le connessioni che andavano ad alimentare gli apparati di sicurezza...
 Le luci della sera ci vedono ancora al lavoro....Il circuito a bassa tensione è finito mentre è in corso il montaggio delle sabbiere. la prima è già su. Intanto si prosegue con le altre lavorazioni dell'arredamento interno....A breve potrei comunicare una bella notizia anche sul fronte delle altre lavorazioni che riguardano la ferrovia....Incrociamo le dita!
Max RTVT |
Modificato da - marchetti625 il 22/11/2013 00:55:28 |
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marcoc92
Amministratore(Capo Reparto Movimento)
  
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Inviato il 22/11/2013 : 23:08:26
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Devo trovare il modo di mettere il tasto "mi piace" anche qui sul forum 
Quel quadretto è ottimo, in perfetto stile TIBB. |
Marco |
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apptras
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2728 Messaggi |
Inviato il 23/11/2013 : 00:54:25
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O il Max potrebbe raccontare le sue storie anche su effebì
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https://www.tramroma.eu (sito completamente rinnovato) |
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marchetti625
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Inviato il 23/11/2013 : 02:59:45
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"illustre" la mia presenza su Fb è del tutto circoscritta alla RSM...Sul mio profilo non ho scritto nulla...Ancora qualche tempo e uscirò definitivamente ... Non mi piace come sistema di comunicazione(ovviamente parlo per me) Mi ci sono iscritto per meglio comunicare con quanti volevano sapere informazioni su questo recupero funzionale. La cosa è servita perchè volevo raggiungere "quelle persone"che non sono frequentatori di Forum ferroviari pur essenso interessati alla ferrovia sammarinese e alle sue vicende.
Invece manterrò la collaborazione sia col gruppo di Elisabetta Piccioni e sia con ATBA,scrivendo una sorta di articoli o contributi che verranno pubblicati di tanto in tanto
Salutoni anche all'"ING" 
Max RTVT |
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marchetti625
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Inviato il 23/11/2013 : 15:46:00
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Ho dimenticato di descrivere la funzione del piccolo manometro. Serve ad indicare la pressione nel serbatoio dei servizi ausiliari. In origine non c'era alcuna indicazione di questo. Il manometro ad unica lancetta che si vede in primo piano,tornerà ad indicare la pressione nei cilindri del freno. Adesso,costui,indica la pressione nel serbatoio dei servizi ausiliari..... beh,effettivamente i macchinisti dell'epoca avevano indicazioni un poco "spartane"
Max RTVT
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Modificato da - marchetti625 il 23/11/2013 15:47:19 |
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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore
   
Lazio
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Inviato il 30/11/2013 : 17:23:48
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Questo apparato,credo che lo conoscete bene(Omar escluso daj scherzo!) E' l'interruttore rapido TIBB mod "J C5".Ri-presento questa foto perchè questo tipo di interruttore extrarapido ha subito dagli anni '20 in poi una sua,interessante evoluzione che la dice lunga su quanto sia complessa una ricostruzione"filologica",di un qualunque rotabile ferroviario o tranviario,laddove non tanto il veicolo(Cassa e carrelli)ma anche i suoi apparati principali,avrebbero da raccontare una loro "storia" e meriterebbero per questo,"valorizzazione espositiva" che ,spesso,manca!!!
Questo apparato è stato ricostruito a Roma utilizzando quanto rimasto di quello originale,ritrovato,all'interno della AB 03,dopo la sua estrazione dal Montale. Avevamo solo il cavalletto,le due protezioni metalliche dei contatti ausiliari,il motore penumatico di inserimento ed apertura di scatto,la bobina di scatto a 24 volt con parte del suo leveraggio. Di apparecchiature elettriche era presente: La bobina di massima corrente (o relè),frammenti dell'asta di legno che fungeva da leveraggio di scatto, 4 resistori zavorra per dissipare le correnti di sovratensione. Dei dispositivi meccanici di comando: l'albero principale con gli eccentrici,una molla a spirale e...niente altro!

 Qui sopra due fasi della bonifica e ricostruzione di quanto rimasto...
Confesso che dovendo decidere la sua ricostruzione,o meglio cosa "mettere"nella cabina AT della 03 come IR,la cosa mi fece perdere qualche "ora di sonno" la notte!
Infatti l'IR è un apparato fondamentale dal quale dipende la sicurezza della macchina e nella prospettiva di una pieno grado di isolamento dei motori,cosa che ne avrebbe permesso l'alimentazione a 2700 volt,mi obbligava ad adottare un dispositivo che fosse assolutamente "efficiente e sicuro",quanto a risposta di intervento in caso di necessità.
Noi avevamo "meno di un rottame"! Inoltre, sentito il parere di tecnici di altre "amministrazioni ferroviarie" che questi "baracchini" ben avevano sperimentato sui loro rotabili,per anni ed anni,era evidente che almeno sotto i 3000 volt,questi IR,non sempre avevano "brillato" per rapidità di apertura con conseguenze,più o meno gravi.... Fui tentato di far installare un moderno IR(Come,poi,ho consigliato di fare-consiglio accettato!-per la protezione della linea di contatto all'uscita del ponte raddrizzatore)Poi,però andai a vedere gli IR che erano stati utilizzati per il materiale della Roma Nord ma anche della Genova Casella sulle ex Ora

La mia perplessità nasceva dal fatto che sulle sammarino,lo scatto del dispositivo era comandato dal relè di massima .
Quando scattava la bobina questa agisce su di un leveraggio che svincola un dispositivo meccanico di blocco(a linguetta e innesto a canocchiale)Aperto questo meccanismo,una sorta di cremagliera permette la rotazione dell'albero principale su cui sono collegati i contatti ausiliari e il contatto principale.
Tutto bene,peccato però che il movimento di apertura sia affidato all'azione di 3 molle! Una molla a spirale agisce sull'albero principale coadiuvandolo nella rotazione.
Due molle alquanto vigorose sono nel motore dell'apparecchio collegate in parallelo ad una staffa che spinge sull'innesto a canocchiale. La tensione delle molle era ovviamente,graduabile....Però,sempre di molle si trattava e bastava poco per ridurre la velocità di scatto di questa "autentica trappola per topi "! L'IR, aveva bisogno di pulizia e lubrificazione costante. Poi c'era l'usura della "linguetta di innesto" e il possibile "snervamento"delle molle.
Questo apparato,aveva il pregio di funzionare anche senza aria compressa(che serviva per azionare il cilindro di inserimento)Si poteva chiudere a mano girando un apposita leva!
Alla fine decisi per un compromesso: I resti dell'apparecchiatura originale ma nella versione più moderna e sicura,quella che permetteva l'apertura mediante un secondo cilindro pneumatico mantenendo in funzione almeno una delle 3 molle.
Il telaio è stato,così modificato esattamente come nel modello TIBB successivo(di fatto era già predisposto) e allestito con un anno di differenza per quelle ferrovie alimentate realmente a 3000 volt.
Sulla AB 03 benchè la tensione sia di soli 480 volt gli amperè assorbiti dai 4 motori,attualmente,funzionanti in parallelo,hanno picchi istantanei,in fase di spunto anche di 230 amperè per poi scendere in pochi secondi,superata quella fase,intorno al centinaio.... Insomma, la corrente assorbita corrisponde a quella originaria sotto i 2700( gli ampere dell'elettromotrice avevano il fondo scala a 300 amperè...) Nell'allestimento finale cambia poco! lo stesso motore è montato sopra l'albero di comando e la bobina di scatto a 24 volt(sempre la stessa risanata)aziona lateralmente il leveraggio corrispondente.Per posizionarla ho costruito un 'apposita staffa(funzionamento ineccepibile)

Interessante che questo IR,abbia conosciuto nell'arco di circa un ventennio(forse anche meno)diversi allestimenti. Sulla ex Ora,per esempio è ..."dimezzato" con solo un contatto ausiliario. Stessa cosa (mi sembra di ricordare)per le elettromotrici della "vigezzina"....Il TIBB perfezionava sempre i propri apparati anche nei particolari,un pò a causa delle esigenze dei suoi committenti e un pò per le innovazione aziendale. Altra caratteristica di questi apparati era che fossero totalmente smontabili. Perfino la carcassa è smontabile meglio di un mobile "svedese"
Per adesso l'IR ha dato ottima prova di se(lo abbiamo fatto scattare qualche volta per prova)Tra breve inizierò le prove di scatto con gli apparati di sicurezza inseriti....Ma sono molto contento,alla fine,di averlo recuperato! E' bello vederlo funzionare e ho intenzione di valorizzarlo ulteriormente montando anche alcuni accessori che abbiamo ritrovato(per esempio gli isolatori di introduzione delle cannette pneumatiche)
Ho voluto riprendere questo discorso,con foto che ,forse erano già state pubblicate,perchè ritengo che un rotabile ferroviario,conservi una valenza culturale(Storicità) che è estesa a TUTTI i suoi apparati,i quali prescindono da esso e hanno avuto,pertanto,una loro evoluzione storica che dovrebbe essere valorizzata ed indagata a se stante!
Ritengo che giudicare la riuscita o meno di un restauro focalizzandola solo sul rotabile oggetto del medesimo,sia un ,concetto(mi si perdoni) molto "rozzo e riduttivo" se proprio la vogliamo mettere sotto il profilo culturale e filologico...
Già considerare SOLO,l'aspetto tecnologico di un rotabile e' RIDUTTIVO,quando questo per il suo utilizzo,forma e spazio interno,condiviso con i suoi utilizzatori e frequentatori HA di per se un forte caratteristica UMANA e SOCIALE.
Agli amici sammarinesi che l'elettromotrice AB 03 abbia o meno apparati TIBB o di altro costruttore,interessa poco. E'il treno in quanto tale ad avere significato profondo perchè legato alla memoria collettiva di una Nazione con eventi a un tempo positivi e tragici(che ben ho potuto constatare)Per tutto il resto dovrebbe esserci il Museo,dove il singolo apparato andrebbe mostrato smontato e anche funzionante nella sua evoluzione tecnologica.....Insomma è un altro concetto rispetto a quanto ho letto da "altre parti"
Max RTVT
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Modificato da - marchetti625 il 06/12/2013 22:51:13 |
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marchetti625
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Inviato il 06/12/2013 : 23:54:55
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Ecco la AB 03 in galleria,al coperto per i mesi invernali....Un successone il "Caffè ferroviario",al quale ho partecipato come relatore assieme a Marino Francioni(già presidente di ATBA)al Prof.Davide Bagnaresi e al Dott. Antonio Morri. A fare gli "onori di casa" l'attuale Presidente di ATBA Alex Rattini Mazza e...Yuma. Tra le altre cose,un bellissimo nuovo video con alcune foto inedite della ferrovia che provengono da collezioni private....Video dell'incontro su Youtube e televisione di Stato Sammarinese....
In questo periodo sono impegnato anche nella redazione del Manuale di condotta della AB 03 che per il testo è già finito e il Manuale Manutentivo....Questo è proprio un "librone",perchè oltre alla descrizione di ogni singolo apparato,comprende la guida per il suo smontaggio e per tutte le operazioni manutentive che lo riguardano con ampio corredo di foto e schemi....Un "lavoretto"impegnativo forse ma indispensabile per un uso corretto del rotabile....In ragione di questo,effettivamente sono stato a riflettere che questi apparati TIBB,avevano alcune caratteristiche tali,da renderli "singolari" anche agli occhi di oggi....Certamente erano semplici e molto robusti e poi erano in grado di funzionare anche senza aria compressa ma la cosa che più mi colpisce è il fatto che fossero totalmente smontabili! Insomma tutto l'equipaggiamento di trazione,poteva essere contenuto dentro due casse e neppure tanto grandi...:anzi! Perfino i banchi di comando si smontavano del tutto,riducendosi a poca cosa... Ci credo che la Carminati consegnava i rotabili "belli vuoti"ma già "accessoriati di tutto punto"...I pezzi entravano sciolti da porte e botole per poi essere montati sul posto....:cioè già dentro il rotabile! "Furbi",i nostri nonni!
Max RTVT |
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marchetti625
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Inviato il 13/12/2013 : 12:37:53
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Ormai in piena Guerra Mondiale e a due anni dalla cessazione del servizio,appare un articolo di giornale nell'inverno 41-42,particolarmente velenoso nei confronti della ferrovia sammarinese.
Sostanzialmente l'articolo denuncia il disservizio che si era venuto a manifestare nell'inverno di quell'anno,certamente a causa della neve ma anche del materiale di trazione,poco rispondente,secondo l'articolista,alle caratteristiche climatiche di quei luoghi.
Diciamo che ci andò giù duro! Intanto se la prese con il fatto che la ferrovia era stata costruita con intrinseche,alcune criticità(e questo era in parte vero:non tutti i movimenti franosi e presumibilmente alcune copiose infiltrazioni di acqua ,erano state domate. Si pensi al fabbricato viaggiatori di Domagnano che si inclinò,al ponte di Valdragone,alla stessa galleria S.Maria)
Ma poi se la prende "pesantemente"col materiale rotabile,"insufficente nella quantità" (anche su questo ci poteva essere una ragione:un locomotore o almeno un elettromotrice in più non avrebbe guastato,specie in estate e considerando i turni manutentivi)Però rasenta il ridicolo quando al pari di certi "manipolatori della carta stampata odierni"(che forse più che della cronaca sono interessati a lanciare messaggi politici suggeriti da altri),afferma che le elettromotrici non sono adatte alle linee di montagna perchè hanno motori bassi(Sic!) e di tipo "aperto"causando infiltrazione di neve.
Infine, rincara la dose,affermando che certamente si tratta di materiale "obsoleto"o costruito sfruttando fondi di magazzino di vecchi clienti.....Ma al di là della polemica politica(" la SVEFT si impingua le tasche omettendo la manutenzione ai mezzi che vengono utilizzati incessantemente e con i quali si sottraggono viveri ai sammarinesi". I messaggi qui erano 2 e ben chiari!)
Era vero che l'equipaggiamento di trazione prodotto dal TIBB,fosse "obsoleto,un fondo di magazzino",costruito per altre applicazioni?
Ma quali erano erano state le applicazioni che il TIBB realizzò nel 1932 per altre ferrovie concesse secondarie?
A questa sera! 
Max RTVT |
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emipaco
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Inviato il 13/12/2013 : 13:02:23
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| max, mi sbaglio o la TIBB realizzò le vetture della rm-civita-vt proprio nel 1932? |
colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch) |
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