Approfondimenti


Gli apparati centrali di stazione


Apparati Centrali Computerizzati (ACC)


Il nuovo ACC di Padova che ha sostituito le 3 pre-esistenti cabine ACE/ACEI

Attenzione: La denominazione di ACC è stata ufficializzata con apposita Disposizione di RFI 18/2006. Dal 1° Aprile 2006 in tutti i testi normativi i termini "ACS" e "Apparato Centrale Statico" sono stati sostituiti con i termini "ACC" e "Apparato Centrale Computerizzato"

L'ACC è il nuovo sistema di controllo e gestione di tutti gli enti di stazione che permettono la circolazione con i massimi requisiti di sicurezza dei convogli ferroviari all'interno di una stazione;esso rappresenta,al momento, uno dei sistemi al massimo livello tecnologico nel settore del segnalamento ferroviario. Grazie a questo sistema,tutti gli enti di stazione che gestiscono la circolazione ferroviaria sono sottoposti al controllo di un elaboratore a logica programmata che gestisce il movimento dei convogli prelevando orari ed informazioni da una determinata memoria (tale orario è dinamico e può essere aggiornato in tempo reale, definito anche come M53 dinamico).  L'ACC è costituito da un TMR (Triple Modular Redundancy), formato da tre Unità di Elaborazione (UE), che gestisce tutte le operazioni logiche, in cui viene inserita la configurazione dell'impianto, e da posti periferici (PP) dove sono allocate le apparecchiature statiche che si occupano della manovra, del controllo e della diagnostica degli enti. Gli impianti del sistema sono composti da una Unità di Elaborazione delle Logiche di movimento (UEL), che gestisce le logiche di "movimento treni" in stazione con requisiti di sicurezza, da una Unità Interfaccia Operatore (UIO), dotata di video terminali e da una Funzione di Supporto (UFS), che gestisce la supervisione dei movimenti treni, la diagnostica, la manutenzione e le funzioni di servizio. 

La tecnologia degli ACC sviluppata dalle varie ditte del settore per l'interfaccia operatore (UIO o HMI), varia leggermente da azienda ad azienda

Le principali caratteristiche tecniche degli ACC sono le seguenti:

Vantaggi tecnico-operativi dell'ACC:

Tale tipo di apparato è abilitato ad operare sia in totale autonomia (delegando all'operatore addetto la sola funzione di controllo e supervisione), sia in modo semi automatico (in cui l'operatore da il consenso definitivo dopo che l'apparato ha già predisposto l'itinerario di instradamento) ed infine in modalità totalmente manuale (quando l'itinerario ed i comandi sono completamente gestiti dall'operatore). In modalità automatica, l'apparato provvede automaticamente a manovrare tutti gli enti di stazione da circa 1,5 minuti prima dell'orario previsto per la partenza\arrivo del treno e solo quando tutte le condizioni di sicurezza sono soddisfatte, viene aperto il segnale e abilitato l'itinerario. La condizione normale di esercizio è attualmente la modalità semi-automatica.

Veduta dell'ACC di Roma Termini, che con i suoi oltre 600 enti di piazzale controllati è uno dei più grandi d'Europa. Nella parte sinistra del QL è presente la situazione della circolazione nel nodo di Roma

L'impianto è dotato di una postazione operatore così composta:


Il Terminale Operatore (TO) :

Il  TO è composto da un video di interfaccia e da un mouse. In alcuni impianti può essere presente anche una tastiera di tipo Personal Computer.

 a) Video di interfaccia del TO

Il Video del Terninale Operatore (Video/TO) comprende le  seguenti aree:

 b) Mouse de1 TO

Il  mouse permette la selezione dei comandi attraverso il puntamento specifico sulle disponibilità del video TO. Con esso, data la possibilità di impartire i comandi con particolare celerità, possono eseguirsi in via normale le operazioni di gestione dell'apparato. In determinati impianti i comandi definiti di tipo "pesante" possono essere impartiti da TO e confermati da TF.

c) Tastiera di tipo Personal Computer

Di norma non utilizzata per l'effettuazione dei comandi ma riservata al personale della manutenzione

La Tastiera Funzionale (TF):

La Tastiera Funzionale (TF) è una tastiera dedicata avente caratteristiche di sicurezza.

Tramite la TF è altrettanto possibile eseguire i comandi di apparato. Sono, di norma, disponibili i comandi per:

  1. gli itinerari
  2. gli istradamenti,
  3. i percorsi di carrello
  4. i segnali fissi da treno
  5. la manovra di emergenza e individuale dei deviatoi e  PL (compresa la disalimentazione)
  6. le funzioni di soccorso
  7. la liberazione delle chiavi per lo sbloccamento dei deviatoi con manovra a mano
  8. l'autorizzazione per la manovra a mano dei deviatoi con manovra elettrica
  9. l'esclusione degli enti
  10. i regimi di esercizio
  11. gli enti di linea
  12. il posto a terra (Tracciato Permanente di Manovra)
  13. le zone TE (previsto solo se non sono realizzate le chiavi di zona)
  14. la liberazione artificiale del blocco conta-assi

Il QL a video

Il QL a video (QLv), esistente per ogni postazione da DM, riproduce schematicamente il piazzale (segnali, deviatoi, scarpe fermacarri, circuiti di binario, ecc.} e fornisce il controllo dello stato degli enti raffigurati. Il QLv permette al DM anche di rendersi conto, mediante apposite indicazioni, delle varie operazioni dell'apparato per la costituzione e la distruzione degli itinerari e degli istradamenti e dello stato dei comandi o interventi di soccorso in atto

I comandi impartiti vengono effettuati attraverso la realizzazione di processi operativi definiti secondo appropriate e specifiche funzioni di logica d'apparato. I comandi vengono impartiti dal DM tramite il TO o la TF; i telecomandi pervengono all'apparato tramite interfaccia con l'impianto di telecomando. Tutti i  comandi le cui caratteristiche non necessitano di specifiche cautele, in quanto la sicurezza è comunque garantita daIl'apparato, manifestabile e verificabile, nel caso di itinerari e istradamenti, tramite la disposizione a via libera dei segnali, possono essere effettuati da TO od anche da TF. I comandi di soccorso e di emergenza  le cui caratteristiche non rientrano in quelle suddette, devono  essere effettuati tramite la TF. In alternativa, negli impianti dove è  previsto, può essere utilizzata la TO per impostare la sequenza operativa del comando e la TF per l'invio del comando stesso. Le funzioni attraverso le quali si realizzano gli interventi di soccorso sono, in parte, quelle indicate al punto l.2.05 delle IEAC (Tb Dev, Tc Dev, ecc.) ed, in parte di nuova concezione. Le funzioni  di nuova concezione consentono di scartare in modo mirato (Tx), la verifica di condizioni di un determinato ente realizzando:

In tal modo vengono limitate al solo ente interessato dal guasto le incombenze a carico del DM semplificando al gestione dell'anomalia.

L'attivazione di una funzione di soccorso Tx richiede, oltre alle specifiche digitazioni, che sia in atto un relativo comando di itinerario o istradamento, pervenuto nella fase in cui si attua la verifica della condizione mancante da scartare e che I'ente interessato sia effettivamente riconosciuto dall'apparato sprovvisto della condizione richiesta  richiesta. Le funzioni di soccorso Tx, relative ai deviatoi, ai cdb e ai segnali, oltre che all'ente sono associate al punto origine (PO) dell'itinerario o dell'istradamento formato; in tal modo esse sono occupabili con l'occupazione o la distruzione manuale del movimento a cui sono riferite. Al persistere della stessa anormalità, quindi, la funzione di soccorso deve essere ripetuta per ogni movimento che interessa l'ente in anormalità. Le condizioni, analoghe a quelle per l'attivazione del Tx, sono valide anche per la funzione di soccorso Tcl. Gli interventi di soccorso attivati sono opportunamente rappresentati sul  QLv. Una particolare funzione Tx è quella sul punto iniziale di itinerario che consente di escludere globalmente la condzione degli elettromagneti di intallonabilità e la codificazione dei cdb ove esistente. La funzione viene inoltre utilizzata nel caso in cui pur essendo presenti tutte le condizioni non si ottiene la manovra del segnale, allo scopo di attivare il segnale di avanzamento o avvio. Le funzioni di soccorso non sono subordinate all'azionamento di alcun dispositivo di piombatura; le attivazioni di tali funzioni vengono comunque opportunamente registrate su apposito supporto informatico. La funzione Tx può essere utilizzata  per il superamento delle condizioni mancanti di enti nello stato di escluso e di escIuso/stabilizzato secondo specifiche norme  e con l'eccezione dei deviatoi di percorso, dei segnali di PO e dei segnali bassi di percorso (questi ultimi anche se incontrati  in senso inverso). Nel caso di ChSISt del segnale di PO può essere attivato il TxPO. Gli enti per i quali è possibile attivare la funzione di soccorso mirato Tx sono:

Il nuovo ACC della stazione di Aversa (NA): i comandi per la formazione degli itinerari vengono impartiti mediante la pulsantiera in primo piano. in primo piano.

FUNZIONAMENTO DELL'APPARATO IN ESERCIZIO NORMALE

I comandi di itinerario e di istradamento si attuano se, oltre alle necessarie condizioni richieste per la loro formazione, non sono in atto esclusioni di enti interessanti i movimenti stessi. Il bloccamento del PO, con cui si determina l'esito finale del comando, è condizione sempre realizzabile con ACC efficente, anche in caso di presenza di anormalità, in quanto le condizioni mancanti degli enti interessati sono tutte scartabili da quelle richieste per la realizzazione del comando, attraverso le specifiche manipolazioni relative agli interventi di soccorso. L'itinerario selezionato, da TO, e non ancora comandato viene visualizzato sul QLv con un tratto di colore giallo. Una volta comandato, sia da TO che da  TF e registrato può assumere la colorazione verde e, quando bloccato passa alla colorazione bianca che per i cdb correttamente codificati diventa blu. Un istradamento selezionato da TO, viene anch'esso visualizzato sul QLv con un tratto di colore giallo. Una  volta comandato, sia da TE che da TO, e registrato/bloccato assume la colorazione bianca. Nel caso l'itinerario non possa essere formato per impedimenti o guasti ad uno o più enti l'itinerario sul QLv resta di colore verde e contemporaneamente vengono mostrati gli enti interessati dall'anomalia al fine di permettere l'intervento mirato dell'operatore. Nell'apparato di Roma Termini esiste inoltre il Sistema Elaborazione Dati Circolazione (SED-C) che,interfacciandosi anche con l'M53 permette la formazione automatica degli itinerari di partenza ed arrivo previa conferma da parte dell'operatore. Attualmente gli ACC sono operativi in alcuni grandi impianti quali Roma Termini, Roma Ostiense,Mantova e Aversa;in circa 40 impianti medio-piccoli. Il sistema ACC, in una versione leggermente diversa per tener conto delle particolarità del sistema, è stato attivato nel dicembre 2005 in 18 punti presenti sulla linea AV/AC Roma Napoli


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