Una piacevole novità targata "Made in italy" approda lungo le
fascinose sponde del Nilo, custodi di una storia grandiosa
e millenaria.
E' stato siglato lo scorso 12 luglio al Cairo alla presenza del
ministro egiziano Esam Sharaf, il protocollo di intesa che
regolerà la nascita di SeaTrain Egypt, neocostituita società che
gestirà un servizio ferroviario turistico dal porto di
Alessandria ai principali siti archeologici, nata dalla join
venture tra l'italiana SeaTrain srl, il Kandmar Group,
importante operatore locale di turismo e shipping e l'ENRJet, l'Egyptian
National Railway.
L'intesa, firmata dal presidente della SeaTrain, Ignazio
Porcari, il presidente del Kandmar, Hatim el Kady, alla presenza
del ministro egiziano dei Trasporti, Esam Sharaf, prevede un
investimento di 70 milioni di sterline egiziane, pari a circa un
milione di euro. Il "Nilo Express" come è stato ribattezzato il
servizio che partirà presumibilmente a novembre del 2006,
offrirà lungo le tratte Alessandria - il Cairo - Giza e Hassuan
- Luxor le stesse caratteristiche, gli standard qualitativi e i
criteri operativi del "Roma Express", il treno turistico di
lusso che trasporta i croceristi dal porto di Civitavecchia a
Roma.
"Oggi esportiamo all'estero questo prodotto - ha dichiarato
l'avvocato Ignazio Porcari nel corso della presentazione del
protocollo - dando una risposta a quanto auspicato dai ministri
Lunardi e Moratti nel corso della terza conferenza annuale
internazionale EuroMediterraneo. Presentiamo un servizio
innovativo e affascinante, un nuovo vincente modo di
fare turismo, attraverso uno strumento importante per
l'integrazione, la collaborazione e lo sviluppo economico dei
paesi dell'area MedioOrientale ed Europei che affacciano sul
Mediterraneo. Una forte risposta necessaria per respingere la
minaccia del fondamentalismo e del terrorismo".
Commenti favorevoli sono giunti dal ministro alle Attività
Produttive, Adolfo d'Urso, che ha lodato l'iniziativa
nell'ottica di una possibile futura liberalizzazione del sistema
ferroviario egiziano. "Un viaggio fantastico dall'Italia alle
Piramidi - ha aggiunto il ministro d'Urso - un modello da
seguire per conquistare nuovi mercati nel bacino del
"Mediterraneo".