Il Mondo dei Treni
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Incidente a Roma Tiburtina
Drammatico investimento dell'EN287 "Capri" Monaco - Napoli
di G. Giglio
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Questo l'apocalittico scenario che alle 8.15 del 14/05/2003 si è presentato ai primi soccorritori giunti sul luogo della disgrazia.
Il locomotore dell'EuroNight 827 partito ieri sera da Monaco di Baviera piegato su di un fianco, una vettura letto dello stesso treno schizzata di traverso invadendo l'adiacente linea merci, 6 carrozze dell'Espresso 835 Agrigento - Milano ribaltate e in precario equilibrio. E il silenzio e l'acre odore di polvere e lamiere piegate.
Al sopraggiungere immediato nella notizia della collisione si è subito mobilitata la macchina dei soccorsi con il tempestivo l'intervento di 12 squadre dei vigili del fuoco, di numerose unità del 118 e delle forze dell'ordine per il coordinamento degli interventi e l'avvio delle prime indagini giudiziarie. Sul luogo del
disastro si sono subito recate anche le dirigenze di Trenitalia (proprietaria dei convogli) e RFI (titolare della infrastruttura) per le prime verifiche di responsabilità, e lo stesso prefetto di Roma Emilio del Mese.
La prime ipotesi valutate dagli inquirenti sulla sciagura sono state in merito ad un mancato rispetto di un segnale o il cedimento della struttura ferroviaria con il deragliamento della motrice dell'EN287 al passaggio di uno scambio. Più attente analisi dello status quo dei due convogli, della dinamica e in serata la confessione degli stessi macchinisti, hanno fatto escludere il cedimento della struttura, confermando l'ipotesi dell'errore umano e il mancato rispetto di un segnale a via impedita. I due macchinisti sono ora denunciati presso l'autorità giudiziaria con l'accusa di "Reato di disastro Ferroviario colposo"
Poteva essere una tragedia di più grandi dimensioni, ma lo scarso affollamento dei due convogli, la bassa velocità dell'Exp 827 in uscita dalla stazione di Roma Tiburtina e altre fortuite coincidenze ha fatto in modo che il bilancio si limitasse a soli 29 feriti che hanno necessitato di un intervento medico, di cui solo 4 hanno
richiesto il ricovero ospedaliero. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha provveduto ad una immediata messa in sicurezza dei veicoli e delle strutture in situazione di pericolo, provvedendo anche ad un veloce sfollamento dei passeggeri rimasti incolumi. Sui due treni viaggiavano in totale circa 1100 persone.
I treni coinvolti sono l'EN287 "Capri" Monaco - Napoli e l'EXP834 "Freccia del Sud" Agrigento - Milano. Quest'ultimo era appena ripartito dalla stazione di Roma Tiburtina e stava attraversando a bassa velocità l'ultimo fascio di scambi per immettersi sulla linea Direttissima per Firenze. Il convoglio era composto da carrozze cuccette e carrozze con posti a sedere. In testa la motrice E402b-135. In direzione opposta, sopraggiungeva ad una velocità moderata l'EN287 composto da due carrozze letti, alcune carrozze cuccette e carrozze con posti a sedere. Ma questo treno avrebbe dovuto attendere, alcune centinaia di metri prima, l'apertura del segnale per poter impegnare lo stesso gruppo di scambi dove, in quel fortuito momento stava passanto l'EXP834. Così non è stato, la distrazione dei due macchinisti ha fatto in modo che il treno proseguisse la sua corsa, oltrepassasse il segnale disposto a via impedita, rendendo unica via di scampo per una tragedia di una portata ben maggiore, l'utilizzo della frenatura rapida nel momento stesso in cui ci si è resi conto dell'imminente impatto. E così è accaduto, la robusta frenata di un convoglio di 12/13 vetture, la presenza di uno scambio lungo lo spazio di frenata e il conseguente salto della motrice titolare E656-063 dell'EN287 ha impedito che il treno piombasse come un missile sulle vetture di coda dell'inerme espresso. La motrice ha fatto perno su stessa nel momento della collisione deragliando rovinosamente, provocando il ribaltamento di ben sei vetture del treno investito e lo schiacciamento e sviamento laterale della prima vettura del treno investitore.
La collisione ha di fatto tagliato in due per alcune ore l'Italia, creando ritardi e disagi per tutta la giornata con ripercussioni anche sui servizi locali. Le vetture ribaltate e sviate hanno infatti invaso la sede anche delle limitrofe linea Locale e linea Merci, riaperta quest'ultima solo in serata dopo il necessario intervento durato alcune ore per il
ripristino dell'infrastruttura.
Per tutta la giornata i servizi Metropolitani della linea FR1 sono stati limitati tra Roma Tuscolana e Fiumicino Aeroporto, per permettere ai treni in lunga percorrenza di impegnare la linea Locale ed immettersi successivamente sulla Direttissima.
Ritardi e disservizi sono stati previsti anche nei giorni successivi all'incidente.
Nota curiosa è stata la completa paralisi del traffico stradale lungo le vie adiacenti alla zona del disastro. Paralisi causata dalle folle di curiosi in transito o accorsi in zona che si fermavano per osservare. Situazione che ha creato disagi anche agli stessi soccorsi e che ha reso necessario l'intervento della polizia Municipale per tutta la mattinata.