News
Bentornato Filobus: Fidene - Termini a zero
emissioni
A cura di Omar Cugini&Teodoro Beccia
![]() |
La vettura 8525 è
in sosta al capolinea di Termini in attesa di ripartire per L.go Labia
la mattina del 23/03/2005, prima giornata di esercizio nuova linea filoviaria
90 Express che segna il ritorno a Roma del
filobus dopo 33 anni di assenza. |
Roma, 23 marzo 2005 - Dopo 33 anni di assenza, il filobus torna
a Roma, che lo riscopre in una nuova veste in sintonia con le esigenze di tutela
del patrimonio storico,a rtistico e ambientale della città. Debuttano,
infatti, oggi i nuovi filobus bimodali, realizzati appositamente per il ritorno
nella città di Roma con la linea filoviaria 90
Express (L.go Labia - Termini). Le nuove vetture,
lunghe 18 metri con pianale ribassato ed una capienza di 139 passeggeri di cui
45 seduti con una postazione riservata agli invalidi, prodotte dalla società
ungherese Ganz Transelektro con la polacca Solaris, viaggiano da L.go Labia
fino a Porta Pia alimentate con il tradizionale bifilare, poi, sganciate automaticamente
le aste di presa corrente, proseguono fino a Termini e ritorno, ma anche nel
tratto dal deposito di Montesacro all'inserimento in linea, in marcia autonoma
alimentata da accumulatori di tipo al nichel-metalli idruri con capacità
specifica pari a 38 Kw. Gli accumulatori, oltre che in deposito vengono ricaricati
continuamente durante il viaggio attraverso il bifilare di alimentazione (ad
una tensione di 750 V CC). L'impatto maggiore dell'introduzione
del filobus è quello dell'abbattimento dell'inquinamento acustico con
la riduzione del 90% dei rumori causati e di quello ambientale.Ogni anno, infatti,
la sostituzione dei jumbo-bus tradizionali con i trenta filobus ad emissioni
zero, consentirà di ridurre di 1434 tonnellate di anidride carbonica
(CO2),di 23 tonnellate le emissioni di
ossidi di azoto (Nox), di 11 tonnellate quelle di monossido di carbonio (Co),
e di 4 tonnellate di particolati e composti organici volatili (1,7 delle quali
di Pm10). Il deposito del 90 Express si trova in
Via di Montesacro ed è lo stesso che dagli anni '40 agli anni '60 ospitava
le vetture che facevano servizio lungo le linee 36,37,60 e 62. Il nuovo deposito,
situato in una zona di pregio, tra il vecchio quartiere denominato "Citta
Giardino" e l'Aniene. è in grado di ospitare quaranta vetture da
18 metri. Qui, i nuovi filobus vengono sottoposti ai diversi cicli di manutenzione,
alla pulizia e alla ricarica delle batterie. La caratteristica principale del
nuovo impianto è la silenziosità ed il rispetto dell'ambiente:
i rumori esterni restano ampiamente al di sotto dei 55-65 decibel stabiliti
dalla legge per il giorno ed ai ai 50-60 db per la notte
Nella foto un momento
della conferenza stampa tenuta all'interno della nuova rimessa filoviaria
di Montesacro. In primo piano il sindaco di Roma Walter Veltroni |
![]() |
E' un ritorno al passato, ma con le novità delle nuove tecnologie, ha sottolineato il sindaco Walter Veltroni, che nel pomeriggio è salito sulla corsa inaugurale dalla stazione Termini, fino al nuovo deposito dei mezzi nel quartiere di Montesacro, dopo aver percorso la via Nomentana, vera e proprio prima nuova filovia di Roma. La stagione dei filobus si chiuse a Roma il 2 luglio del 1972. L'ultima corsa della linea 47 (Lungotevere Marzio - S. Maria della Pietà) partì a mezzanotte dal lungotevere Marzio. Alla guida c'era Fioravante Roberti. Il sindaco oggi avrebbe voluto averlo presente all'inaugurazione. Ma il vecchio autista è deceduto lo scorso anno. C'era però un anziano meccanico di filobus, Giovanni Gasbarra, di 83 anni, che è rimasto ammirato dalla bellezza dei nuovi mezzi. La vita dei filobus cominciò nella capitale 68 anni fa, le prime due linee sono del 1937. Poi la rete si allargò fino a raggiungere il massimo di espansione nel 1953, con 153 chilometri e 419 vetture. Seguì un lento declino fino alla scomparsa nel 1972, anche per la scarsa duttilità del mezzo a destreggiarsi nel traffico. ''Fu il paradosso, in piena crisi energetica - ha osservato Veltroni - di scegliere di eliminare tutti quei mezzi che non fossero alimentati a benzina. Siamo impegnati nel potenziamento del trasporto pubblico specie quello ecologico: più bus elettrici, tram, ammodernamento della metro. E' uno sforzo gigantesco che facciamo solo con le nostre forze''. E il programma per far avanzare il trasporto pubblico elettrico proseguirà."La trasformazione della linea 90 Express in filobus - ha osservato l'Assessore capitolino alla mobilità Mauro Calamante - è solo il primo passo di un programma che interesserà altre linee express a cominciare dalla 30 e dalla 60, le prossime ad essere riconvertite. Domani, ha aggiunto ancora l'assessore Mauro Calamante, sarà ' firmato un accordo di programma tra Comune e ministero dei trasporti per rendere possibile il ritorno del tram in via Cavour, prolungando le linee 5 e 14 fino alla stazione Termini. Non solo. L'Atac ha proposto di prolungare il percorso del tram 8 fino alla stazione Termini, attraverso via Nazionale, con un tram alimentato senza linea aerea, attraverso un binario a terra" Per il presidente di ATAC Fulvio Vento "Portare i filobus nel Centro di Roma senza allestire la linea aerea è stata una sfida che ATAC ha accolto volentieri e - credo - abbia ricevuto la piena soddisfazione di tutti. E mi auguro che sia anche di buon auspicio per quanto rigaurda il futuro del tram 8.La discussione sul prolungamento della linea a Termini lungo il percorso di Via Nazionale è entrata in una nuova fase, con la proposta, ora al vaglio delle autorità comunali, fatta da ATAC: quella di optare per la soluzione scelta dal Comune di Bordeaux, ovvero di un tram senza linea aerea, alimentata da un terzo binario di terra"
Per gestire il nuovo servizio filoviario sulle strade di Roma, Trambus, la società che gestisce il trasporto di superficie nella capitale, ha addestrato 115 filovieri, che hanno frequentato un corso in aula di 30 ore, per 5 lezioni da 6 ore ciascuna, e di pratica, con 10 lezioni da un'ora ciascuna percorrendo un minimo di 100 chilometri di guida. Il lavoro di formazione è stato condotto con la supervisione ed il supporto di conducenti esperti provenienti da altre aziende che adoperano già da tempo i mezzi filoviari. A tal fine sono stati presi contatti con le aziende ATC di Bologna ed ATCM di Modena: coordinati dal Nucleo Addestramento Professionale Personale Viaggiante di Trambus questi istruttori hanno affiancato la formazione dei nuovi condicenti di filobus e degli ispettori Trambus. Soddisfazione per l'apertura della nuova linea è stata espressa dai vertici aziendali Trambus. Per il Presidente di Trambus, Raffaele Morese, il ritorno del filobus è "una soluzione moderna ai problemi del trasporto pubblico locale. Come è noto - prosegue Morese - essi riguardano da un lato la soddisfazione delle aspettative degli utenti e dall'altro l'abbattimento dell'inquinamento della città. Per questi obbiettivi Trambus mette a disposizione tutte le proprie capacità professionali e tutte le proprie competenze nell'uso del trasporto elettrico".
Mentre l'amministratore delegato di Trambus, Filippo Allegra, sottolinea:"Trambus ha accolto con entusiasmo la sfida del filobus, un mezzo capace di garantire insieme la qualità del servizio ed il rispetto dell'ambiente. Caratteristiche, queste ultime, che sono le parole d'ordine della nostra azienda".
Il programma iniziale della nuova linea 90 Express, per le primissime settimane, prevede un esercizio misto: delle 14 vetture normalmente in servizio 8 saranno filobus mentre 6 saranno ancora per un breve periodo autobus
![]() |
La vettura filoviaria
8507, imbandierata per l'occasione, fa bella mostra di se all'interno
del piazzale della nuova rimessa filoviaria di Montesacro |
Scarica la
mappa della nuova linea e l'elenco
delle fermate