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gitti
Ausiliario
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Inviato il 09/03/2010 : 14:58:30
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Le modalità del servizio non sono state ancora definite?
Se la stazione Arechi è del tipo di testa, come proseguirà fino a Pontecagnano? |
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ferpas
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Inviato il 10/03/2010 : 13:44:47
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al momento arechi è di testa ma poi quando si faranno i lavori per prolungare la linea fino all'aeroporto di pontecagnano verrà trasformata in stazione passante.
Poi so che tra i programi del comune di Cava c'è la richiesta di prolungare il servio metropolitano fino a questo comune staremo a vedere |
MA 100 |
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gitti
Ausiliario
Campania
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Inviato il 10/03/2010 : 16:38:50
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Proprio oggi ho sentito al telegiornale la proposta di prolungare la metro a Cava con 3 fermate in città. |
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gitti
Ausiliario
Campania
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Inviato il 22/03/2010 : 13:46:05
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Oggi è il fatidico 22 marzo. Manca ancora la linea aerea e non ho letto nulla riguardo il pre esercizio che doveva iniziare proprio oggi.
Boh. |
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ferpas
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Inviato il 29/03/2010 : 10:26:44
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volevo informarvi che al momento ancora non è iniziato il fatidico preesercizio e che la notizia dell'assenza della linea aerea è vera e quindi quasi sicuramente il servizio inizialmente sarà effettuato con mezzi disel (mi voglio augurare che siano minuetti) |
MA 100 |
Modificato da - ferpas il 29/03/2010 16:04:06 |
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Il Mondo dei Treni
Moderatore(Coordinatore Movimento)
  
Lazio
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Inviato il 29/03/2010 : 13:38:04
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Considerando che il sindaco di Salerno è in corsa per le regionali.... |
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ferpas
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Inviato il 12/04/2010 : 17:04:40
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da il Mattino del 11/04/2010
Metropolitana di Salerno, partito il preesercizio, ma il servizio non partirà prima di Giugno
Le corse di pre-esercizio della metropolitana di Salerno sono partite prima di Pasqua. Trenitalia risparmierà così i 30 o 60 giorni che per legge vanno riservati alla prova viaggio senza passeggeri che serve a verificare eventuali disagi di tipo tecnico oppure organizzativo prima che il servizio venga offerto alla cittadinanza. In effetti Trenitalia non potrà aprire le porte della metropolitana prima del 1 giugno. Un altro rinvio? Questa è solo la prima delle difficoltà che ancora comporta l’organizzazione del nuovo servizio di trasporto pubblico. Tutto nasce dalla delibera di giunta regionale che il 25 febbraio su proposta dell’assessore ai Trasporti Ennio Cascetta, aveva approvato, facendo seguito alla delibera della giunta comunale di Salerno di gennaio, di inserire la tratta ferroviaria Salerno Centrale-Stadio Arechi tra quelle di interesse regionale trasferite dallo Stato alla Regione. Poi stabiliva anche di affidare il servizio sulla tratta alla società Trenitalia Spa del gruppo Ferrovie dello Stato, nell’ambito del contratto di servizio in corso con la Regione Campania per i servizi regionali di trasporto su ferro. La Regione stabiliva anche di finanziare il servizio con risorse proprie nell’ambito del contratto di servizio già in corso con Trenitalia, senza alcuna variazione del corrispettivo complessivo del contratto. E questo è il punto. Perchè Trenitalia, dovendo far rientrare il nuovo servizio nel vecchio budget, pensa di tagliare un ramo secco, ovvero un altro treno improduttivo, per far partire la metropolitana di Salerno. Per far questo, deve aspettare la nuova stagione delle corse estive. Appunto, il primo giugno. E non è tutto. Resta non firmata anche la convenzione tra Comune di Salerno ed Rfi, l’ente che dovrà gestire la manutenzione dei binari e delle stazioni. L’amministrazione comunale l’ha firmata a gennaio, ma Rfi non risponde. Anche qui il motivo sono i costi. La rete ferrovie italiane, che in Campania gestisce 16mila chilometri di binari, non ha ancora risposto alla richiesta del Comune di Salerno di inserire nel suo servizio, anche i poco più di cinque chilometri della metropolitana di Salerno. Il Comune si è offerto di accollarsi la gestione delle stazioni, lasciando ad Rfi solo quella dei binari, che è la condizione minima perchè, tra l’altro, Trenitalia accetti di far correre il vettore. Le prime due tratte della metropolitana di Salerno sono Salerno-Arechi e Arechi-Pontecagnano, già finanziate per un totale di 105,2 milionid i euro (di cui 47,8 di fondi regionali). La terza tratta è invece quella che servirà a raggiungere l’aeroporto di Pontecagnano e che è ancora in attesa di finanziamento dello Stato. Sono stati già chiesti 59,4 milioni dalla Legge Obiettivo con il nuovo accordo Governo-Regione del primo agosto 2008. Nella stessa giunta la Regione ha approvato un finanziamento di 77 milioni di euro - 50 milioni di fondi del Fas (Fondo aree sottoutilizzate) e 27 milioni di fondi europei - per un’altra tratta della metropolitana regionale. La firma del ministero c’è già stata. Ora si attende la riunione finale a Roma, che però dovrà essere preceduta dalla definizione delle convenzioni con Trenitalia e Rete ferrovie italiane. Il tratto che è già interessato dalle corse-prova cominciate prima di Pasqua, è quello che va dalla stazione centrale di piazza Vittorio Veneto allo stadio Arechi. Sei fermate in tutto, circa cinque chilometri e mezzo compresi tra il centro cittadino e lo stadio, che è la zona più ad est della città progettata dal puc di Bohigas |
MA 100 |
Modificato da - ferpas il 27/04/2010 16:38:03 |
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gitti
Ausiliario
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Inviato il 12/04/2010 : 17:54:29
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Le hanno fatte con le diesel? Comunque personalmente non ne ho mai viste passare, anche perché il binario sembra chiuso dalla stazione centrale con un terminale tipo binario morto. |
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ferpas
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Inviato il 13/04/2010 : 11:12:57
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si avevo già anticipato che il servizio inizialmente sarà a trazione disel comunque come sempre le notizie date sui giornali vanno prese con le dovute precauzioni |
MA 100 |
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ferpas
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Inviato il 27/04/2010 : 16:37:10
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da "IL MATTINO" del 27/04/2010
Metropolitana di Salerno, per farla partire tra i 150 e i 300mila euro l’anno
Se il Comune vorrà far partire il servizio di metropolitana leggera, dovrà sborsare dai 150 ai 300 mila euro l’anno. È l’elemento-novità emerso ieri dall’incontro che si è tenuto al ministero dei Trasporti, tra l’assessore Luca Cascone e il mobility manager Achille Parisi, con il direttore Cinelli (che doveva dare il suo assenso alla cessione della tratta dallo Stato alla Regione), e i dirigenti degli investimenti della Rete ferroviaria italiana, gli ingegneri Triglia e Lezzi. È un costo che andrà sotto la voce ”manutenzione”, che riguarda tutto, dai binari alle stazioni, ma soprattutto agli ingranaggi e alla macchina elettronica, e che lo Stato ha già avvertito che non sosterrà. L’alternativa è che lo sostenga il Comune. È una possibilità che verrà discussa, ma l’assessore Cascone non ”si tira indietro” rispetto a questa eventualità. La forbice del costo è ampia perchè è ancora in forse la frequenza delle corse. Il minimo di 150mila euro fa riferimento all’eventualità che la metropolitana di Salerno passi ogni 20 minuti, il massimo alla possibilità che passi ogni 45 minuti. In mezzo c’è il passaggio ogni 35 minuti. Questo costo esclude la pulizia e la guardiania che anche sono affidate al Comune. L’amministrazione comunale può contare, però, anche su un guadagno: si tratta di 300mila euro l’anno che Trenitalia paga come pedaggio al Comune-proprietario della tratta. La buona notizia che è arrivata dalla riunione di ieri riguarda un finanziamento già stanziato, ma che rimaneva sostanzialmente bloccato, pare, negli intrecci burocratici. Si tratta dei 27 milioni di euro per la realizzazione del secondo lotto, cioè le tre fermate che vanno dallo stadio Arechi a Pontecagnano. Ieri a Roma sono stati definitii termini della convenzione che verrà predisposta per portare avanti il progetto di appaltare il lavoro entro l’anno. Esiste il piano preliminare e quello definitivo. Manca quello esecutivo e manca la conferenza di servizi per le eventuali osservazioni degli enti. E si può accedere anche agli otto milioni per la prima stazione della metro di Salerno, quella di via Monti-centro storico, che era stata bloccata da problemi idrogeologici. È stato già chiesto un nuovo progetto e si dovrà procedere alla convenzione con Rfi anche per il tratto che va dal centro storico a via Vernieri-Duomo. Ancora intricata la burocrazia intorno alla vicenda metropolitana, quindi. La prima lettera del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture era arrivata il 4 marzo. Si trattava dell’approvazione, a strettissimo giro, della delibera regionale con cui la Campania aveva appena formalizzato il contratto con Trenitalia per la gestione della metropolitana di Salerno. In sostanza il ministero diceva sì al trasferimento della tratta ferroviaria Salerno Centrale-Stadio Arechi dallo Stato alla Regione. L’esistenza ufficiale della metropolitana fu sancito con una riunione chesi tenne nella sala giunta di Palazzo di città. Erano presenti, con l’assessore alla mobilità Luca Cascone e il mobility manager del Comune di Salerno Achille Parisi, il dirigente di Trenitalia Campania Gambardella, il dirigente di Reti ferroviarie italiane Daniele, il dirigente della Regione Campania Pasquale Fusco, il direttore dei lavori Condò, il rappresentante dell’impresa Mattioli Annichiarico, il rappresentante dell’Ustif Giros. Pareva che la firma della convenzione dovesse essere già messa la settimana successiva. |
MA 100 |
Modificato da - ferpas il 27/04/2010 16:37:42 |
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gitti
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Inviato il 27/04/2010 : 23:00:26
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Il comune deve pagare rfi, rfi deve pagare il comune...perché non la fanno finita ed iniziano?! |
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ferpas
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Inviato il 22/05/2010 : 22:24:13
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dal sito POSITANO NEWS 20/05/2010
METROPOLITANA DI SALERNO: SOPRALLUOGO RINVIATO
E’ stato rinviato probabilmente alla prossima settimana il primo viaggio con passeggeri della metropolitana di Salerno. L’atteso collaudo, definito quasi come un viaggio inaugurale, domani non si terrà. Aspetti organizzativi hanno imposto il rinvio di un viaggio davvero molto atteso. Per domani era prevista una corsa speciale sulla tratta Centro Storico – Stadio Arechi a cui avrebbero dovuto prendere parte all’inizio solo pochi intimi. Erano stati soprattutto i consiglieri comunali del capoluogo, quelli della commissione consiliare trasporti, a chiedere di verificare di persona lo stato dei test di collaudo che le Ferrovie dello Stato stanno effettuando sulla linea ferrata e l’occasione sarebbe stato proprio un giro lungo tutto il percorso della nascente metro di Salerno. Da tempo l’ente ferrovie sta testando la linea con alcuni vagoni vuoti. Alla verifica non è solo la tratta ferrata ma anche i vari sistemi di interscambio e quelli di sicurezza. Il viaggio della commissione verrà rimandato, probabilmente alla settimana prossima, dopo il previsto incontro tra l’assessore alla mobilità del Comune di Salerno Luca Cascone, i funzionari comunali ed i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana, la società che gestisce la rete ferrata delle Ferrovie dello Stato e che dovrà gestire anche la linea della metropolitana di Salerno. L’argomento principale dell’incontro sarà proprio la convenzione tra l’amministrazione De Luca e Trenitalia che conterrà i termini dell’accordo e soprattutto la ripartizione dei costi per l’avvio e l’esercizio della metro. Probabilmente si attende proprio la firma definitiva della convenzione per effettuare anche il viaggio inaugurale.
Michele Pappacoda
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MA 100 |
Modificato da - ferpas il 22/05/2010 22:24:43 |
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gitti
Ausiliario
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Inviato il 23/05/2010 : 01:47:19
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Qualcuno ha visto fare questi viaggi?
Non essendoci ancora la linea aerea, vengono eseguiti con ALn668 oppure con minuetti diesel? |
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ferpas
Capo Stazione
  
Campania
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Inviato il 24/05/2010 : 10:34:51
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però ieri ho notato che almeno nella parte iniziale la linea aerea c'era poi non so dove finisce probabbile anche che l'hanno montata tutta |
MA 100 |
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ferpas
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Campania
1574 Messaggi |
Inviato il 06/07/2010 : 18:25:15
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Da ILMATTINO del 06/07/2010
CSTP vorrebbe gestire il metro salernitano
«Prendiamoci il metrò. Siamo un'azienda impegnat\a nella mobilità.È il nostro business, quindi possiamo con cognizione di causa prendere in esame l'ipotesi di una gestione del Metro di superfice». Mario Santocchio, presidente del Cstp lancia la sua proposta. «Che non è una boutade. Si tratta di un'eventualità che è assolutamente nell'orizzonte delle cose. Sono pronto a sottoporla all'assemblea dei soci». Annunci ripetuti, ritardi su ritardi, una convenzione che non si firma. E la metropolitana rimane ferma. Anzi non si va nemmeno alle corse tecniche che potrebbero annunciare l’avvio di un collaudo propedeutico all’avvio del servizio. E ora un uomo di Cirielli lancia un nemmeno tanto virtuale opzione sulla metropolitana, fiore all’occhiello di De Luca come il progetto termovalorizzatore. Di qui l’annuncio del presidente del Cstp, in quota Pdl, Mario Santocchio che ha fatto traslocare lo storico uomo di De Luca Francesco D’A****o, dalla poltrona del consorzio trasporti. «Completando il controllo del sistema trasportistico locale possiamo razionalizzare la gestione del servizio di mobilità urbana», dice Santocchio. Dal comune arriva immediatamente la doccia gelata. Il comune intende proseguire a tappe forzate verso l’apertura della metropolitana di superfice e giovedì l’assessore comunale alla Mobilità Luca Cascone sarà nuovamente a Napoli per accelerare la definizione dell’intesa con le ferrovie. In sostanza Trenitalia che gestirà la metropolitana, attende che sia definito con Rfi (che gestisce i binari) il rapporto con il comune di Salerno per la manutenzione. Passaggio indispensabile prima di mettere sui binari i propri treni. Ma si tratta di un’intesa che a va avanti da tempo e senza esito e ha finanche costretto De Luca a rinviare l’appuntamento con il viaggio inaugurale (o comunque ad un viaggio ”di prova” con i consiglieri comunali) messo in programma a maggio. La Rete ferrovie italiane, in Campania gestisce 16mila chilometri di binari, ma non ha ancora detto sì al Comune di Salerno che chiede di inserire anche i cinque chilometri della metropolitana dalla Stazione allo stadio. Il Comune intende gestire le stazioni, lasciando ad Rfi i binari. L’operazione costa un milione l’anno. E il comune conta di recuperare circa 600 milioni dalle stesse Ferrovie che pagherebbero l’uso dei binari, il resto verrebbe dal fitto dei locali commerciali nelle stazioni e dai tabelloni pubblicitari. La parte mancante dei fondi necessari sarebbe accollata alle casse comunali (3-400 milioni l’anno). Giuseppe Zitarosa (Pdl), vice presidente del consiglio comunale presenterà al sindaco un’interrogazione. «Vogliamo sapere la verità. sono anni che promette l’apertura. Ma ora siamo davvero al paradosso. I soldi pubblici sono stati spesi e la città ha bisogno di questo servizio. L'idea che il Cstp possa gestire la struttura non è affatto campata in aria. so che santocchi sta sviluppando iniziative anche per far nascere un’autostazione nel centro della città. In sostanza sta mettendo ordine ad un sistema intermodale gomma-ferro indispensabile per diminuire l’impatto sull’ambiente e togliere auto private dalle strade» Zitarosa spiega che i lavori sospesi sono numerosi: dalla messa in sicurezza del tracciato, ai crediti che ancora vanta la Mattioli: si tratta di diversi milioni, fino alla sistemazione del binario dedicato in stazione. Invece di fare ragionamenti di potere penso che questa sia l’occasione per dare un servizio ai cittadini».
Immediata la replica dell'assessore ai trasporti:
«Non credo che sia possibile arrivare ad una gestione della metropolitana da parte di un'azienda consortile. Quell'operazione costa un milione l'anno al Comune. Abbiamo modo di tenerla in piedi. Non sono sicuro che Santocchio sappia di che parla». L’assessore comunale alla mobilità Luca Cascone è severo nel giudizio, ma ritiene che non ci siano margini. «Il finanziamento per la metropolitana complessivamente annota ai circa 41 milioni il Comune attende ancora gli ultimi fondi del ministero. Si tenga presente che e il Comune ha anticipato la parte mancante». Anche nei rapporti con la società esecutrice dei lavori, la Mattioli, il comune ritiene che non ci siano problemi. «Mancano davvero qualche decina di migliaia di euro di lavori. Pitturazioni e sistemazioni di video e computer. Lavori che richiederanno circa centomila euro ancora. Poco altro. Una volta terminati i lavori procederemo alla consegna delle chiavi e all’avvio della guardiania delle stazioni. Nel frattempo contiamo di chiudere con le ferrovie» Una gestione diversa della tratta, per Cascone, non è immaginabile: «Il Comune non ha le competenze e per questo ci siamo affidati a Trenitalia». Questa dovrebbe essere comunque la settimana decisiva per chiudere l’intesa con le Ferrovie. |
MA 100 |
Modificato da - ferpas il 06/07/2010 18:26:30 |
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