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 Ma che succede agli autisti?
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15861 Messaggi

Inviato il 01/10/2018 :  15:33:51  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_settembre_24/autista-bus-30-anni-sogno-ma-roma-si-tanto-incattivita-0fe40ad0-bf46-11e8-87df-bb2b7cf6f481.shtml


«Autista di bus da 30 anni: un sogno Ma Roma si è tanto incattivita»

Emilio Bordoni, conducente Atac dal 1988, racconta gioie e dolori di un mestiere in prima linea. «Oggi sono tutti stressati, un tempo a bordo si scherzava. Le signore, se eri gentile, ti regalavano le caramelle. E le ragazze ti facevano la corte...»

di Fabrizio Peronaci

«Era la mattina del 6 marzo 1988 e…» Massimo Ranieri la settimana prima aveva vinto il festival di Sanremo, a Palazzo Chigi c’era il democristiano Giovanni Goria e Roma era sotto choc per il delitto del “Canaro”. Tanta furia omicida non s’era mai vista. Il bell’Emilio però se ne infischiava di tutto: camminava come suol dirsi a mezzo metro da terra, nella sua divisa carta da zucchero con lo stemmino aziendale in bella vista... «Stavo andando a prende’ servizio. Abitavo con i miei a piazza Tuscolo. Mi’ padre, ex tramviere scampato ai bombardamenti del ‘43 sulle officine di San Lorenzo, mi aveva salutato con i lucciconi. Me la feci a fette fino alla rimessa di Trastevere, col panico di arriva’ in ritardo. Mi avevano assunto all’Atac, un sogno!» Può suonare strano, ma era così... «Avevo 26 anni, il posto fisso e l’orgoglio di poter essere utile alla mia città».

Roma vissuta in prima linea. La capitale di due o tre generazioni fa raccontata da quelli che la conoscono davvero. Quelli che la portano nel cuore ma spesso sono costretti ad odiarla. Quelli che hanno un punto di vista speciale, unico. La cabina guida di un bus, per esempio.

Emilio Bordoni, sposato, una figlia, casa al Prenestino e vacanze a Nettuno, hobby preferito il biliardo, oggi di anni ne ha 57. Del giovanotto di un tempo ha conservato sia il sorriso da sciupafemmine sia il buon umore. Dopo 3 decenni trascorsi tutti i santi giorni al volante, sopportando afa, pioggia, mal di schiena e l’armamentario completo di parolacce, corna, medio alzato e gesto dell’ombrello di cui sono capaci i romani, la sua passione è rimasta intatta. «L’Atac è la mia seconda famiglia. Mi piace troppo sta’ in mezzo alla gente. Il battesimo fu sulla linea 97, Monte Savello-Eur. Ero emozionatissimo. Mi impicciai col cambio, che era durissimo, ma a parte la camicia fracica di sudore la sera ero felice... Esame superato!»

Circolavano ancora gli storici bus verdi, poi sostituiti dai “bestioni” arancioni, ferraglia rispetto agli attuali dotati di idroguida e marce automatiche. «All’epoca, noi autisti eravamo rispettati, apprezzati. Venivamo associati ad Aldo Fabrizi, bigliettaio bonario che gridava Avanti c’è posto! Non come adesso che basta uno filmato al cellulare, magari durante ‘na chiamata di servizio, per criminalizza’ l’intera categoria».

Il conducente dell’Atac Emilio Bordoni, assunto nel 1988. «Non ho mai voluto cambiare mansioni»

Lo incontro in viale Castrense, al capolinea del 51. Il suo racconto è fluviale. «Ti ricordi? Su una targa c’era l’avviso Non parlate al conducente, ma chi l’ha mai rispettato? Le ragazze attaccavano bottone, eccome! E lo stipendio non era male». Quanto? «Un milione e mezzo di lire». Molto più del potere d’acquisto dei 1.800 euro di oggi. Quant’è peggiorata Roma? «Il traffico è esploso, certo, ma il punto è un altro: la gente s’è incattivita. Prima sul bus si chiacchierava, si scherzava. Tante volte succedeva che, dopo aver atteso la vecchina trafelata, con le buste della spesa, per farla salire, lei per ringraziarmi mi regalava qualche caramella, o un mandarino. Ora quando mai?» Oggi ci si insulta, col rombo dei motori in sottofondo. «L’unica regola è: mors tua vita mea. Moto che passano a destra col rischio di investire chi scende, salto della cavalletta ai semafori, preferenziali invase». Le doti di un bravo autista? «Colpo d’occhio, sensibilità alla guida e tanta pazienza. La difficoltà maggiore non viene dalle dimensioni del mezzo, ma dalla frenata: ogni vettura cambia, ce devi fa’ il piede...»

I ricordi di Emilio Bordoni sono tutti associati a un numeretto: la linea su cui viaggiava. «Tempo fa sul 16 in via Nocera Umbra un’auto in doppia fila mi blocca davanti alle poste. Il proprietario esce dopo dieci minuti buoni e fa pure il finto tonto: Ahò, che è mia? Non ho resistito e come Fabrizi nel film gli ho gridato: E di chi, de mi’ nonno?»

L’ironia aiuta, ma talvolta i guai sono più seri. «I borseggi sul 64 sono un classico: sparisce un portafoglio, il derubato strilla, noi facciamo salire un vigile tenendo chiuse le porte e il portafoglio, voilà, spunta tra i piedi dei passeggeri». Per non parlare delle molestie sessuali... «Giorni fa sul 409 un anziano mette le mani tra le gambe di una ragazza. Chiamo i carabinieri, che arrivano subito, ma il maniaco non si scompone: sarà stata la decima volta che lo fermavano». Oppure quel salvataggio a piazza Augusto Imperatore: «Una straniera in minigonna scappava da uno che la inseguiva urlando. Era sera: io dal 119 rallento, accosto, lei capisce, io apro e lei sale al volo...»

Fortuna che ci sono sempre state le donne, a ripagarlo della fatica. «Lo posso di’? Gli autisti rimorchiano alla grande». È successo? «Finché ero giovane, altroché! - ride Emilio - Le ragazze s’affacciavano in cabina, tante mi dicevano che somigliavo a Lando Buzzanca e io facevo l’occhiolino». E loro? «Ma che carino... A che ora stacchi?» Quanti bei ricordi: la studentessa del 26 («La portai a cena allo Shangri La, poi lei mi portò a casa sua»), la segretaria del 46 («Scivolò salendo dalla porta centrale a Primavalle, io scoppiai a ride’ e per farmi perdona’ la invitai al cinema»), la moretta invaghita dopo che la madre l’aveva messa in guardia («Attenta, gli autisti so’ tutti pomicioni»)...

Non male, la vita da conducente «piacione». Sempre meglio di sta’ a parla’ di concordato preventivo e dissesto finanziario... Fino a che, dopo una quindicina d’anni da scapolo felice e impenitente, dietro il parabrezza del bus sulla carreggiata opposta gli apparve la cascata di capelli ricci di Marina De Persio, una delle prime donne autista. Occhi vispi, grinta e dolcezza. «Le diedi appuntamento al capolinea e qualche mese dopo, per caso, la incontrai in spiaggia, a Ostia, al nostro stabilimento aziendale. Lì scattò il colpo di fulmine». Evviva: fiori d’arancio e una famiglia felice. Poi dicono che l’Atac non funziona... (fperonaci@rcs.it)

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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smiley1081
Capo Stazione

Lazio
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Inviato il 01/10/2018 :  16:15:41  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Chapeau.

Voglio tanti Rock sulla Roma-Capranica-Viterbo!

Evolution in action!
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Dora west
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
3683 Messaggi

Inviato il 24/12/2018 :  18:23:46  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
https://www.ilmessaggero.it/roma/news/autobus_ragazzini_roma-4192684.html
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15861 Messaggi

Inviato il 09/01/2019 :  15:29:15  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.romatoday.it/cronaca/aggressione-bus-notturno-n2-9-gennaio-2019.html

Roma: aggressione autobus notturno N2 9 gennaio 2019

aura sull'autobus N2 a Roma. Un ragazzo di 21 anni, oggi 9 gennaio, ha aggredito l'autista Atac per poi mettersi al posto del conducente prima dell'arrivo dei Carabinieri che, una volta bloccato, lo hanno arrestato con le accuse di "violenza a incaricato di pubblico servizio, violenza privata, tentata rapina e interruzione di pubblico servizio".

I fatti sono successi questa mattina, intorno alle 5. Il 21enne romano era salito a Rebibbia in evidente stato di alterazione, probabilmente per avere assunto stupefacenti. Dopo aver infastidito alcuni passeggeri, ha quindi aggredito l'autista. L'obiettivo del giovane era chiaro: pretendeva dal conducente una deviazione, forzata, per farsi portare sotto casa del padre in zona Policlinico.

Il conducente ha cercato di far tornare il 21enne alla ragione. I tentativi, però, sono stati vani e così ha allertato il Numero Unico per le Emergenze, riuscendo ad arrivare in via di Valco San Paolo, all'altezza dell'incrocio con viale Marconi.

Qui, dopo aver scavalcato le barriere di protezione, il 21enne ha aggredito l'autista del bus N2 e lo ha preso al collo. Il conducente, riuscito a liberarsi dalla presa, ha aperto la porta lato guida ed è uscito dal mezzo.

Quando i Carabinieri sono arrivati, hanno trovato il 21enne al posto di guida. Il giovane stava cercando di far partire il mezzo, rimasto fermo grazie al sistema di blocco che non consente la partenza agli autobus con le porte aperte. Non contento, il romano ha tentato anche di aggredire i Carabinieri ma è stato definitivamente bloccato. Arrestato è stato trattenuto in caserma in attesa del processo direttissimo.

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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
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Inviato il 09/01/2019 :  17:33:25  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Con o senza porte aperte, il sistema di blocco deve impedire a chiunque di mettere in marcia un mezzo.


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I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico
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Mirko7270
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

21316 Messaggi

Inviato il 10/01/2019 :  16:50:36  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Vanno cambiati i vetri agli Urbanway, hanno quello "spacco" che consente a chiunque di scavalcare e di entrare nel posto guida. La cabina blindata che sta sui Citelis è la migliore.
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15861 Messaggi

Inviato il 18/02/2019 :  11:56:38  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.romatoday.it/cronaca/autista-atac-salva-ragazza-chi-e.html


"Non sono un eroe": parla l'autista Atac che ha salvato la ragazza dal suicidio

Il conducente, padre di tre figli, appena l'ha vista si è fermato sul ponte

Autista Atac salva ragazza dal suicidio: la 20enne era pronta a lanciarsi nel vuoto
17 febbraio 2019

Non si sente un eroe l'autista Atac di 52 anni che, la scorsa notte, ha salvato una ragazza dal suicidio. Tutto è cominciato quando il conducente era appena uscito dal deposito di Portonaccio per andare a prendere servizio sulla linea a Monte Mario ma, appena svoltato sul ponte all'altezza della stazione Tiburtina, ha intravisto una sagoma al di là del parapetto.

Il dipendente di Atac ha così immediatamente fermato il mezzo ed è sceso per vedere che cosa stesse succedendo: davanti a lui una giovane ragazza, di circa 20 anni, già in bilico sul vuoto. Il conducente, padre di tre figli, appena l'ha vista si è fermato con bus sul ponte. "Il primo istinto è stato quello di aiutarla", ha detto.

E così le ha parlato dicendo di scendere, che voleva aiutarla, che potevo chiamare qualcuno se aveva bisogno mentre nel frattempo allertava i Carabinieri poi giunti sul posto. Il conducente non si sente un eroe: "Non c'è niente di eccezionale ad aiutare una persona. Penso lo avrebbe fatto chiunque". Il gesto resta nobile.

"Un profondo grazie all'autista dell'Atac per aver salvato ieri una giovane ragazza di vent'anni che voleva suicidarsi. Il coraggio di questo uomo è un esempio di umanità", ha scritto su Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

"Complimenti al collega per aver capito subito la gravità di quello che stava per accedere. Speriamo che per una volta l'azienda proceda con un encomio", commenta Claudio De Francesco, segretario regionale Faisa Sicel.


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Alex di Roma
Dirigente Movimento Operatore

3581 Messaggi

Inviato il 18/02/2019 :  13:42:58  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Una tragedia sfiorata, tra l'altro se ho ben capito qual è il punto, oltre alla caduta in sé, il rischio di finire sotto a un treno in marcia sarebbe stato altissimo, senza contare la possibilità di andare a toccare i fili dell'alta tensione.
Un plauso quindi all'autista e al sangue freddo che ha avuto.

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Giokai421
Capo Stazione

Lazio
788 Messaggi

Inviato il 24/02/2019 :  10:15:05  Guarda il profilo di  Visita il Sito di Giokai421  Rispondi Citando
https://www.ilmessaggero.it/roma/news/conducente_autobus_casa-4318137.html

Questa non me la sarei mai aspettata; cmq un plauso all'articolista per l'uso ad minchiam di alcune terminologie (su tutte, "il gigantesco mezzo aziendale").

Giovanni Kaiblinger
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15861 Messaggi

Inviato il 02/04/2019 :  10:12:47  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.romatoday.it/cronaca/spari-bus-la-rustica-tpl-543.html

Spari contro un bus Tpl della linea 543 a La Rustica, danneggiato il vetro
Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia Tor Sapienza. Ad accorgersi dell'accaduto l'autista del mezzo pubblico

Redazione
Spari contro un bus a Roma. È accaduto intorno alle 20:30 di lunedì 1 aprile a La Rustica. Ad essere preso di mira un autobus Roma Tpl della linea 543 in transito nella zona di via Naide. Con il solo conducente a bordo, è stato lo stesso autista ad accorgersi dell'accaduto arrestando la corsa e chiamando i Carabinieri.

Intervenuti sul posto i militari della Stazione Roma Tor Sapienza hanno riscontrato l'accaduto. Ad essere danneggiato il vetro posterore del bus, sul quale erano visibili due colpi. Gli stessi, come accertato dai carabinieri, sono stati esplosi da un'arma ad aria compressa.

Ascoltata la testimonianza dell'autista, spaventato ma illeso, i Carabinieri stanno indagando per risalire all'autore degli spari.

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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

26089 Messaggi

Inviato il 02/04/2019 :  13:13:30  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Episodio grave che come al solito non vedra' giustizia, tantomeno soluzione.
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ROMULUS31
Capo Stazione

2496 Messaggi

Inviato il 02/04/2019 :  13:57:52  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
Messaggio di Giokai421

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/conducente_autobus_casa-4318137.html

Questa non me la sarei mai aspettata; cmq un plauso all'articolista per l'uso ad minchiam di alcune terminologie (su tutte, "il gigantesco mezzo aziendale").



Immaginate se quello è dovuto correre a casa perché magari c'era un'emergenza in corso (ipotesi eh, ovvio che non gli do ragione se si è portato il bus con sé) ora tutti a dargli del drogato. poi se lui querela qualcuno intanto sarà licenziato.
Chissà se il fessaggero riporterà anche la versione dell'altra campana
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15861 Messaggi

Inviato il 02/04/2019 :  14:04:30  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
eh, leggendo alcuni articoli on line sembra che la persona in questione fosse in stato alterato (leggi: drogato)

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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

26089 Messaggi

Inviato il 02/04/2019 :  17:16:43  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Qualcosa che non andava ci doveva essere per forza, altrimenti non avrebbe fatto tutto ciò..
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ROMULUS31
Capo Stazione

2496 Messaggi

Inviato il 02/04/2019 :  17:39:11  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Certo, e va senza dubbio disciplinato, ma intanto un conto sono i social che gli hanno fatto già le analisi alcool e droga test a distanza, un conto sono i fatti appurati.
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