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 Studio regionale sulle Unità di Rete

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
Hammill Inviato - 09/02/2020 : 02:36:20
Sono venuto in possesso di un INTERESSANTISSIMO studio a cura del Dipartimento di ingegneria informatica automatica e gestionale dell'Università di Roma La Sapienza e della Direzione infrastrutture e mobilità della Regione Lazio.
Lo studio, intitolato "Il nuovo riparto delle risorse per i servizi minimi di TPL urbano: prospettive di maggiore equità ed efficienza" si occupa in realtà di ripensare RADICALMENTE i servizi urbani dei comuni del Lazio, attualmente parcellizzati e scoordinati in modo irrazionale e caotico, per giungere a una loro integrazione, anche tariffaria.
Lo studio evidenzia gli squilibri attuali nella distribuzione "storica"
dei servizi comunali:
• Il servizio non è effettuato in tutti i Comuni.
• L’erogazione dei servizi è molto differenziata sia in termini di Km erogati che di spesa.
• Il servizio è talvolta erogato nell’ambito delle linee esercite da Cotral.
• C'è una varianza elevata nella distribuzione delle risorse regionali per il TPL urbano.
Il lavoro si prefigge di conseguire una maggiore equità nella distribuzione delle risorse e incentivi ad un miglioramento nell’efficienza del loro utilizzo.
Il nuovo modello regionale per il riparto delle risorse da destinare ai servizi di TPL urbani ed interurbani nella prospettiva delle cosiddette Unità di Rete si propone di definire una stima del fabbisogno trasportistico dei Comuni sulla base della domanda di mobilità e superando la spesa storica.
Tra gli obiettivi perseguiti, ci sono i seguenti:
1) assegnazione delle risorse a tutti i Comuni del Lazio per i servizi minimi di
TPL (e non solo ai Comuni “storicamente” serviti), al fine di massimizzare il
benessere sociale garantendo a tutti i cittadini il diritto alla mobilità.
2) Distribuzione delle risorse attualmente disponibili per i servizi minimi di TPL
urbano sulla base di criteri trasportistici che stimino il fabbisogno dei
Comuni in funzione della domanda di mobilità, in attuazione del D.lgs. n.
422/97 e della L.R. n. 30/98.
3) Distribuzione delle risorse regionali disponibili per i servizi minimi di TPL sulla base di criteri che tengano conto dell’efficienza nell’erogazione del servizio, in attuazione del D.L. 50/2017.
4) Definizione di Unità di Rete che, a partire dalle aggregazioni già in corso di
realizzazione, perseguano criteri di sostenibilità economica ed efficacia trasportistica. Secondo me è questa la vera NOVITÀ fondamentale: aver diviso la regione Lazio in 18 unità di rete: il comune di Roma Capitale, i quattro comuni capiluogo di provincia e 11 unità omogenee che accorpano decine di comuni e che fungeranno da stazione appaltante per il trasporto urbano di TUTTI i comuni in esse ricompresi. Ponza e Ventotene sono a parte.
Il modello definito calcola il fabbisogno trasportistico in funzione della popolazione residente e di opportuni indicatori di fabbisogno, stimando per ciascun Comune un ammontare di unità di servizio (risparmio qui i particolari tecnici).
La definizione delle Unità di Rete si basa sull'idea che la Regione organizzi lo svolgimento dei servizi pubblici locali in ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei che consentono di massimizzare l’efficienza del servizio e la tutela
dell’ambiente e della concorrenza.
La dimensione degli ambiti o bacini di norma deve essere non inferiore al territorio provinciale. Una dimensione diversa da quella provinciale va motivata in base a criteri di differenziazione territoriale/socio-economica e principi di proporzionalità, adeguatezza ed efficienza rispetto alle caratteristiche del servizio (quadro normativo: D.lgs.138/2011: Ambiti territoriali e criteri di organizzazione; Delibera ART 48/2017: Metodologia per l’individuazione degli ambiti di servizio pubblico).
I Bacini di Mobilità comprendono un'utenza minima di 350.000 abitanti ovvero inferiore solo se coincidenti con il territorio di enti di area vasta o di città metropolitane. Essi possono essere articolati in più lotti, oggetto di procedure di gara e di contratto di servizio, al fine di incrementare l’efficienza economica e promuovere la più ampia partecipazione alle procedure di scelta del contraente per i servizi di trasporto locale.
La rete del trasporto pubblico locale è suddivisa in bacini di traffico coincidenti con i territori delle province e del Comune di Roma.
I bacini di traffico sono articolati in unità di rete, intese come insieme di linee tra loro funzionalmente connesse e che possono ricomprendere uno o più comuni, in base a criteri di economicità, efficienza e produttività, al fine di conseguire un’equilibrata offerta di servizi e l’obiettivo del più alto grado di intermodalità.
Questo permetterà di superare l’attuale situazione di frammentazione di erogazione del servizio (circa 180 contratti spesso di valore molto
ridotto).
A livello gestionale e trasportistico sarà possibile un utilizzo più efficiente di depositi, vetture di scorta e km fuori servizio, oltre che delle risorse e strutture legate all’amministrazione dei servizi (gestione azienda, procedure per affidamenti, etc.). Sarà possibile un Servizio unico su direttrici anziché servizi in sovrapposizione (possibilità utilizzo vetture più grandi o crescita servizi, etc.)
Ci sarà un migliore impiego delle risorse (conducenti e vetture) se utilizzate su più territori comunali, con conseguente maggiore efficienza delle Unità di Rete rispetto al servizio per i singoli Comuni. È vero che sono già state avviate oltre 30 forme associative sul territorio, ma sono disomogenee e in molti casi di peso ancora troppo ridotto.
Le 11 Unità di Rete (+ 4 Capoluoghi di Provincia, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo) dovrebbero essere le seguenti:
Unità di Rete
1 Tirreno Nord (da Fiumicino a Montalto).
2 Valli del Tevere (da Campagnano a Monterotondo).
3 Valle del Sacco (da Fiuggi a Zagarolo).
4 Castelli Romani (da Ciampino a Velletri).
5 Valle dell’Aniene (da Guidonia a Subiaco).
6 Tuscia (da Capranica ad Acquapendente).
7 Reatino (da Amatrice a Borgorose).
8 Terra di Lavoro (da Cassino a Pontecorvo).
9 Ciociaria (da Alatri a Veroli).
10 Litorale Sud (da Pomezia a Nettuno).
11 Sud Pontino (da Sabaudia a Formia).
La programmazione dei servizi sarà competenza dell’Unità di Rete, la quale definirà il livello dei servizi minimi di TPL in funzione delle risorse di cui dispone.
L’Unità di Rete provvederà quindi all’affidamento dei servizi TPL mediante procedure ad evidenza pubblica, utilizzando i costi standard come elemento di riferimento per la quantificazione delle compensazioni economiche e dei corrispettivi da porre a base d’asta (in attuazione del D.M. 157/2018).
La pianificazione regionale, ai sensi dell’Art. 4-bis del D.L. 78/2009, prevede l’esternalizzazione del 10% dei servizi eserciti da Cotral. La gestione di tali servizi sarà affidata alle Unità di Rete, in relazione ai singoli territori di riferimento.

Fin qui il documento.
La proposta che ne emerge mi sembra estremamente interessante e spero davvero che la regione si adoperi in modo intenso ed energico affinché venga attuata al più presto. Infatti, se la proposta venisse attuata, non si raggiungerebbe soltanto una "maggiore equità nella distribuzione delle risorse e incentivi ad un miglioramento nell’efficienza del loro utilizzo", grazie alla stima "del fabbisogno trasportistico dei Comuni sulla base della domanda di mobilità e superando la spesa storica", ma si raggiungerebbero anche i seguenti obiettivi:
1) Verrebbe evitata l'assurda parcellizzazione dei servizi, per cui oggi ogni singolo comune si sente autorizzato a istituire il suo microtrasporto pubblico, senza minimamente interfacciarsi con i comuni limitrofi: abbiamo così Frascati che ha una microrete distinta da quella di Grottaferrata, Anzio da quella di Nettuno, Albano da quella di Ariccia, ecc. Tutte palesi assurdità che confliggono non solo con una moderna ottica sistemica, ma con il più banale buonsenso. Purtroppo non c'è altra via che quella dell'esautoramento sostanziale dei piccoli comuni, spesso guidati da sindaci mentecatti che si sentono, come nel Medioevo, in concorrenza con il comune vicino e vogliono sempre misurare "chi ce l'ha più lungo".
2) Grazie all’esternalizzazione del 10% dei servizi eserciti da Cotral (la pianificazione regionale, ai sensi dell’Art. 4-bis del D.L. 78/2009, prevede che la gestione di tali servizi sarà affidata alle Unità di Rete), l'azienda regionale potrà liberare molte risorse per potenziare collegamenti oggi un po' carenti: ad es., se il servizio Genzano-Nemi sarà affidato a un'altra azienda, la Cotral potrà reimpiegare le risorse per potenziare l'essenziale linea Velletri-Genzano-Albano-Roma Anagnina.
3) Potenzialmente quasi tutti i comuni godrebbero di un servizio di tpl in aggiunta a quello Cotral: verrebbe così garantito a tutti i cittadini il diritto alla mobilità.
4) In prospettiva futura: Roma stessa, se dovesse venire articolata in più comuni ai sensi della riforma della città metropolitana, o se alcuni municipi periferici dovessero acquisire lo status di comuni, non perderebbe comunque un'azienda unica e con l'integrazione di tutti i servizi, perché il suo territorio attuale continuerebbe comunque a formare una Unità di Rete.
Ci sono comunque alcune potenziali criticità che inviterei a valutare bene prima di dare esecuzione alla proposta:
1) È assolutamente necessario che le aziende locali che serviranno le nuove Unità di Rete vengano integrate nel sistema tariffario metrebus. Secondo me, il sistema tariffario metrebus, concepito all'epoca di Walter Tocci, è validissimo così com'è, ma potrebbe anche subire delle rimodulazioni perché possa meglio adattarsi al nuovo quadro. Penso ad esempio che chi acquista un metrebus da sette zone e risiede a San Felice Circeo possa viaggiare anche sui mezzi urbani del suo comune o dell'Unità di Rete Sud Pontino senza sovrapprezzo (per non creare però problemi al riparto degli introiti, si potrebbe prevedere che non possa usare i mezzi urbani di Tarquinia, circostanza in effetti molto improbabile).
2) I confini di alcune Unità di Rete potrebbero essere rivisti, perché mi sembrano in certi casi troppo ampi o incongrui. Ad esempio, comuni come Montalto di Castro, Tarquinia e Piansano mi sembrerebbero più adatti a essere ricompresi nell'Unità di Rete Tuscia, anziché in quella Tirreno Nord (hanno ben poco a che fare con Fiumicino o Ladispoli, ad es.).
3) Si dovrebbe dare anche la possibilità di sconfinare oltre le Unità di Rete. Questo permetterebbe anche all'Atac di sconfinare oltre il comune di Roma, ad esempio permettendo al 509 di raggiungere Frascati o al 505 Grottaferrata o allo 061, che già sconfina nel comune di Pomezia, di "allungare" fino a Tor Vajanica. Ma anche a bus dell'Unità di Rete Litorale Sud di sconfinare nell'Unità di Rete Sud Pontino (ad esempio da Nettuno a Sabaudia). O a bus dell'Unità di Rete Castelli Romani di sconfinare nell'Unità di Rete Valle del Sacco (ad es. da Rocca Priora a San Cesareo). O a bus dell'Unità di Rete Tirreno Nord di sconfinare nell'Unità di Rete Valle del Tevere (ad es. da Anguillara a Campagnano Romano).
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
alex1976 Inviato - 11/12/2025 : 19:13:24
Ah quindi è quasi ufficiale la moria di tpl.in provincia.e c'è chi ancora si domanda il perché dello spopolamento delle parti interne.Ospedali di fatto solo a Roma ,mezzi per andare agli ambulatori quasi inesistenti visto che li schiaffano in lande desolata assieme alle scuole...la pianificazione questa sconosciuta
Codium3 Inviato - 11/12/2025 : 15:59:21
Il chilometraggio (purtroppo) punta sempre al ribasso. Come dimenticare il taglio chilometrico del 30% del 2014 su tutti i servizi TPL del Lazio? A farne le spese utenti e lavoratori del servizio.

Altre informazioni riguardano comunicazioni da parte di Astral circa l'avvio delle linee UDR dal 1 aprile 2026 per i lotti "Litorale Sud", "Valli del Tevere" e "Tirreno Nord".

Staremo a vedere...
marioon Inviato - 11/12/2025 : 14:04:23
Che il monte chilometrico di UdR + Cotral sarà inferiore a quello degli attuali servizi comunali + Cotral non ho grandi dubbi onestamente. Ad ogni riforma le corse calano...
alex1976 Inviato - 11/12/2025 : 12:23:51
Commenti su facebook di Palestrina: il comune esulta per l avvio della udr e i commenti sotto sono del tipo tanto c'è Cotral per le scuole e Roma....se non pubblicano orari,percorsi,fermate i collegamenti locali rimarranno sempre in oblio...poi 11 turni soppressi solo a Tivoli...siamo sicuri che nel passaggio tra ditte alcune corse non svaniscano nel nulla? Già è successo ai tempi del covid
MS1 Inviato - 10/12/2025 : 14:20:39
Pare vogliano davvero partire a gennaio con le prime due UdR.

Ottimo auspicio, sia chiaro, però... zero paline(*) in giro, zero informazioni ai cittadini, appalto per la comunicazione aggiudicato solo qualche giorno fa... non sarà un tantino affrettato?

(*) espressamente previste dal Bando di Gara!

Dettagli nel seguente articolo:

https://www.regione.lazio.it/notizie/trasporti-mobilita-sostenibile/Assessore-Ghera-riceve-sindaci-UDR-3-5
alex1976 Inviato - 04/12/2025 : 02:26:17
So sempre loro.so venticinque anni che attendono di spartirsi Cotral
Codium3 Inviato - 03/12/2025 : 18:34:20
quote:
Messaggio di MS1
Se BIS dovesse aggiudicarsi il lotto 1, comunque, sarebbe già al limite di lotti assegnabili, essendoci il limite massimo di 2 lotti per azienda, in qualsiasi forma di partecipazione (o meglio, ciascun concorrente può partecipare e risultare vincitore per un qualsiasi quantitativo di lotti, anche tutti, ma aggiudicatario solo per un massimo di 2, e in caso di più esiti positivi vengono assegnati i lotti più remunerativi - fonte: bando di gara), e come sappiamo BIS ha già il lotto 5.

Tra l'altro non sapevo che con BIS ci fosse di mezzo Cialone, strano perché avrà molto probabilmente partecipato per il lotto 9 Ciociaria (DISCLAIMER: è una mia supposizione, non so se lo abbia fatto davvero). Evidentemente la forma di partecipazione in qualche modo lo permette.


BIS partecipa per il lotto 5 (appunto già aggiudicato) e per il lotto 1.
Per il lotto 8 (Terra di lavoro) e lotto 9 (Ciociaria) partecipa "l'altra branca" della famiglia Cialone, quella più "storica" denominata Cialone Tour S.p.A.
MS1 Inviato - 03/12/2025 : 18:00:10
quote:
Messaggio di Codium3

@MS1 e infatti anche un articolo di Odiessea Quotidiana parla di un possibile slittamento dopo i primi sei mesi del 2026.



Già, sarebbe impossibile far partire tutto ora. Anche un post del comune di Morlupo, nel fare un resoconto di un incontro con Astral, anticipava qualcosa del genere. Tra l'altro è di solo pochi giorni fa l'avvio della procedura per l'affidamento della campagna di comunicazione da parte di Astral.

quote:
Messaggio di Codium3
@alex1976 Da voci abbastanza affidabili di alcuni "addetti ai lavori" per il lotto 1 Tirreno Nord (comprendente appunto anche Bracciano), BIS (gruppo della famiglia Cialone) sarebbe in netto vantaggio rispetto alle altre aziende in gara, e molto probabilmente si aggiudicherà il lotto in questione.

Si vocifera inoltre della possibilità di sub-appaltare ogni lotto in micro-lotti di paesi limitrofi ad aziende diverse da quella vincitrice, ma anche questo si vedrà.

Al momento non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi e comunicazioni da Astral.



Grazie, a te e agli altri, per questi elementi - seppur non ufficiali, ovviamente aspettiamo notizie "su carta" come hai giustamente scritto anche tu - che almeno ci danno indizi sul fatto che qualcosa si stia effettivamente muovendo.

Il subappalto è espressamente previsto (entro certi limiti) dal bando di gara, quindi le voci cui fai riferimento potrebbero essere effettivamente fondate.

Se BIS dovesse aggiudicarsi il lotto 1, comunque, sarebbe già al limite di lotti assegnabili, essendoci il limite massimo di 2 lotti per azienda, in qualsiasi forma di partecipazione (o meglio, ciascun concorrente può partecipare e risultare vincitore per un qualsiasi quantitativo di lotti, anche tutti, ma aggiudicatario solo per un massimo di 2, e in caso di più esiti positivi vengono assegnati i lotti più remunerativi - fonte: bando di gara), e come sappiamo BIS ha già il lotto 5.

Tra l'altro non sapevo che con BIS ci fosse di mezzo Cialone, strano perché avrà molto probabilmente partecipato per il lotto 9 Ciociaria (DISCLAIMER: è una mia supposizione, non so se lo abbia fatto davvero). Evidentemente la forma di partecipazione in qualche modo lo permette.
Codium3 Inviato - 03/12/2025 : 16:43:03
@MS1 e infatti anche un articolo di Odiessea Quotidiana parla di un possibile slittamento dopo i primi sei mesi del 2026.

@alex1976 Da voci abbastanza affidabili di alcuni "addetti ai lavori" per il lotto 1 Tirreno Nord (comprendente appunto anche Bracciano), BIS (gruppo della famiglia Cialone) sarebbe in netto vantaggio rispetto alle altre aziende in gara, e molto probabilmente si aggiudicherà il lotto in questione.

Si vocifera inoltre della possibilità di sub-appaltare ogni lotto in micro-lotti di paesi limitrofi ad aziende diverse da quella vincitrice, ma anche questo si vedrà.

Al momento non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi e comunicazioni da Astral.
alex1976 Inviato - 10/11/2025 : 12:21:00
Alcuni autisti di BIS, convinti che il lotto del lago di Bracciano è andato a loro e che Cilia ha preso la provincia sud est. Sono CERTI che parte tutto non prima di giugno
MS1 Inviato - 31/10/2025 : 23:19:07
quote:
Messaggio di Codium3

@MS1
No, non mi baso solo sulla notizia delle nuove vetture, quando ho detto "Le cose sembrano muoversi, ma molto a rilento." intendevo appunto l'intera gestione del progetto, in particolare l'assegnazione definitiva dei lotti.

Ah sì, certo, su questo sono d'accordo, più che altro noto che vengono sì convocate riunioni "a tappeto", a breve distanza l'una dall'altra, ma tra un gruppo di riunioni ed il successivo passa effettivamente troppo tempo. E siamo letteralmente a novembre, e sempre con soli 2 lotti su 11 assegnati.

quote:
Messaggio di Codium3
Per quanto riguarda le paline è anche probabile che verranno utilizzate (magari per iniziare) quelle già presenti sui territori con dicitura TPL. Oltre a questo non ho notato neanche delle prevendite per gli abbonamenti "udr" e anche questo (più delle paline) mi fa pensare ad un possibile e ulteriore slittamento.


Mmm... il problema delle paline pre-esistenti è che sono davvero pochi i comuni che le hanno, e tra l'altro non sono nemmeno tutte censite negli allegati appositi della gara! (Che poi, a cosa servirebbero a regime? Ipotizzo che le paline saranno tutte in un unico stile, se devono cambiare per singolo comune stiamo freschi...) Se c'è una cosa che questa riforma metterà in ordine sarà proprio l'univocità dei punti di fermata, che ad oggi, in molti casi - esperienza personale - sono spesso demandati al "capo, mi fai scendere lì?" o alla memoria dell'autista di turno, che ovviamente cambia al variare del turno...

Sulla bigliettazione idem, né prevendite né informazione alcuna in giro, non ho notizie nemmeno io. Altro indice che rinforza l'ipotesi che la data d'inizio al 1 gennaio 2026 possa essere moooolto ottimistica...
Gemini76 Inviato - 31/10/2025 : 22:16:44
Questa cosa appare molto nebulosa....che poi in altre regioni i bacini sono provinciali...
Codium3 Inviato - 31/10/2025 : 09:04:13
@MS1
No, non mi baso solo sulla notizia delle nuove vetture, quando ho detto "Le cose sembrano muoversi, ma molto a rilento." intendevo appunto l'intera gestione del progetto, in particolare l'assegnazione definitiva dei lotti.
Per quanto riguarda le paline è anche probabile che verranno utilizzate (magari per iniziare) quelle già presenti sui territori con dicitura TPL. Oltre a questo non ho notato neanche delle prevendite per gli abbonamenti "udr" e anche questo (più delle paline) mi fa pensare ad un possibile e ulteriore slittamento.
MS1 Inviato - 26/10/2025 : 20:14:51
quote:
Messaggio di Codium3

Astral ha pubblicato il 23 ottobre determina per aggiudicazione "fornitura di veicoli full electric da adibire ai servizi TPL su strada in ambito regionale, correlati al nuovo modello dei servizi di trasporto pubblico urbano/suburbano nei Comuni del Lazio.
Link: https://gare.astralspa.it/PortaleAppalti/do/FrontEnd/DocDig/downloadDocumentoPubblico.action?codice=G03093&id=45580&idprg=

Si parla di messa su strada entro il 30/09/2026.

Le cose sembrano muoversi, ma molto a rilento. Chissà se davvero i nuovi servizi partiranno al 1 gennaio. Sembrerebbe più probabile per il secondo semestre 2026.



In realtà non mi baserei troppo su questa notizia:

  • ci sono bandi diversi per le forniture, con alcune già in corso

  • buona parte delle vetture vengono dai gestori precedenti

  • la distribuzione delle vetture è "spalmata" sui 9 anni dell'affidamento, c'è proprio una tabella apposita che descrive, per ogni anno e per ciascun lotto, quanti bus dovranno essere forniti


quindi le vetture che arriveranno da questo bando probabilmente sono appositamente previste in servizio per quella data, a servizio già iniziato, e potrebbe non trattarsi davvero di un rallentamento.

Tuttavia, un ulteriore rinvio potrebbe essere motivato dal fatto che siamo a due mesi dalla data di inizio del servizio e abbiamo 9 lotti su 11 non ancora assegnati - dei quali 8 con più di un partecipante, e quindi con potenziali ricorsi - e per i due lotti assegnati non si vedono ancora paline (obbligatorie, ricordiamolo) piantate a terra.
Codium3 Inviato - 25/10/2025 : 12:14:49
Astral ha pubblicato il 23 ottobre determina per aggiudicazione "fornitura di veicoli full electric da adibire ai servizi TPL su strada in ambito regionale, correlati al nuovo modello dei servizi di trasporto pubblico urbano/suburbano nei Comuni del Lazio.
Link: https://gare.astralspa.it/PortaleAppalti/do/FrontEnd/DocDig/downloadDocumentoPubblico.action?codice=G03093&id=45580&idprg=

Si parla di messa su strada entro il 30/09/2026.

Le cose sembrano muoversi, ma molto a rilento. Chissà se davvero i nuovi servizi partiranno al 1 gennaio. Sembrerebbe più probabile per il secondo semestre 2026.

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