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 Alta velocità, addio ai 350 all'ora
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Autore Discussione  

alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13093 Messaggi

Inviato il il 28/05/2018 :  17:51:06  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.repubblica.it/economia/2018/05/28/news/alta_velocita_addio_ai_350_all_ora_il_ministero_blocca_i_test-197543601/amp/?__twitter_impression=true

L'intenzione di adeguare la DD a una linea Av non è stata accantonata??



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I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico

emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15536 Messaggi

Inviato il 29/05/2018 :  10:01:52  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
si riferisce ai tratti tra firenze e milano e parte della tratta torino milano venezia.

le motivazioni sono che al massimo si risparmierebbero 10 min di viaggio tra roma e milano no stop a costo di manutenzione molto più onerosa dell'infrastruttura e di consumi elettrici molto più alti per raggiungere i 350km/h da parte dei treni.

infine, sistema molto più soggetto a turbative di esercizio dato che vanno lasciati spazi maggiori di frenata tra i convogli ma anche perché se un treno perde la capacità di raggiungere i 350km/h (e lo fa alla minima anomalia nella trazione o nella frenata) allora farebbe da "tappo" a tutti gli altri in linea.

io sono parzialmente d'accordo, nel senso che o il salto di velocità comporta un risparmio sensibile nella durata del viaggio oppure è inutile sobbarcarsi in questi costi astronomici per poi magari rimanere fermi 5 minuti alla protezione di rm termini o mi centrale come accade spesso oggi

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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smiley1081
Capo Stazione

Lazio
1642 Messaggi

Inviato il 27/06/2018 :  08:31:34  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Nel frattempo, la UE...

Special report n° 19/2018: A European high-speed rail network: not a reality but an ineffective patchwork

https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=46398

Voglio tanti Rock sulla Roma-Capranica-Viterbo!

Evolution in action!
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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13093 Messaggi

Inviato il 26/07/2018 :  17:16:42  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Spero che l'azzeramento del CDA non comporterà un involuzione nel trasporto ferroviario, e' sbagliato schierarsi a favore di una tipologia di treno o meno, AV regionali,entrambi sono fondamentali per far girare bene il paese.
La politica dovrebbe assumere un atteggiamento superpartes riguardo, ad esempio,la To Lione, spetta ai tecnici valutare la fattibilità.



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I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico

Modificato da - alejandro.roma il 26/07/2018 17:21:20
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15536 Messaggi

Inviato il 19/09/2018 :  17:20:51  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/6265-ferrovie-idra-lancia-allarme-sulle-condizioni-di-sicurezza-della-av-firenze-bologna

“Il recente caso-Genova sembra attestare come una quantità di documenti, pareri, relazioni, segnalazioni, proposte o preallarmi vengano alla luce solo dopo e per effetto di una tragedia”.
Così Idra nella lettera inviata ieri al nuovo prefetto di Firenze, la dott.ssa Laura Lega, che ha accordato all’associazione ecologista fiorentina un incontro nelle prossime settimane sulle condizioni di sicurezza presenti lungo i 60 km di gallerie monotubo, prive di tunnel parallelo di soccorso, della linea ferroviaria ad Alta Velocità fra Firenze e Bologna, inaugurata a dicembre 2009..
Invitata a inoltrare, in attesa dell’incontro, eventuali segnalazioni urgenti, Idra ha trasmesso al rappresentante del Governo a Palazzo Medici Riccardi il lungo elenco di link ai documenti inviati negli anni passati a una quantità di soggetti istituzionali, pubblicati sul sito www.idraonlus.it. Nel caso della TAV appenninica, infatti, l’esigenza di un adeguamento in materia di sicurezza appare permanentemente urgente.
“Non abbiamo avuto notizia, dai tempi dell’entrata in esercizio della tratta ferroviaria in oggetto – scrive l’Associazione -, di misure infrastrutturali idonee a fugare il timore che su quella linea, costruita prevalentemente in galleria monotubo, eventi indesiderati come avarie, incidenti o atti di sabotaggio possano provocare conseguenze gravi o gravissime”. Idra si chiede quindi al riguardo se siano state approntate “misure all’altezza delle emergenze prevedibili”, in grado di fronteggiare tali eventi.
Dopo la lezione di Genova, aggiunge Idra, “è parso a noi doveroso tornare a scriverne al Governo affinché si assicuri un supplemento di verifica delle criticità paventate. Non si tratta qui soltanto, a nostro avviso, di investire in manutenzione e sicurezza. Nel caso della tratta ferroviaria sotterranea TAV Bologna-Firenze, infatti, il problema emerge più a monte: qui è la stessa progettazione dell’opera che appare viziata da frettolosità e imprudenza. Le stesse ‘vie di fuga’ dal tunnel, finestre intermedie poste a distanza reciproca di 6-7 km, sono state concepite e realizzate – per quanto è dato capire – come finestre di cantiere, non come autentiche uscite di sicurezza: se ne considerino al riguardo le caratteristiche quanto a pendenze, tracciati e accessibilità ai mezzi di intervento e di soccorso”.
In altre parole, si osserva, “mentre il crollo del ponte Morandi ha acceso l’attenzione pubblica sul tema dell’insufficiente monitoraggio delle opere in cemento armato ormai vetuste, nel caso della TAV fra Firenze e Bologna la ‘grande opera’ stessa appare essere mal concepita, un esempio di moderna infrastruttura inquinata da cattiva progettazione, intrinsecamente insicura”.
E tuttavia, secondo l’Associazione, potrebbero “essere sfuggiti, a noi come alle cronache, provvedimenti e interventi che abbiano posto riparo alle manchevolezze (persino procedurali) segnalate dalle stesse autorità pubbliche, come il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze che – coinvolto nella progettazione degli ultimi chilometri della tratta, la cosiddetta “Variante Firenze Castello” ai sensi della L. 191/74 – era stato invece bypassato tre anni prima, assieme al Comando di Bologna – al momento della progettazione e dell’approvazione dei restanti 60 km di tunnel”.
Ecco perché la lettera propone in chiusura – considerato che non sono mancati nelle gallerie fra Firenze e Bologna episodi di disservizi, e di conseguenti disagi per gli utenti – un elenco dettagliato di quesiti che permettano di accertare se sono intervenute novità rispetto alle caratteristiche del tunnel, di conoscere le modalità e i risultati delle esercitazioni di soccorso attuate in questi anni sotto l’Appennino e di sapere, in particolare, se sia stato previsto di mettere in atto misure di sicurezza alternative idonee a compensare il rischio intrinseco, apparentemente non sanabile, derivante dalle caratteristiche della progettazione.

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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Leonardo da Civitella
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Lazio
460 Messaggi

Inviato il 04/11/2018 :  19:36:17  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Non credo questo sia il tread giusto, ma non avendone trovati altri posto qui:
https://corrieredirieti.corr.it/news/home/555351/comune-e-provincia-a-sostegno-dellazione-politica-per-istituire-una-fermata-dellalta-velocita.html

Questa mossa se si avverasse, sarebbe il più grande errore di Trenitalia.

Saluti,Leonardo
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15536 Messaggi

Inviato il 05/11/2018 :  09:59:14  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
bisogna analizzare alcuni fenomeni.

1) la rete AV non ha molte tracce libere, ma la direttissima tra Roma e Firenze è satura dato che vi transitano anche alcuni reg (e con velocita max più bassa, quindi "occupano" la linea per un tempo maggiore)
2) si è più volte chiesto l'acquisto di materiale reg da 200 km/h per permettere l'accesso alla rete AV nelle tratte vicino roma, tramite le interconnessioni (da orte e da anagni) ma un serio progetto in tal senso non c'è
3) ci sono moltissimi treni negli orari di punta, sia di Trenitalia che di Italo, e tranne il lunedi ed il venerdì di solito hanno disponibilità di posti
in sintesi quindi, forse far fermare un treno o due in ora di punta potrebbe non essere sbagliato

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