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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13093 Messaggi

Inviato il 30/07/2015 :  17:50:17  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
C'è chi da' il benservito ad entrambi e ricorre al taxi, ognuno sceglie il mezzo che più' preferisce, treno, pullman o altri mezzi, con tutti i pro e i contro del caso, tutti cmq portano in aeroporto.


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I mezzi su rotaia sono i migliori mezzi di trasporto pubblico

Modificato da - alejandro.roma il 30/07/2015 17:51:25
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Umbria
525 Messaggi

Inviato il 30/07/2015 :  21:24:56  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Alejandro qui si sta parlando di low-cost e di differenze tra il prezzo del treno ed il bus.
sappiamo anche noi che l'aeroporto (e qualsiasi località in italia) si può raggiungere con i più svariati mezzi che ci sono (taxi, ncc, etc), ma in questa discussione interessa confrontare il treno ed i bus con i relativi tempi di percorrenza ed il prezzo finale.
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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13093 Messaggi

Inviato il 30/07/2015 :  21:39:07  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Avendo il treno a portata di mano, non potrei non sceglierlo, sebbene il prezzo finale sia di 8€ e impieghi una quarantina di minuti circa, salvo soste prolungate, non abbia il posto a sedere garantito, cosa che avrei sicuramente sul pullman a un costo inferiore, attraversando mezza roma, semafori, traffico.


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marchetti625
Dirigente Movimento Operatore

Lazio
3784 Messaggi

Inviato il 01/08/2015 :  01:13:12  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
quote:
anche perché come torno a ripetere queste società non sono mica sceme che danno tutti biglietti ad 1 euro, la regola di queste società bus low-cost è "prima prenoti e più risparmi", in pratica il loro guadagno è sugli ultimi posti che vendono a prezzo maggiorato, quasi come le compagnie bus che non sono low-cost (e le assicuro che ci sono molti vettori bus attivi in italia da decine di anni che non sono low-cost come ad esempio la baltour).


Quindi,seguendo il suo "ragionamento"?non è vero che ti fanno viaggiare ad un Euro. In realtà(lo scrive Lei le tariffe medie(forse) sono poco meno al di sotto di quelle di tutti gli altri concorrenti("raspando"su tutti i costi fissi che possono essere abbattuti).
Statisticamente,infatti,le persone che possono prenotare con largo anticipo, sono una piccola parte rispetto a quelle che prenotano il biglietto con poco o nessun anticipo. Un pò,come avviene nel settore delle assicurazioni sulla vita dove i premi pagati in caso di morte sono molto alti,ma statisticamente il verificarsi dell'evento è piccolissimo...Ma,allora secondo Lei,fanno pubblicità "ingannevole"? Perchè da come scrive sembra questo.Poi,bisognerebbe analizzare il meccanismo di composizione del costo del biglietto....Alla fine ci dice che queste mirabolanti proposte sono una "tecnica di vendita"e ci fa capire ,neppure tanto cristallina(ma di "tecnica di vendita" le avevo,già, scritto:ricorda?)

Temo,se così,fosse, fra qualche tempo, ne potremmo vedere delle belle con le associazioni dei consumatori,dei Garanti e così via....Lei scrive che siete la"maggior parte delle persone":perchè vi siete "contati"?Suvvia;un pò di buon umore!

Ahahah,"Amico che viene dall'Umbria" si diverta pure con i suoi cassoni; ingombranti,lenti,pericolosi,potenzialmente, come le auto private e sopratutto inquinanti.Ognuno è libero di "masturbarsi" mentalmente con ciò che vuole.
Ci sono persone convinte che la terra sia piatta. Ma a Lei cosa importa? Capisco che Lei sia un "inguaribile gommosauro)Ma si rassegni che non c'è storia.

I treni continueranno a correre sempre più veloci e sicuri,efficenti e bellissimi...Agli autobus gli faremo "ciao,ciao con la manina"Low o High cost compreso:tranquillo

Quanto avevo precedentemente scritto,infatti,non era per Lei perchè come qualcun'altro di questo Forum,le aveva anticipato, ci siamo resi conto,della totale mancanza di argomenti...Non è stato capace di controbattere neppure a quei sette punti che Le avevo segnalato:capisco che deve essere frustante la cosa...

Però c'è una sua risposta che mi lascia "inKazzato" e profondamente rattristato: Confondere;"COSTO con INVESTIMENTO e neppure rendersi conto che INVESTIRE nelle infrastrutture di una nazione,qualunque esse siano,non solo ferroviarie,corrisponde a REDDITO per LAVORATORI;IMPRESE e INDOTTO ,che le realizza e poi ne garantisce le forniture per la loro gestione od esercizio significa avere una sorta di "buco culturale" in testa.

Io non me la prendo con Lei:assolutamente! e neppure con altri cittadini ma con la classe politica del nostro Stato che da 40 anni ha "latitato" nelle politiche di educazione civica,e in quelle dell'istruzione pubblica con il risultato di aver allevato generazioni di italiani, abituati a preferire la "cacca alla nutella"L'effimero alla sostanza e altri ancora, che non volendosi farsi "fregare" e pensando in "grande",sono stati costretti ad emigrare all'estero dove hanno ralizzato quanto avrebbero voluto fare nel nostro Paese.

Mentre nelle altre nazioni,si investe massicciamente e si continuerà a farlo nei prossimi anni, nel trasporto ferrotranviario,ampliando e razionalizzando le reti,migliorando nodi di scambio e armonizzando le sinergie con gli altri vettori,qui da noi si fà esattamente il contrario...Stiamo guardando al "passato" e volgiamo le spalle al futuro....

Esimio,sconosciuto,su questa discussione,La invito a non rispondermi.Io farò lo stesso con Lei( A proposito,in futuro se vuole fare bella figura eviti di presentare dei dati statistici o presunti tali,facendo copia/incolla,o divulgando quanto appreso da "volumetti od opuscoli" Se vuole conoscere i risultati di produzione dell'AV,si vada a leggere il bilancio d'esercizio di Trenitalia 2013/2014 così evita "minKiate")poichè ci siamo detti tutto quanto si poteva scriver e anche perchè il Forum non può essere un "Ping Pong" di risposte tra due persone soltanto....


Modificato da - marchetti625 il 01/08/2015 01:19:43
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Umbria
525 Messaggi

Inviato il 01/08/2015 :  16:23:19  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
ma guardi sign. marchetti che il low-cost, seppure con modalità differenti lo fanno anche le compagnie ferroviarie come italo. basta vedere tutte le e-mail che mi arrivano tra cui una che mi è arrivata lo scorso giorno che mi diceva che se prenoto entro 48 ore posso viaggiare dal primo settembre al 30 ottobre con il 30% di sconto in qualsiasi tratta. ad es. un roma-milano mi costa 18 euro, un prezzo pazzesco se si pensa che un roma-milano acquistato all'ultimo minuto può costare anche quasi 80 euro.
perciò che lei lo accetti oppure no anche le grandi compagnie ferroviarie propongono le loro tariffe low cost, e la regola che lei contesta "prima prenoti più risparmi" è valida anche qui.
ovviamente ci sono le restrizioni quali il biglietto non rimborsabile ed il cambio dell'orario del viaggio.
lei che può essere definito un irriducibile del treno allora mi spiega perché nell'italia centrale molte province non sono servite da linee ferroviarie dirette? perché l'aquila capoluogo dell'abruzzo non ha un collegamento ferroviario diretto con roma?
e perché rieti provincia del lazio non ha un collegamento ferroviario diretto con roma?
glielo dico io, perché realizzare tratte ferroviarie in zone appenniniche e con una scarsa utenza (stiamo parlando di due province e non metropoli) avrebbe dei costi insostenibili a fronte di modesti ricavi.
e questo lo afferma anche il capo di questo forum gemini76 che più volte ha detto che " le linee ferroviarie per una scarsa utenza non si possono costruire, è impossibile pensare che la ferrovia roma-pescara possa essere raddoppiata oltre guidonia e diminuire i tempi di percorrenza attuali", "tu non sai (riferito a me) quanto costa costa far viaggiare un treno, al contrario di un bus" e poi "è giusto sostituire le corse dei treni con bus nei periodi estivi nelle tratte interne dell'abruzzo e del lazio a causa della scarsa utenza". come mai lei non dice nulla? l'avevo già scritto prima ma nessuno ha espresso un giudizio su queste affermazioni.
se lei oggi devi andare a l'aquila o a rieti da roma deve usare il bus, a meno che lei non abbia tempo da perdere o chissa cos'altro.
e questo è solo un esempio per dire che i treni veloci, sicuri efficenti al momento li può avere solo sulle linee A/V.
che lei ci crede oppure no questa è la realtà, il treno è un ottimo mezzo per spostarsi, ma dove c'è densità abitativa altrimenti è un investimento fallimentare.
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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Umbria
525 Messaggi

Inviato il 07/08/2015 :  14:01:06  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
ma non erano tutte in crisi e prossime alle chiusura le compagnie low-cost dei bus? finalmente una compagnia low-cost che si ricorda che esiste anche un altra italia da roma in giù.
ma in italia non sono tutti ricconi da potersi permettere treni ed aerei costosi per spostarsi? e quelli che decidono di tornare spesso nelle loro famiglie in particolare studenti e lavoratori fuori casa ora avranno un opportunità in più.
ricordo di aver letto molta gente del sud che chiedeva a gran voce nei vari forum di servire anche le loro regioni con servizi bus low cost.

Da Foggia, viaggi in pullman Flixbus a un euro.

'Flixbus' sbarca a Foggia: partenze verso Pescara, Rimini e Venezia a 1 euro.

Da settembre, la rete di arrivi e partenze della start-up tedesca abbraccerà anche Foggia. Il modo più facile, economico ed eco-sostenibile di viaggiare grazie all'azienda di trasporti a vocazione green e low-cost.

dettagli notizia e link: http://www.foggiatoday.it/economia/flixbus-viaggi-pullman-un-euro-foggia.html



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mazinga-80
Tecnico Circolazione (Capo Squadra Deviatori)

Umbria
525 Messaggi

Inviato il 15/08/2015 :  17:53:27  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Flixbus, la startup degli autobus low cost che vuole creare 1.000 posti di lavoro

L'azienda tedesca di bus si lancia in Italia con 5 linee nazionali e 50 città collegate entro il 2015. Il modello di business prevede una partnership con le compagnie locali: la società si occupa di marketing e pianificazione mentre le ditte di trasporti, adeguandosi agli standard (sostenibilità, wifi a bordo...), gestiscono l'operatività su strada

di Maurizio Di Lucchio


Mentre molti discutevano di Uber, ride sharing e Google car, in pochi si sono accorti che nel frattempo un altro mezzo di trasporto su gomma era interessato da grandi innovazioni: l’autobus. I cambiamenti, più che nella struttura delle vetture, sono stati nei modelli di business.

Tra le nuove formule che si possono trovare sul mercato c’è quella proposta dalla tedesca Flixbus, che è attiva in quindici Paesi europei (Germania, Paesi Bassi, Belgio, Austria, Francia, Svizzera, Italia, Croazia, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Svezia, Danimarca, Lussemburgo) mette a disposizione dei passeggeri oltre 350 destinazioni su media-lunga distanza a tariffe accessibili.

L’alto numero di tratte e le tariffe contenute sono possibili grazie a un sistema in cui la società Flixbus, fondata a Monaco di Baviera nel 2011 dai tre under 35 Jochen Engert, André Schwämmlein e Daniel Krauss, si occupa di pianificazione commerciale, politica dei prezzi, marketing, servizio pre e post vendita, customer service e altre funzioni aziendali, mentre l’operatività su strada è gestita da un network di aziende di autobus locali - al momento 180, con 650 vetture nel complesso - contraddistinte da una serie di standard: bus verdi, sia come tinta che in termini di sostenibilità ambientale, wifi a bordo, toilette, prese di corrente, snack e bevande in vendita (servizio non ancora disponibile in Italia), distanza significativa tra i sedili, due bagagli gratuiti (più quello a mano) e possibilità di prenotare tramite app.

Il lancio di Flixbus in Italia è avvenuto lo scorso 15 luglio. A oggi sono 20 le città collegate in Italia, da nord a sud: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Foggia, Genova, Merano, Mestre, Milano, Padova, Pescara, Piacenza, Rimini, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona. Entro fine anno, secondo i programmi della società, si arriverà a quota 50.

Oltre ai collegamenti con l’estero, la società sta lanciando varie linee nazionali. Una - Milano-Venezia - è già operativa mentre altre due - Torino-Venezia e Genova-Venezia - faranno servizio dal 17 agosto e ulteriori due - Venezia-Bari diurna e Venezia-Bari notturna - partiranno a settembre.

Per ogni nuova tratta vale l’offerta del viaggio a 1 euro: nelle prime settimane in cui vengono inaugurate nuove linee, i primi che prenotano pagano la corsa quanto un caffè. A offerta esaurita, i prezzi aumentano invece progressivamente con l’avvicinarsi della data del viaggio. Un meccanismo, quello del “prima prenoti, meno paghi”, che accomuna Flixbus con altre startup di autobus che mirano a rivoluzionare questo tipo di trasporti in Europa.

«Unendo le forze con le compagnie locali, con le quali condividiamo i ricavi, in due-tre anni siamo riusciti a crescere velocissimamente», dice il managing director per l’Italia Andrea Incondi, 30 anni. «Da Milano, per esempio, si possono raggiungere circa 80 destinazioni in Europa: circa 25 collegate direttamente e una cinquantina con un solo cambio».

Il modello ideato da Flixbus, che a gennaio 2015 si è fusa con MeinFernBus, un’altra startup che offriva un servizio simile, consente alle compagnie locali di diversificare il proprio business. «Ci sono società - spiega Incondi - che hanno 15-20 autobus e scelgono di mettere a disposizione di Flixbus un paio di mezzi. Per il resto, rimangono liberi di gestire il proprio servizio in totale autonomia».

Ma le compagnie locali riescono ad avere buoni margini se una parte dei ricavi va alla società che coordina le linee? Il modo in cui i ricavi vengono distribuiti tra Flixbus e le aziende di trasporto non è stato reso noto ma - osserva il country manager - «il fatto che il numero dei nostri partner cresca di continuo è la dimostrazione che il modello conviene a entrambi: più il brand diventa sinonimo di viaggio in bus confortevole e a prezzo accessibile, più la probabilità che le compagnie locali riempiano i posti dei bus in ogni corsa aumenta. Viceversa, un singolo, per quanto forte, fa fatica a colmare ogni giorno i suoi autobus».

In Italia, al momento sono tre le aziende partner di Flixbus ma altre, a detta di Incondi, stanno aderendo al progetto. «In Flixbus Italia, per cui al momento lavorano 25 persone, compagnie, autisti e manutenzione saranno sempre italiani al 100%», garantisce il managing director. «Il nostro obiettivo è creare in 2-3 anni circa 1000 nuovi posti di lavoro: un traguardo che riteniamo possibile se pensiamo al fatto che in Germania - dove Flixbus detiene il 75% del mercato dei bus a media-lunga percorrenza - la società dà lavoro a circa 650 persone e che tra autisti, formatori, meccanici, addetti alla pulizia, Flixbus ha fatto nascere un indotto complessivo di circa 3.500 posti di lavoro».

Ed è singolare il modo in cui Flixbus ha creato il primo posto di lavoro in Italia: quello per il suo giovanissimo country manager, laureato in Economia in Bocconi e con esperienze nel settore vendite e marketing in diverse multinazionali tra Germania e Italia.

«Un anno e mezzo fa, lavoravo in Italia», racconta. «La mia fidanzata, ora moglie, viveva e lavorava a Monaco di Baviera. Dovevo scegliere tra amore e carriera e ho deciso di seguire l’amore. Mi trasferii quindi in Germania, cominciai a studiare tedesco e a visitare il Paese. Fu in quel periodo che mi accorsi che moltissimi giovani visitavano le città viaggiando su questi autobus verdi. Un giorno presi un Flixbus da Monaco a Berlino. Per me che venivo dalla provincia di Como, l’autobus era più che altro il mezzo delle gite scolastiche. Invece notai che questi bus erano moderni, connessi, avevano la rete elettrica ed erano convenienti».

In quel momento, Incondi pensa che il modello può funzionare anche in Italia. Così, tornato a casa, comincia a studiare il mercato dei bus nel nostro Paese e quello di Flixbus. A quel punto, tira giù una sorta di business plan da presentare ai fondatori della startup.

«Scrissi una mail ai fondatori, non li conoscevo neanche: “ho fatto questa analisi del mercato italiano, vi interessa?”, chiesi loro. Nel giro di pochi giorni, mi chiamarono per un colloquio. L’incontro durò quasi cinque ore, passammo tutta la sera a discutere di opportunità. Qualche settimana dopo ricevetti una mail: “vogliamo iniziare la nostra attività in italia e vorremmo che ci aiutassi in questa sfida”. Ed eccomi qui».

12 Agosto 2015

link articolo: http://www.economyup.it/startup/3014_flixbus-la-startup-degli-autobus-low-cost-che-vuole-creare-1000-posti-di-lavoro.htm

ma i grandi economisti di questo forum con tanto di master in economia alla bocconi non dicono più nulla?
e come mai anche il sito il pendolare magazine che se non erro è stato creato sempre dal fondatore di questo forum si interessa a flixbus tanto da farci un bell'articolo? http://www.ilpendolaremagazine.it/news/2015/07/24/flixbus-lancia-collegamento-notturno-roma-monaco-di-baviera/
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alex1976
Capo Stazione

2096 Messaggi

Inviato il 21/11/2015 :  12:57:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
le corse le gestisce troiani
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alejandro.roma
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

Lazio
13093 Messaggi

Inviato il 14/11/2017 :  12:18:58  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/950435/marozzi-chiude-e-licenzia-flixbus-ci-ha-distrutto.html

Nelle zone dell'Italia in cui le infrastrutture ferroviarie sono carenti , nel corso degli anni il pullman ha trovato posto.
Basta che Flixbus non monopolizzi il settore.


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Modificato da - alejandro.roma il 14/11/2017 12:20:49
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

24977 Messaggi

Inviato il 14/11/2017 :  12:31:28  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Da una parte è un bene, dall'altra la fortuna di uno corrisponde alla disfatta dell'altro..

Modificato da - Fab 1224 il 14/11/2017 12:31:54
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Mirko7270
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

21316 Messaggi

Inviato il 15/11/2017 :  14:25:11  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Comunque sulla pagina di Marozzi smentiscono la chiusura ma parlano di ristrutturazione in base alle leggi.
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emipaco
Amministratore(Capo Reparto Movimento)

Lazio
15539 Messaggi

Inviato il 15/11/2017 :  14:40:27  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
se da 91 dipendenti scendi a 86 non chiudi ma... quasi!

colui che sorride quando le cose vanno male ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa (Arthur Bloch)
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Fab 1224
Professional Senior(1° Aggiunto di Reparto)

24977 Messaggi

Inviato il 15/11/2017 :  17:19:39  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Se non è chiusura si tratta di ridimensionamento e purtroppo qualcuno ne fa le spese..
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