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n/a
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 Inviato il 29/01/2007 : 20:05:06
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Messaggio di Amico di Perrault
Scusate l'errore...
Comunque quello che ho detto vale pari pari per Claudio Brignole, al quale, se vuole, posso mandare ank'io un pò di materiale...per quel poco ke ho!
Fatemi sapere se serve la mia piccola collaborazione e come posso apportarla!
Ancora complimenti!
ti ho inviato una mail, leggila e rispondimi con un mess. di notifica |
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n/a
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46 Messaggi |
Inviato il 30/01/2007 : 00:52:03
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Arrivata! ;-)
Grazie, Mimìmetropolitano!
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BiagPal
Capo Stazione
Campania
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Inviato il 30/01/2007 : 09:38:18
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Messaggio di Amico di Perrault
...Io nn mi riferisco ad uno scandalo di tangenti quando parlo di Italia '90, mi riferisco allo scandalo delle eterne incompiute, come la LTR e la rsitrutturazione totalmente insensata di piazzale Tecchio...
Cosa avrebbe che non va la riqualificazione di Piazale Tecchio? |
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BiagPal
Capo Stazione
Campania
1001 Messaggi |
Inviato il 30/01/2007 : 09:42:27
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Messaggio di Amico di Perrault
...Del resto io sono anche molto scettico sul futuro dello splendido progetto, perchè se la gestione degli impianti (che dovrà esser fatta in maniera sinergica da Comune, forze dell'ordine, Ferrovie, e aziende del trasporto locale) continua ad avere gli standard di oggi, beh... Non so voi, ma io non camminerò con gioia sotto uno splendido pergolato pullulante di criminali e sbandati.. Non vorrei sollevare un altra polemica, che sinceramente sono un pò stanco di fare il grillo parlante, ma spesso (e non ultimo il progetto di Dominique) tali indubbiamente meravigliosi progetti sono calati in realtà estremamente difficili... A noi manca la cultura della manutenzione: alla fine, anche se lentamente e con difficoltà, le cose si costruiscono. Il problema è mantenerle in buone condizioni: basti pensare alle pensiline a p.za Dante, o ai vari monumenti sparsi x la città... Mancano perfino le lampadine di sostituzione nelle stazioni per quelle fulminate!
Speriamo bene...
Per la Stazione di Piazza Garibaldi sarà creata una società di gestione privata, costituite dai commercianti, società, della futura galleria commerciale che sarà realizzata sotto il pergolato di cui parli. Anzi, in realtà, le stazioni che saranno gestite da società private saranno 3: Municipio, Garibaldi e Capodichino. |
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n/a
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Inviato il 30/01/2007 : 10:50:07
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Riporto dal sito (stupendo!  ) www.metroitaliane.it:
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(24 gennaio 07) La linea 6 fa ancora aspettare i napoletani. L'apertura al pubblico, dopo l'inaugurazione dello scorso 11 gennaio con il presidente del consiglio Romano Prodi, sembra slitterà ai primi giorni di Febbraio. Il ritardo è dovuto alla mancanza di personale di guida, infatti solo questa settimana verranno conclusi i corsi per i nuovi macchinisti.
...e mi viene da chiedere: ma è una notizia seria, o uno scherzo di carnevale anticipato?!?
Passi che ci son voluti 20 anni per aprire l'unico tratto inutile dell'ex LTR; passi che ci hanno fatto passare come attestazione delle capacità dell'amministrazione di iniziare e concludere un'opera la (ri)inaugurazione (...anche ai mondiali del 90 fu fatto il viaggetto prova dai politici, i treni poi sono rimasti parcheggiati sotto viale Augusto!  ) di una tratta che in fin dei conti era (almeno) per la metà già fatta.
Ma addirittura che non la si apre perchè i corsi di guida (su treni che risalgono a 20 anni fa e che sono stati sempre disponibili nelle viscere di Fuorigrotta) finiscono un mese dopo la farsa dell'inaugurazione di Prodi mi sembra assurdo...  la classica cosa da...italietta!
Mi sa che rispetto agli anni 90, almeno per quel che riguarda la classe politica, non è che sia cambiato granché!  |
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n/a
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Inviato il 30/01/2007 : 11:42:52
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è stata chiarita la natura dei reperti archeologici rinvenuti negli scavi per la costruzione della stazione di via toledo. si tratta delle antica cinta muraria della città, di epoca aragonese.
l'opera fu voluta da Federico d'Aragona re di napoli, nel 1499, per rendere la città inespugnabile. la cortina difensiva è possente, spessa 3metri e modellata a scarpa.
la notizia è riportata sul mattino di oggi (cronaca locale) |
Modificato da - n/a il 30/01/2007 13:43:07 |
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Inviato il 30/01/2007 : 11:55:50
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la linea6 è stata consegnata pochi giorni fa, dall'ansaldo a metronapoli. il protocollo USTIF prevede che ci sia una fase di addestramento dei macchinisti, prima che la linea entri in servizio. in realtà il personale c'è, è la preparazione che manca...
ma da ciò che ho capito... si tratta di giorni, con il personale preparato (una paio di settimane di addestramento), la linea sarà a breve in esercizio. |
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Inviato il 30/01/2007 : 11:56:18
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Messaggio di mimìmetropolitano
è stata chiarita la natura dei reperti archeologici rinvenuti negli scavi per la costruzione della stazione di via toledo. si tratta delle antica cinta muraria della città, di epoca aragonese.
l'opera fu voluta da Ferdinando d'Aragona re di napoli, nel 1499, per rendere la città inespugnabile. la cortina difensiva è possente, spessa 3metri e modellata a scarpa.
Si sa cosa hanno intenzione di fare con questi reperti?
Perchè alla mostra Metròpolis si vedeva chiaramente come i reperti di piazza Municipio e piazza Quattro Palazzi venissero inglobati nelle rispettive stazioni... ma per la stazione Toledo non mi è parso di percepire lo stesso guardando il progetto.
Poi la settimana scorsa, passando per via Roma ho visto che utilizzavano il martello pneumatico sulle mura... mi sa un po' invasivo come metodo di "recupero"!
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la notizia è riportata sul mattino di oggi (cronaca locale) e parla di federico d'aragona, giornalisti ignoranti!!!
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Inviato il 30/01/2007 : 12:03:52
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Messaggio di mimìmetropolitano
la linea6 è stata consegnata pochi giorni fa, dall'ansaldo a metronapoli. il protocollo USTIF prevede che ci sia una fase di addestramento dei macchinisti, prima che la linea entri in servizio. in realtà il personale c'è, è la preparazione che manca...
ma da ciò che ho capito... si tratta di giorni, con il personale preparato (una paio di settimane di addestramento), la linea sarà a breve in esercizio.
Hai ragione, forse sono stato un po' impulsivo... dopo aver atteso venti anni non sarà un mese a farci fare la bocca storta. Tuttavia quello che volevo esprimere è che aspettare l'ultimo mese per iniziare un corso di formazione, quando i lavori vanno avanti da anni, ed i treni sono già disponibili (ergo si sa che macchina si utilizzerà) mi sa tanto di disorganizzazione. Incapacità di gestire più processi di diversa durata in parallelo per far sì che sia solo quello più lungo (ovviamente gli scavi della tratta) ad incidere sulla data di messa in esercizio.
Ma forse questo sarebbe ideale... o troppo normale, il che in fondo per Napoli è la stessa cosa.
E dicendo questo mi riaggancio alla sfiducia che traspare nel messaggio di "amico di Perrault" circa la vita della futura installazione in Piazza Garibaldi. |
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Inviato il 30/01/2007 : 12:43:26
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Messaggio di BiagPal
Per la Stazione di Piazza Garibaldi sarà creata una società di gestione privata, costituite dai commercianti, società, della futura galleria commerciale che sarà realizzata sotto il pergolato di cui parli. Anzi, in realtà, le stazioni che saranno gestite da società private saranno 3: Municipio, Garibaldi e Capodichino.
Domanda:
le società che gestiranno tali aree saranno sulla falsariga del consorzio che amministra il Centro Direzionale, ottimo esempio di sinergia tra privati e comune? Perchè se è così, stiamo freski... |
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BiagPal
Capo Stazione
Campania
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Inviato il 30/01/2007 : 12:51:34
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| No. Una società totalmente privata, anzi ti dirò di più, la stessa galleria commerciale sarà costruita in Project Financing. |
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BiagPal
Capo Stazione
Campania
1001 Messaggi |
Inviato il 30/01/2007 : 13:01:15
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Messaggio di Giovanni212
Hai ragione, forse sono stato un po' impulsivo... dopo aver atteso venti anni non sarà un mese a farci fare la bocca storta. Tuttavia quello che volevo esprimere è che aspettare l'ultimo mese per iniziare un corso di formazione, quando i lavori vanno avanti da anni, ed i treni sono già disponibili (ergo si sa che macchina si utilizzerà) mi sa tanto di disorganizzazione. Incapacità di gestire più processi di diversa durata in parallelo per far sì che sia solo quello più lungo (ovviamente gli scavi della tratta) ad incidere sulla data di messa in esercizio.
Comunque le colpe della ritardata apertura sono da attribuire a Metronapoli. L'ingegner Dell'Aquila dell'Ansaldo ci riferì, durante la visita effettuata la scorsa settimana, che dal giorno 23 Gennaio la Linea 6 è stata consegnata a Metronapoli. Anzi ci disse che la linea è pronta da cicrca due mesi, quindi, volendo la linea avrebbe potuto aprire prima di Natale. |
Modificato da - BiagPal il 30/01/2007 13:02:30 |
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Inviato il 30/01/2007 : 13:37:34
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Messaggio di BiagPal
Anzi ci disse che la linea è pronta da cicrca due mesi, quindi, volendo la linea avrebbe potuto aprire prima di Natale.
Vabbé, prima di Natale non avrebbe mai aperto: alle nostre amministrazioni serviva di farla inaugurare al premier, e a mezzo governo quando "scendevano" per il summit a Caserta, come spot dopo gli attacchi che lo stesso Prodi aveva abbastanza nettamente portato (tenuto conto dell'appartenenza alla stessa coalizione) alle capacità delle amministrazioni locali... se non sbaglio all'epoca ci fu un discreto botta e risposta sindaco-premier. 
Cmq... in tema di aperture, ieri ho notato che hanno cambiato la data di termine (presunto) dei lavori per la stazione Duomo: 27.12.2010! Praticamente altri quattro anni!
Ma è previsto che le stazioni sulla tratta Dante-Piazza Garibaldi aprano contemporaneamente o, come si fece per quella di Materdai, l'apertura sarà scaglionata?
Vabbé che per quello che ne so, la talpa sta ancora viaggiando verso piazza Municipio, da piazza Garibaldi, quindi prima che rompa il diaframma a Dante... |
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220 Messaggi |
Inviato il 30/01/2007 : 13:41:42
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Messaggio di BiagPal
No. Una società totalmente privata, anzi ti dirò di più, la stessa galleria commerciale sarà costruita in Project Financing.
Fonte? Letto in giro o...certa?!? |
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220 Messaggi |
Inviato il 30/01/2007 : 14:45:23
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da Il Mattino di oggi:
CARLO AVVISATI Torna alla luce la cinta muraria d’epoca aragonese di via Toledo. La scoperta del complesso è avvenuta durante i lavori per la realizzazione del metrò nell’area compresa tra l’incrocio di Via Diaz e appunto via Toledo, l’arteria napoletana la cui costruzione venne iniziata dal vicerè spagnolo don Pedro Alvarez nel 1536. Una cortina difensiva possente, quella trovata nel «pozzo» della stazione della linea 1: era spessa tre metri ed era modellata «a scarpa» per meglio favorire la difesa. Per realizzarla, le maestranze si servirono di migliaia di blocchi quadrati di tufo giallo che estraevano dal sottosuolo o facevano arrivare dalle cave aperte sulle colline circostanti. Nelle intenzioni di Federico d'Aragona, che ne iniziò la costruzione nel 1499, la barriera doveva servire a rendere la città inespugnabile. «Le caratteristiche strutturali del muro, la cronologia dei materiali ceramici rinvenuti nella sua fossa di fondazione - conferma Daniela Giampaola, l'archeologa della Soprintendenza archeologica di Napoli che ha l'alta sorveglianza sul cantiere di scavo - fanno appunto ritenere che il tratto emerso sia appartenuto alla fortificazione cittadina di epoca aragonese». Gli scavi effettuati per il Metrò avevano peraltro già dato importanti risultati sottolineati dai resti degli edifici del quartiere fondato dal vicerè spagnolo agli inizi del ’500; poi, erano emerse le evidenze appartenute a un complesso d'epoca romana, forse una terma, datato al II secolo dopo Cristo. Quei reperti era importantissimi perchè segnalavano l'espansione della città verso l'area del porto e in direzione delle grandi strade di comunicazione per Pozzuoli e i Campi Flegrei. Quindi, si erano scoperti dei suoli sui quali c'erano i segni delle arature risalenti al Neolitico finale, circa 3500 anni fa, lasciate da uomini che avrebbero abitato e coltivato l’area adesso occupata dai Quartieri spagnoli. Infine, ci si era imbattuti in tracce di vegetazione risalenti al 9000 avanti Cristo: segni in assoluto di alcune tra le più antiche evidenze di età preistorica mai rinvenute a Napoli e appena successive alla fine dell’ultima glaciazione datata 12 mila anni fa. Insomma, un vero e proprio «pozzo di San Patrizio» quello scavato a Toledo che, oltre alla cinta muraria, ha svelato anche un vallone in cui si incanalavano i detriti e le sabbie che trasportati dall’acqua piovana scendevano dalle colline messe a corona attorno alla città. Tra le altre, il recupero del frontone del muraglione ha anche evidenziato numerose feritoie destinate a essere usate come postazioni per arcieri e frombolieri in caso di guerra. Federico d’Aragona ben sapeva quanto fosse importante contare su una forte barriera difensiva sia perchè allora stavano soffiando venti di guerra e sia perché aveva visto che un suo predecessore, Alfonso d’Aragona, aveva messo a ferro e a fuoco la città (Alfonso, a quel tempo, in Europa, possedeva un potenziale bellico micidiale) riducendo Castelnuovo a un mucchio di macerie. La cinta partiva dalla Porta Reale vecchia, messa in corrispondenza di piazza del Gesù, inglobava il Monastero di Santa Maria di Monteoliveto, proseguiva lungo l’allineamento che sarà successivamente ricalcato da via Toledo, e girava poi in corrispondenza di Castel Nuovo. L’opera servì a ben poco perché Napoli fu conquistata dagli spagnoli e la fortificazione non molto tempo dopo fu messa fuori uso da Don Pedro di Toledo che impostò la strada che da lui prese il nome. Adesso per quelle mura ’è un disegno che ne prevede recupero e mostra, visto che un ampio tratto sarà inserito nel progetto del mezzanino del metrò non solo quale ricordo di un fondamentale segno urbano: la fortificazione cittadina tardo - quattrocentesca, ma anche perchè «permetterà ai napoletani - sottolinea la soprintendente archeologa Maria Luisa Nava - di riappropriarsi di una altro pezzo della loro storia».
(fonte http://ilmattino.caltanet.it/mattino/view.php?data=20070130&ediz=NAZIONALE&npag=40&file=3H1.xml&type=STANDARD)
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Metro Napoli (discussioni di carattere generale)