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 Potenza - Avigliano: tratta a doppio scartamento

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
Vinc Inviato - 02/12/2018 : 16:29:51
A differenza di altri paesi, in Italia non sono molti i tratti ferroviari a doppio scartamento, con binari a tre rotaie; una e' la tratta Potenza - Avigliano, in comune con le linee Potenza - Foggia a scartamento normale e Potenza - Bari delle FAL a scartamento millimetrico (900 mm); per un tratto di qualche km, comprendente una galleria, le due linee confluiscono in una, gestita sempre da RFI, per poi divergere dopo una galleria e andate ognuna per proprio conto.
Forse un unicum in Italia.
10   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
binario Inviato - 03/01/2019 : 16:49:20
Giova ricordare che alcune delle ferrovie a scartamento ridotto del sud sono state cambiate in corso d'opera, dopo che erano state progettate (e in taluni casi i primi tratti anche in parte realizzate) per lo scartamento ordinario.

Se prendiamo la FCL Lagonegro - Spezzano Albanese, inizialmente doveva essere una ferrovia che da Cosenza doveva andare a nord verso la Campania e Napoli attraversando il Pollino, partendo dalla base della Cosenza - Sibari. Senonché poi si realizzò la Paola San Fili Cosenza a cremagliera e il collegamento verso il Pollino fu declassato a linea economica e realizzato a scartamento ridotto; senonché il primo da Spezzano a Castrovillari fu costruito proprio dalle FS (e infatti i fabbricati sono quelli FS come quelli della vecchia Paola - Cosenza a cremagliera per intenderci); peraltro dopo la realizzazione del collegamento calabro lucano, esisteva un tratto a doppio scartamento tra Spezzano Albanese (che aveva le due stazioni dirimpettaie) e il bivio Castrovillari.

Anche il primo tratto della Cosenza Catanzaro FCL (inaugurato poi nel 1916, ma il primo tratto fino a Pietrafitta era pronto già dal 1897)) fu costruito dalle FS e almeno fino a Pietrafitta con la sagoma delle gallerie a scartamento ordinario, oltre che con alcuni fabbricati in stile FS. Quello rientrava nel progetto di collegamento tra cosenza e il sud tirreno via Nocera Terinese; abortito anche quel collegamento, il progetto fu ripreso dalle mediterrane calabro lucane e riconvertito nella cosenza - rogliano - soveria mannelli - catanzaro - catanzaro lido. Da quella ferrovia, il famoso tratto a doppio scartamento Cosenza - Cosenza Casali FCL già citato.

Vinc Inviato - 26/12/2018 : 17:30:51
E' il caso anche di parlare di una rete di ferrovie economiche in Piemonte "abortita" e convertita in rete tranviaria stradale.
Dopo l'approvazione della già ricordata legge 5002 del 1879, prese corpo un progetto di una rete di ferrovie economiche a scartamento ridotto di 1100 mm nella provincia di Cuneo, irradiantesi da Saluzzo verso il capoluogo provinciale e verso i fondovalle delle vallate alpine (Po, Varaita, Maira, Stura), con una linea di congiunzione con la città di Torino. Sorsero però molteplici problemi, dall'esproprio dei terreni interessati, alla costruzione delle opere d'ingegneria necessarie, come i ponti sui vari fiumi interessati, alla penetrazione in Torino (una trattativa con la Rete Mediterranea per raggiungere la stazione torinese di Porta Nuova con un tratto a doppio scartamento non andò in porto). Volendo comunque dotare la "Granda" di una rete di comunicazioni su ferro, si ripiegò su una rete tranviaria lungo le strade provinciali, più semplice ed economica come realizzazione, potendo sfruttare i manufatti stradali già esistenti. Per non buttare del tutto il progetto già iniziato, si decise di mantenere lo scartamento di 1100 mm, nonchè le stazioni di capolinea e intermedie già progettate e il materiale rotabile (salvo le locomotive, sostituite con le classiche loco tranviarie "a cubo").
Nacque così la più estesa delle reti tranviarie intercomunali piemontesi, a partire dalla fine della prima guerra mondiale soggetta a "tagli" sempre più estesi, fino alla completa soppressione, e sostituzione con autocorriere per il servizio passeggeri, nel 1950.
Vinc Inviato - 24/12/2018 : 17:43:50
quote:
Messaggio di Michele Ginanneschi

Dimentichi la Trento-Mezzana e la ferrovia del Renon in Trentino.


Vero! Il discorso in generale pero' non cambia....
Michele Ginanneschi Inviato - 24/12/2018 : 09:01:54
Dimentichi la Trento-Mezzana e la ferrovia del Renon in Trentino.
Vinc Inviato - 23/12/2018 : 16:41:46
La discussione mi offre l'occasione per parlare di un ulteriore elemento di differenziazione tra Nord e Sud d'Italia: la presenza al Sud di reti ferroviarie a scartamento ridotto, pressochè inesistenti al Nord (la rete lombarda delle Ferrovie Nord è a scartamento ordinario, così pure la Ciriè - Lanzo e la Canavesana nella zona di Torino, e altre ferrovie non statali).
La legge 5002 del 1879, che regolamentò la costruzione di linee e reti ferroviarie, suddivideva le linee e reti in quattro categorie, secondo l'importanza; l'ultima categoria, la quarta, era quella delle cosiddette "ferrovie economiche", a carattere prevalentemente locale per il collegamento dei centri minori, previste a scartamento ridotto rispetto a quello ordinario di 1435 mm per contenere i costi, richiedendo opere di minori dimensioni, raggi di curvatura ridotti, ecc.
Tali ferrovie si svilupparono prevalentemente al Sud, proprio per la scarsità di industrie e per le caratteristiche altimetriche del territorio, con molti centri di sommità non percorribili con binari. Al Nord, dove già diffusa era la presenza di industrie, situate di solito lungo le strade di comunicazione, e città e paesi erano prevalentemente in piano, come collegamenti secondari su ferro vennero preferite le tranvie stradali, che si svolgevano sopra o a fianco delle strade, in modo da poter facilmente raccordarle agli stabilimenti lungo il percorso, senza elementi di separazione tra sede e strada; l'attraversamento dei centri abitati avveniva sulle strade cittadine, con rotaie a gola uguali a quelle delle tranvie urbane. Lo scartamento era prevalentemente ordinario, per consentire l'interscambio con la rete ferroviaria nazionale.
La posa delle tranvie era possibile all'epoca dato il ridotto traffico stradale, prevalentemente carri e carrozze a cavalli; il successivo sviluppo della motorizzazione, a partire dai primi decenni del '900, cambiò radicalmente la situazione, ponendo problemi sempre maggiori di "convivenza" dei "trenini stradali" col traffico privato; l'elettrificazione delle tranvie, iniziata già dal primo '900, non migliorò di molto la situazione, che, dopo la seconda guerra mondiale, col bom della motorizzazione privata, divenne quasi ovunque insostenibile, e, complice anche la diffusione del trasporto merci su strada che rendeva inutili i raccordi su ferro delle fabbriche, una dopo l'altra le tranvie chiusero, sostituite per il servizio passeggero da autocorriere. Non ne rimangono oggigiorno che pochi tratti nell'hinterland milanese, di cui è già previsto l'inglobamento nella rete di metropolitana.
Questi problemi ovviamente non interessarono il Sud, dove la maggioranza delle ferrovie economiche sopravvisse, ed è tuttora esistente, con vantaggi per l'ambiente: una volta tanto, un punto a favore del Mezzogiorno!
Attualmente, al Nord le uniche linee a scartamento ridotto sono, in Piemonte e Lombardia, la Vigezzina e la linea del Bernina, provenienti dalla Svizzera, e in Liguria la Genova - Casella. Il confronto col Sud, colle importanti reti della Circumvesuviana, delle Appulo - Lucane e Calabre, e in Sardegna le FdS, in più in Sicilia la Circumetnea, depone certamente a favore di quest'ultimo.
Eeyor Inviato - 08/12/2018 : 01:38:39
Anche Porto Empedocle - Agrigento Bassa era a doppio scartamento
binario Inviato - 04/12/2018 : 11:48:19
Un altro caso illustre era quello di Cosenza.

Quando c'era ancora la vecchia stazione in centro (e la vecchia stazione FS era anche raccordata alla storica stazione cittadina FCL oggi Cosenza Centro) esisteva un tratto a doppio scartamento fino alla stazione FCL di Cosenza Casali; anche il celebre ponte in ferro alla confluenza tra Busento e Crati aveva la terza rotaia.
Gemini76 Inviato - 03/12/2018 : 01:08:18
Ci sarebbe Sassari ma ANSF non vuole che Trenitalia usi il binario 1 a doppio scartamento
Giancarlo Giacobbo Inviato - 02/12/2018 : 23:51:13
Su questa linea la compenetrazione dei due scartamenti è dovuta per un breve tratto a causa di un raccordo industriale fra Trento FS e Lavis.
Leonardo da Civitella Inviato - 02/12/2018 : 17:27:28
Un altro esempio potrebbe essere la Trento- Malè, dove si hanno 3 rotaie.
Infatti la prima e la seconda fungono da binari a scartamento metrico, mentre la terza insieme alla prima funge da scartamento standard.

PS: Non credo però che su questa linea ci sia lo scartamento doppio.

Saluti,Leonardo

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