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 Cuneo - Ventimiglia: ancora stop!

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
Vinc Inviato - 15/04/2018 : 17:34:43
Ancora problemi per la linea "internazionale" Cuneo - Ventimiglia, linea nata sfortunata per il fatto di ricadere nel territorio di due diversi stati: interrotta per più di trent'anni nel dopoguerra per i gravissimi danni bellici subiti, riaperta a fine 1979 dopo un lungo travaglio, e ora nuovamente chiusa dall'autunno scorso per lavori urgenti di manutenzione nel tratto in territorio francese.
Doveva riaprire questo mese, ma le autorità di Oltralpe hanno annunciato che i lavori, causa scioperi(!), sono in forte ritardo, per cui non riaprirà prima del prossimo luglio.
A pensar male si fa male, diceva qualcuno tempo fa....non sarà che i transalpini vogliono procrastinare all'infinito la riapertura, per chiudere una "porta" di accesso ai migranti, in passato più volte utilizzata?
Considerato che anche la strada del Colle di Tenda è soggetta a continue interruzioni ed è percorribile solo a singhiozzo, ne consegue il quasi isolamento dell'estremo Ponente ligure dal suo retroterra naturale, il Piemonte!
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Vinc Inviato - 03/08/2018 : 16:48:48
Tanto per dare un'idea delle situazioni grottesche o incresciose cui ha dato in passato origine il doppio passaggio di frontiera, desidero ricordare quanto accadde poco dopo il ripristino della linea (avvenuto il 15/10/1979) dopo la distruzione bellica e la ricostruzione.
Era ancora in vigore la legge restrittiva sulle esportazioni di valuta, varata dopo il "crollo" della lira del 1976, secondo la quale non si poteva uscire dall'Italia con più di 250 mila lire in contanti o assimilati (assegni, ecc.) pro capite.
Sul diretto Torino - Cuneo - Ventimiglia - Imperia Oneglia, alla frontiera di Limone Piemonte, una signora torinese, che si recava a Sanremo in visita a parenti, alla richiesta delle "Fiamme Gialle" di dichiarare la valuta in suo possesso, candidamente esibì un assegno di un milione di lire....e per poco non rischiò l'arresto immediato!
Ebbe un bel dichiarare piangendo che non intendeva esportarlo, essendo diretta in Italia; arrivò la denuncia, con successivo processo al Tribunale di Cuneo, dove fu comunque condannata, sia pure con la condizionale e tutte le attenuanti del caso.
Tanto per ricordarlo, anche a chi rimpiange la "cara vecchia" lira....
Vinc Inviato - 30/07/2018 : 17:02:57
quote:
Messaggio di CeSMoT

Tranquillo,ora arriva il duca conte con le sue caffettiere ed il ciuff ciuff storico per la sagra del cotechino farà tt felici



Già: il duca conte coi "visconti"!
CeSMoT Inviato - 28/07/2018 : 20:48:50
Tranquillo,ora arriva il duca conte con le sue caffettiere ed il ciuff ciuff storico per la sagra del cotechino farà tt felici
Vinc Inviato - 28/07/2018 : 17:07:06
Beh, alla fine il 13 luglio la linea ha riaperto, però colle limitazioni di prima: velocità max 40 km/h nel tratto oltreconfine, due sole coppie di corse giornaliere (una in più nei fine settimana). E' chiaro che per i transalpini la linea ha mera importanza turistica, non certo commerciale di collegamento tra due regioni....
Il Piemonte occidentale e il Ponente ligure continuano ad essere drammaticamente lontani: Ventimiglia si raggiunge più rapidamente da Milano, a oltre 300 km di distanza (grazie anche ai treni intercity), che non da Cuneo e Torino.....
Vinc Inviato - 02/07/2018 : 16:37:30
Nel clima da "guerra fredda" che ormai, col pretesto dei migranti, divide Italia e Francia, ieri sulla strada del Col di Tenda si è sfiorata la paralisi: la gendarmeria, nel tratto oltreconfine, controllava sistematicamente, con una meticolosità degna di miglior causa, tutti i veicoli in transito, e, uno ad uno, i loro passeggeri. Non sono sfuggiti nemmeno i pullman sostitutivi del servizio ferroviario, coi passeggeri controllati individualmente a bordo. Risultato: code di due ore per poter passare, escursione al mare di fatto saltata per chi, dal Cuneese o anche dal Torinese, voleva fare la classica gita al mare.
Il trattato di Schengen è ormai di fatto morto e sepolto, solo un ricordo del passato, di tempi migliori.
Sono pronto a scommettere 1 a 1000 che il 13 luglio il servizio ferroviario non riprenderà come annunciato; verrà trovata una nuova scusa per procrastinare la riapertura, forse all'infinito!
Mi viene in mente una frase attribuita al "divo" Andreotti: "Ogni paese ha i suoi vicini; all'Italia sono toccati i peggiori".
emipaco Inviato - 23/05/2018 : 17:18:11
Vinc, sono assolutamente d'accordo con te.
il mio era (molto) provocatorio!
Vinc Inviato - 23/05/2018 : 17:14:13
quote:
Messaggio di emipaco

il bus costa meno, chissenefrega del servizio!


Il costo non dovrebbe essere l'unico parametro da tener presente; occorre tener presente in questo caso anche la pericolosità della strada: oltre il tunnel di valico di cui si è detto, i tortuosi lacets (tornanti) di discesa verso Tenda, poi, più a valle, l'impressionante "defilè de Bergue", un vero e proprio canyon che si allunga per una decina di km tra impressionanti e scoscese pareti rocciose, dove vi è spazio solo per il fiume Roja e la strada; un tratto questo che la ferrovia bypassa in galleria....
emipaco Inviato - 22/05/2018 : 09:58:15
il bus costa meno, chissenefrega del servizio!
Vinc Inviato - 21/05/2018 : 17:24:09
Intanto, la SNCF ha respinto la richiesta avanzata sia dalla Regione Piemonte, sia dal sindaco di Tenda, di far arrivare da subito i treni in quest'ultima località, per ovviare ai tanti disagi e inconvenienti del tunnel stradale di valico (risalente al 1884, angusto, percorribile solo a senso unico alternato, con attese agli imbocchi che arrivano fin a 20 minuti), attestandovi i bus sostitutivi per la parte rimanente fino a Ventimiglia.
La stessa SNCF ha annunciato la riattivazione dell'intera linea dal 13 luglio p.v.; staremo a vedere, se non ci sarà l'ennesimo rinvio...
Vinc Inviato - 17/05/2018 : 13:57:12
quote:
Messaggio di giacca

A suo tempo non si doveva cedere quell'area alla Francia


Tutto il versante Sud delle Alpi Marittime apparteneva alla contea di Nizza, ceduta notoriamente dai Savoia alla Francia nel 1860; rimasero esclusi dalla cessione i territori di Tenda, Briga Marittima e San Dalmazzo di Tenda per esplicita volontà del sovrano Vittorio Emanuele II, poichè ospitavano una delle riserve di caccia predilette dal "re cacciatore" (di selvaggina come di...gonnelle!).
La Francia fin da subito contestò tale decisione, sostenendo che contravvenisse agli impegni presi; e, con la sconfitta bellica dell'Italia nell'ultimo conflitto, colse l'occasione per procedere alla loro annessione (peraltro confermata, come già detto, da referendum, in cui la popolazione si espresse a favore dell'annessione allo stato transalpino).
giacca Inviato - 12/05/2018 : 08:44:05
A suo tempo non si doveva cedere quell'area alla Francia
Vinc Inviato - 05/05/2018 : 17:16:20
Nella giornata di ieri, anche il tunnel stradale del Col di Tenda (posto circa 400 metri al disopra di quello ferroviario) è rimasto interrotto perchè completamente allagato, dopo le forti piogge dei giorni scorsi, ed ora è chiuso a tempo indeterminato.
Ciò rende di fatto inutilizzabili i servizi di bus sostitutivi che Trenitalia aveva organizzato nel tratto di ferrovia fuori servizio, a meno di un interminabile giro fino a Savona, il che vuol dire allungare il percorso di un centinaio di km!
Mi chiedo a cosa serva una Unione Europea, ormai ridotta all'unione della sola moneta, se uno stato da solo può di fatto interrompere la libera circolazione in un altro stato, per pochi km di attraversamento del suo territorio...
Cuneo e la sua provincia non possono rimanere quasi completamente isolati dallo sbocco marittimo a poco più di 90 km, quasi che le Alpi Marittime fossero l'Himalaya o la Cordigliera delle Ande!
Vinc Inviato - 20/04/2018 : 17:12:43
quote:
Messaggio di emipaco

come tutte le cose gestite "ai mezzi" c'è il forte rischio di scaricabarile...



Va comunque rilevato che quando, nel 1928, la linea era stata interamente aperta, era tutta sotto gestione delle FS italiane; solo la stazione di Breil s/Roya, di diramazione della linea verso Nizza, era gestita in comune con SNCF.
Di più: nel 1935 le FS avevano provveduto all'elettrificazione dell'intera linea col sistema trifase (3600 V - 16,5 Hz) per uniformarla al resto della rete "ligure-piemontese"; nel breve tratto di allora oltreconfine, ricordava mio padre, i treni tra Cuneo e Ventimiglia viaggiavano con le porte bloccate.
Gli eventi bellici, come è noto, portarono alla distruzione con mine di quasi tutti i viadotti, con il che la linea rimase di fatto interrotta (salvo il breve tratto sotto il tunnel di valico, fino a Vievola).
La convenzione tra Italia e Francia del 1970, che permise la ricostruzione postbellica, previde invece la gestione da parte della SNCF di tutto il tratto da Limone Piemonte a Breil, escludendo l'ipotesi di una rielettrificazione in cc (a 3000 V secondo lo standard italiano attuale).
Proprio per questo "condominio", la linea non ha mai avuto vita facile, arrivando addirittura a un incidente grave (quattro morti e numerosi feriti gravi) nel 2003 nei pressi di St. Dalmas, con uno scontro frontale in galleria, provocato proprio dai malintesi tra le due amministrazioni (coinvolse un interregionale Torino - Cuneo - Ventimiglia e un treno turistico da Nizza a Tenda).
Vinc Inviato - 19/04/2018 : 13:33:02
quote:
Messaggio di emipaco

come tutte le cose gestite "ai mezzi" c'è il forte rischio di scaricabarile...



Infatti! Un proverbio piemontese contadino recita: "All'asino di due padroni, gli si secca la coda"...
emipaco Inviato - 17/04/2018 : 12:01:06
come tutte le cose gestite "ai mezzi" c'è il forte rischio di scaricabarile...

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