C O N T R O L L A D I S C U S S I O N E |
l_pisani_54 |
Inviato - 10/05/2016 : 09:17:24 La candidata sindaco dei 5 stelle ha tirato fuori, tra lazzi e sberleffi, l'idea di una funivia tra Casalotti e Boccea. A prima vista è sembrata anche a me una "strunzata", però poi qualche dubbio mi è venuto. Sicuramente non si tratterebbe di una funivia, ma molto più probabilmente di una cabinovia. Per funivia si intende un impianto a cavo con due sole cabine, di grandi dimensioni, una va e l'altra viene, esattamente come una funicolare, solo che viaggia appesa in aria e non su rotaie. La cabinovia invece ha più cabine distanziate lungo il cavo, di dimensioni variabili tra i 6 8 posti, per quelle più piccole, fino a 25 30 per gli impianti più importanti. Gli impianti più recenti sono ad agganciamento automatico, quindi i passeggeri non devono corrergli dietro, ma le cabine in stazione scorrono lentamente davanti alla fila di persone e poi vanno ad agganciarsi al cavo. Hanno una velocità elevata (per questo tipo di impianti) 6 8 m/s ed oltre, quindi 20/30 km/h, che non è poco per un mezzo che si muove dritto per dritto fuori dal traffico. Anche la porta oraria è elevata, si va dalle 2500 3000, fino a 6000 persone. Avrebbe il vantaggio della rapida realizzazione, visto che nelle zone di montagna le costruiscono in pochi mesi, tra una stagione sciistica e l'altra. Non ho la minima idea di quanto costi, sicuramente molto meno di una metro, anche se per la velocità commerciale andrebbe più confrontata con una linea tranviaria. Andrebbero anche visti i costi di manutenzione e gestione e si potrebbero analizzare i numerosi casi già esistenti nel mondo, anche se mi sembra di capire che gli impianti già realizzati siano quasi tutti di tipo turistico. Possiamo provare a discuterne seriamente, soffocando l'iniziale risata che viene per le proposte strane? |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
ROMULUS31 |
Inviato - 13/12/2017 : 15:16:29 quote: Messaggio di l_pisani_54
In una linea di metropolitana, mano mano che ci si allontana dal centro e ci si avvicina al capolinea periferico, diminuisce il numero di passeggeri trasportati. Quindi è giusto far arrivare il "ferro" solo fin dove vale la pena, anche perché si tratta di una infrastruttura costosa e non avrebbe senso fargli trasportare aria per gli ultimi chilometri. In alcuni casi si fa una diramazione dove, dato il minor flusso di passeggeri, è giustificata una frequenza dimezzata (un treno da una parte ed uno dall'altra). Vedo di buon occhio quindi, in situazioni periferiche limitate, anche nella lunghezza, l'uso di un simile mezzo alternativo, che possa collegare un abitato relativamente vicino alla metropolitana, non certo come sostituto a questa. La rottura di carico, dato il funzionamento praticamente in continuo di una cabinovia, è trascurabile, e sicuramente di molto inferiore a quella provocata da una linea di tram o di bus. Per ora non credo che esista un progetto serio e se le uniche cose uscite sono state elaborate da gente che parla di funicolare invece che di cabinovia, o al massimo, di funivia, non bisogna dargli credito particolare. Certo, non si tratta di piantare dei paletti tipo i lampioni stradali, comunque l'esecutivo di una simile opera lo può fare solo una ditta specializzata, anche perché alla soluzione tecnologica adottata è legato il tipo di impianto. Gli impianti aperti, ovvero le seggiovie, hanno dei problemi per il sorvolo delle aree abitate, in quanto potrebbero cadere degli oggetti, infatti in alcuni casi si usano delle reti o altre protezioni. Questo non accade per gli impianti chiusi (cabinovie e funivie), naturalmente c'è una normativa ben precisa sulle distanze ammissibili e tanti altri elementi. Il discorso delle 500 persone in contemporanea quindi è per motivi di sicurezza, in caso di evacuazione dei passeggeri. Che io sappia, in caso di guasto, tutti gli impianti moderni dispongono di dispositivi di emergenza, che possono supplire ad un black out (gruppo elettrogeno), o ad un guasto del motore principale, permettendo comunque la ripartenza dell'impianto, a velocità ridotta, nel secondo caso, in modo da portare a destinazione tutti i passeggeri. Per questo tipo di emergenza, non ne sono sicuro, ma si può approfondire, la presenza delle stazioni intermedie, utili a far scendere i passeggeri, potrebbe far considerare la tratta parziale tra due fermate e non l'intero percorso. Comunque 500 persone, su una linea lunga un paio di km, non sono certo poche. Diverso sarebbe il discorso di un blocco dell'impianto non risolvibile, che costringerebbe ad evacuare i passeggeri lungo il cavo, dopo aver calato i soccorritori dall'elicottero, come è accaduto di recente sul Monte Bianco, ma si tratta di un evento rarissimo, ed in genere legato a delle condizioni meteo proibitive, inimmaginabili a Roma. Voglio ricordare che gli impianti più recenti, usano tecnologie sofisticate ed operano normalmente in condizioni molto dure, senza fermarsi mai, anche perché può essere molto complicato recuperare qualche centinaio di sciatori in mezzo alle montagne, con la notte che avanza.
Milano infatti ha tutto da insegnarci con la M1 e soprattutto con la M2
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Fab 1224 |
Inviato - 13/12/2017 : 12:40:05 Beh spero che a tal proposito ne tengano conto. |
emipaco |
Inviato - 13/12/2017 : 11:50:46 ma di quello mi importa il giusto, purchè integrata come titoli di viaggio nel metrebus |
Fab 1224 |
Inviato - 13/12/2017 : 11:02:09 La funivia tanto desiderata dalla giunta pentastellata dovrebbe essere pronta entro l'estate del 2021.. ovvero a termine di questo mandato e ad inizio del prossimo, ma non sarà atac a gestirla. |
Fab 1224 |
Inviato - 19/06/2017 : 20:07:00 Vediamo come andrà a finire.. anche se ogni tanto tornano alla carica con questo progetto. |
l_pisani_54 |
Inviato - 19/06/2017 : 19:39:03 Quasi tutti gli esempi di cabinovia urbana sono nei paesi del terzo mondo, o comunque paesi emergenti dove la città è cresciuta di colpo, in maniera disordinata, senza lasciare spazio alle infrastrutture viarie e di trasporto. Insomma, se riesci a trovare lo spazio per i piloni, sorvoli il casino che c'è sotto ed hai risolto il problema. |
l_pisani_54 |
Inviato - 19/06/2017 : 19:35:32 @alejandro.roma Quella bella foto è un funicolare, praticamente impossibile da realizzare in una zona già fittamente urbanizzata.
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Fab 1224 |
Inviato - 19/06/2017 : 17:29:39 Se fosse come questa, forse e' l'unica che avrà possibilità di realizzazione.. |
alejandro.roma |
Inviato - 19/06/2017 : 17:08:51 Il bacino di utenza Ionio Bufalotta giustifica la costruzione di una metropolitana o e' più appropriato un mezzo alternativo ? Per funivia a rotaie si allude a questo.
https://www.tripadvisor.com.mx/LocationPhotoDirectLink-g946905-d1847269-i26954828-Mendelbahn-Caldaro_sulla_Strada_del_Vino_Province_of_South_Tyrol_Trentino.html
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Fab 1224 |
Inviato - 18/06/2017 : 23:55:06 La giunta è tornata a lanciare nuovamente il progetto funivia, sia da battistini a casalotti che da Villa Bonelli ad eur civiltà del lavoro.. |
l_pisani_54 |
Inviato - 11/11/2016 : 14:39:12 quote: Messaggio di alex1976
torno a ripetere che a roma non si mettono i tram per i fili elettrici che deturpano la visuale;però la cabinovia ben più inpattante la farebbero passare...mi sfugge qualcosa!col prolungamento della metro togli ogni rottura di caico e sarebbe molta l'utenza che passerebbe dall'auto al tpl,qui si continua a spezzettare i percorsi creando malumore verso chi dovrebbe utilizzare il tpl,di cui a roma vi è fame.la cabinovia in se non è inutile o inefficente,ma non va usata per sostituire un prolungamento di metro,ma per creare itinerari nuovi
Magari tu stai pensando alla triste storia del filobus a Porta Pia, ma lì si trattava di un edificio vincolato in centro storico, nessuno vuole proporre una cabinovia in una simile situazione. |
l_pisani_54 |
Inviato - 11/11/2016 : 14:37:13 In una linea di metropolitana, mano mano che ci si allontana dal centro e ci si avvicina al capolinea periferico, diminuisce il numero di passeggeri trasportati. Quindi è giusto far arrivare il "ferro" solo fin dove vale la pena, anche perché si tratta di una infrastruttura costosa e non avrebbe senso fargli trasportare aria per gli ultimi chilometri. In alcuni casi si fa una diramazione dove, dato il minor flusso di passeggeri, è giustificata una frequenza dimezzata (un treno da una parte ed uno dall'altra). Vedo di buon occhio quindi, in situazioni periferiche limitate, anche nella lunghezza, l'uso di un simile mezzo alternativo, che possa collegare un abitato relativamente vicino alla metropolitana, non certo come sostituto a questa. La rottura di carico, dato il funzionamento praticamente in continuo di una cabinovia, è trascurabile, e sicuramente di molto inferiore a quella provocata da una linea di tram o di bus. Per ora non credo che esista un progetto serio e se le uniche cose uscite sono state elaborate da gente che parla di funicolare invece che di cabinovia, o al massimo, di funivia, non bisogna dargli credito particolare. Certo, non si tratta di piantare dei paletti tipo i lampioni stradali, comunque l'esecutivo di una simile opera lo può fare solo una ditta specializzata, anche perché alla soluzione tecnologica adottata è legato il tipo di impianto. Gli impianti aperti, ovvero le seggiovie, hanno dei problemi per il sorvolo delle aree abitate, in quanto potrebbero cadere degli oggetti, infatti in alcuni casi si usano delle reti o altre protezioni. Questo non accade per gli impianti chiusi (cabinovie e funivie), naturalmente c'è una normativa ben precisa sulle distanze ammissibili e tanti altri elementi. Il discorso delle 500 persone in contemporanea quindi è per motivi di sicurezza, in caso di evacuazione dei passeggeri. Che io sappia, in caso di guasto, tutti gli impianti moderni dispongono di dispositivi di emergenza, che possono supplire ad un black out (gruppo elettrogeno), o ad un guasto del motore principale, permettendo comunque la ripartenza dell'impianto, a velocità ridotta, nel secondo caso, in modo da portare a destinazione tutti i passeggeri. Per questo tipo di emergenza, non ne sono sicuro, ma si può approfondire, la presenza delle stazioni intermedie, utili a far scendere i passeggeri, potrebbe far considerare la tratta parziale tra due fermate e non l'intero percorso. Comunque 500 persone, su una linea lunga un paio di km, non sono certo poche. Diverso sarebbe il discorso di un blocco dell'impianto non risolvibile, che costringerebbe ad evacuare i passeggeri lungo il cavo, dopo aver calato i soccorritori dall'elicottero, come è accaduto di recente sul Monte Bianco, ma si tratta di un evento rarissimo, ed in genere legato a delle condizioni meteo proibitive, inimmaginabili a Roma. Voglio ricordare che gli impianti più recenti, usano tecnologie sofisticate ed operano normalmente in condizioni molto dure, senza fermarsi mai, anche perché può essere molto complicato recuperare qualche centinaio di sciatori in mezzo alle montagne, con la notte che avanza. |
alex1976 |
Inviato - 11/11/2016 : 13:34:55 torno a ripetere che a roma non si mettono i tram per i fili elettrici che deturpano la visuale;però la cabinovia ben più inpattante la farebbero passare...mi sfugge qualcosa!col prolungamento della metro togli ogni rottura di caico e sarebbe molta l'utenza che passerebbe dall'auto al tpl,qui si continua a spezzettare i percorsi creando malumore verso chi dovrebbe utilizzare il tpl,di cui a roma vi è fame.la cabinovia in se non è inutile o inefficente,ma non va usata per sostituire un prolungamento di metro,ma per creare itinerari nuovi |
Forzaferrarileo |
Inviato - 11/11/2016 : 13:25:26 sul fatto delle 500 persone ( anche se non gli darei troppa importanza , in quanto le normative possono essere cambiate ) :
http://www.sunia.info/wp-content/uploads/2016/02/Nuove-disposizioni-tecniche-Decreto-dirigenziale-16-Novembre-2012.pdf
pag 22: 3.1.3.4 Ai soli effetti delle operazioni di evacuazione la lunghezza del tracciato, di norma, non può consentire in linea: - per veicoli aperti, la presenza di più di 200 persone per impianti a veicoli monoposto, di 250 persone per impianti a veicoli biposto, di 300 persone per impianti a veicoli triposto, di 350 persone per impianti a veicoli quadriposto, di 400 persone per veicoli di capacità superiore alle 4 persone; - per impianti a veicoli chiusi, la presenza di 500 persone.
riprendendo parte del post sul thread della metro A , occhio che i costruttori ,furbi , indicano la capacità oraria come somme delle due direzioni :|
comunque riguardo al percorso proposto da casalotti libera , l'assessore nel post su facebook tra le altre cose dice : C’è stata una discussione anche su alcune criticità ‘tecniche’ come i vincoli di carattere giuridico che sussistono su alcune zone sorvolate e l’individuazione di aree dove interrare le piastre di ancoraggio.
in pratica non sanno dove possono sorvolare e dove ancorare i piloni ( non sono mica pali telefonici :) )
poi non darei troppa importanza al progetto di casalotti libera , perchè non ha la fermata bembo ( che è una di quelle che non dovrebbe essere trascurata ) , e poi perchè fa curve random in mezzo al nulla
bisogna aspettare il responso di rsm ( che essendo una municipalizzata , alla fine troverebbe una soluzione , anche forzata , per l'idea del sindaco )
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l_pisani_54 |
Inviato - 07/11/2016 : 14:28:15 http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/funivia_a_casalotti_costa_come_un_tram_ma_puo_portare_la_meta_dei_passeggeri-2065935.html
Purtroppo non posso leggere l'articolo perché da un po' di tempo a questa parte il menzognero, se non fai l'abbonamento, non ti fa leggere quasi più nulla. Dal titolo e dalle prime sei righe, oltre non posso andare, leggo che i costi sarebbero come quelli di una linea tranviaria (e più o meno è così), ma la portata sarebbe della metà. Dai dati tecnici presi dal sito della Leitner, mi risulta invece che la portata oraria delle cabinovie, va dalle 4500 alle 5000 persone/ora, più o meno quanto una moderna linea tranviaria. Dicono che i tempi di realizzazione siano la metà di quelli del tram, e qui comincio ad avere dei dubbi, perché l'armamento di una linea tranviaria lungo le strade di un quartiere già abitato ed urbanizzato è una operazione altamente invasiva e, se fai partire i cantieri su buona parte del percorso, blocchi mozza città, a parte la difficoltà di far passare il tram nella periferia di Roma, costruita senza alcun criterio e standard urbanistico. Per ultimo vorrei capire i costi per rendere operativa una linea di autobus, a parte le paline delle fermate, l'eventuale gabbiotto al capolinea, non riesco a trovare altre voci. |
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