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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
n/a Inviato - 29/05/2007 : 03:07:32
A roma c'è un solo filobus ( il 90 ) che per una parte del tracciato usa le batterie ( qualcuno sa la %? ) io stavo facendo una rifessione prima... ma non possono mettere dei fili in piazza dei 500 dico prorpio al capolina così quando il filobus se ne sta li buono che aspetta intanto ricarica le sue batterie in santa pace?

Un filobus ( come il 90 ) quanta autonomia ha? Voglio dire quanto puo' resistere fuori dai fili di alimentazione? Se a roma i fili non si possono mettere per via dei palazzi... non si potrebbe ricaricare le batterie fuori città ( periferia ) e/o ai capolina e poi farli andare a batteria?

Il 90 ( da quello che mi ricordo ma forse sbaglio ) si fa un bel pezzettino con le batterie, sbaglio?

Una linea come la 714 che se ne va sulla colombo secondo me potrebbe essere tranquillamente "elettrificata" intanto li
A) lo spazio c'è per un eventuale corsia preferenziale
B) idem per i fili nessuno romperebbe per un paio di pali messi qui e li...

come il 714 ci sono altre linee che potrebbero essere a filobus no?
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
alejandro.roma Inviato - 10/07/2014 : 18:23:09
I costi di gestione e manutenzione di una SSE sarebbero inferiori o superiori rispetto a quella per pacchi di accumulatori per 30 vetture??
Gemini76 Inviato - 10/07/2014 : 14:40:49
Indubbiamente il settore degli accumulatori è ancora in via di sviluppo, ma è frenato dai costi e dalle dimensioni.
Si è visto cmq che le Zebra (le Nichel Cloruro) adottate qui a Roma sui Gulliver presentano diverse criticità dovute alle temperature di esercizio. Le NiMH hanno raggiunto un discreto grado di affidabilità (permangono i costi)
Gli altri tipi di batterie sono ancora in fase di studio (tipo le Zinco Aria)
C'è da dire che se esuliamo dal problema "costi di manutenzione" , che, cmq, ad essere onesti non abbiamo numeri di raffronto, il 90 Express non è stato una esperienza fallimentare. L'errore è stato solamente puntare troppo sulle batterie, come quando fecero la 90D. Ritengo che la marcia autonoma debba essere limitata esclusivamente a casi particolari (vedi Padova) o per situazioni di "emergenza" : indubbiamente, ad esempio, a Roma hanno risparmiato sull'installazione degli scambi filoviari, anche se, secondo me, non è una scelta saggissima, in quanto se devi fare una limitata cmq si perde tempo nell'operazione di abbassamento / innalzamento aste (non son tempi lunghissimi...siamo sull'ordine dei 90 secondi più o meno, però se hai tante vetture accodate...)
Dando per scontato che non metteranno mai il bifilare oltre Porta Pia (anche per i costi di gestione di una nuova SSE che sarebbe difficile da collocare) si potrebbe per lo meno pensare ad un anello d'inversione a Porta Pia ed uno a Piazza Sempione....
marchetti625 Inviato - 10/07/2014 : 09:04:14
Guarda che anche con la soluzione ibrida,non è che ci sia tutto questo risparmio! Intanto il motore diesel e l'apparecchiatura di conversione costa ma costa anche fargli manutenzione e il rifornimento del gasolio! Alla fine la soluzione a batteria,oltre che più pulita,si ripaga...E tieni conto che nel settore degli accumulatori di trazione c'è ancora molto da innovare....

Max RTVT
Gemini76 Inviato - 10/07/2014 : 08:33:36
Cmq anche se ci fosse stato il bifilare fino a Termini,le batterie avresti cmq dovuto cambiarle. Diciamo che, sapendo di avere un lungo tratto senza bifilare, sarebbe stato più saggio avere filobus classici con motore diesel.
Gemini76 Inviato - 10/07/2014 : 01:01:38
http://www.atac.roma.it/page.asp?p=160&r=14697

Quanto ai 750, è lo standard attuale per le filovie, anche a Bologna stanno innalzando la tensione, e credo che anche a LEcce, di nuova costruzione, abbiano i 750. In passato si usavano i 600 per le linee urbane ed i 1200 per le linee interurbane (suppongo tensioni più alte per limitare il fenomeno delle cadute di tensione?)
marchetti625 Inviato - 09/07/2014 : 21:38:52
Si,tutto giusto! però non credo che ,qui,il problema siano le "batterie"....Il vero problema è la "gestione della trama manutentiva"che riguarda filobus,tram e autobus,passando per le metropolitane. Mi sembra che il "grido di allarme"se mi passate l'espressione,è nell'organizzazione aziendale che ,evidentemente,non è all'altezza tra "necessità e disponibilità". Tra l'altro è fino ad un certo punto "figlia" della crisi economica....E' un problema profondo che riguarda anche le "figure dirigenti"più adatte a gestirla....

Max RTVT
Giovanni P Inviato - 09/07/2014 : 12:13:54
Pure le pile a combustibile funzionano (vedi missioni Apollo e Space Shuttle), il fatto è che oltre alla tecnologia bisognerebbe guardare anche al portafoglio.
Poi un conto è un pacco batterie per aggirare ostacoli, quindi con un utilizzo occasionale, un conto usarle tutti i giorni pe svariati km e vai con i cicli carica/scarica.
Per il bifilare a Termini serviva una nuova SSE (se avessimo avuto i 600 V forse no, visto che ci sono i tram!)
A proposito di mezzi elettrici, una curiosità:
nelle miniere fino a pochi anni fa i mezzi più utilizzati erano elettrici: o con alimentazione a trolley o a batterie.
Negli ultimi 15 anni invece c'è stato un boom di mezzi.... diesel: decisamente più apprezzati dagli stessi minatori che si sentono più sicuri col buon "vecchio" motore diesel (più autonomia e affidabilità) che con mezzi a batterie (che possono lasciarti a piedi in qualsiasi momento) che con i trolley che in caso di archi potrebbero fare danni.
Gemini76 Inviato - 09/07/2014 : 08:55:15
Ma infatti il sistema funziona benissimo, ha il difetto che non è stata collegata nenache la tratta P.za Sempione - Riemssa, dove non c'erano problemi. In realtà, una delle ipotesi che aleggiava all'inaugurazione, era di installare delle colonnine di ricarica a Termini, visto che i filobus possonno essere ricaricati anche tramite una presa posta sul lato destro (così mi dissero)
Il problema non son le batterie, son i costi di sostituzione.
marchetti625 Inviato - 09/07/2014 : 01:06:15
Ma,infatti,era logico comunque mettere il bifilare in prossimità del capolinea e magari interromperlo a Porta Pia...Io non sono contrario alle batterie che certamente sono più onerose e forse meno affidabili del diesel perchè trovo che sia giusto sperimentare nuove soluzioni. Se nessuno lo facesse non ci sarebbe progresso e andremmo ancora col cavallo....Tra l'altro,visto da fuori,ossia come utente,trovo che il sistema funziona....Un bestione di quella mole che si muove carico di passeggeri come se fosse alimentato da una rete aerea per tate e tante volte al giorno è un fatto notevole. Oggi,già quel tipo di tecnologia ha innovato con prestazioni e costi ancora migliori....

Max RTVT
Gemini76 Inviato - 08/07/2014 : 23:52:07
Massimiliano, guarda, le prescrizioni della Sovrintendenza erano solo non ancorare i fili su Porta Pia. Però all'epoca c'era il sindaco fighetto in motorino e dato che sis entiva figo decise che a ROma dovevamo aver eil filobus a batterie....Io c'ero all'inaugurazione, e c'erano anche tecnici di altre aziende del nord italia che esprimevano serie perplessità su questa scelta...loro dicevano che preferivano i filobus con il classico motore diesel, ritenuto più affidabile. Ed infatti a parte Roma, nessuna città ha mai preso filobus con pacchi batterie (giusto a Padova i translohr hanno gli accumulatori ma il tratto a Prato della Valle è relativamente breve)
Sull'organizzazione dell'officina, io so che ATAC vuole reinternalizzare il tutto per risparmiare...come fanno altre città...diciamo che la contaballe come al solito ha alzato un polverone, però praticamente non se l'è filata nessuno...ormai gli resta solo da starnazzare su facebook. Cmq, appunto, le batterie , da letteratura tecnica, hanno una vita operativa di circa 5 anni...siamo al secondo cambio. In questi anni nessuno si è posto qualche domanda...nessuno ha pensato che forse invece di spendere così tanti soldi conveniva allungare il bifilare...
marchetti625 Inviato - 08/07/2014 : 23:41:47
Si ma,infatti,il problema non è certo delle batterie e le vetture, considerando il traffico di Roma,quindi anche il fondo stradale,prestano onorevolmente il loro servizio.Ovviamente-sia chiaro- una valutazione esaustiva,si può fare unicamente con i dati dell'officina e gli interventi manutentivi che la medesima effettua sulle vetture per ogni ciclo previsto dalla trama.

Voglio dire che senza questi dati e focalizzando il discorso unicamente sulla durata delle batterie,non diciamo nulla e facciamo solo "chiacchiere da bar"(In questo caso sottoscritto compreso) Ma se l'attenzione la poniamo sull'efficienza dell'officina e sulle scorte...Eh,qui il discorso è ben diverso!

Sono sensibile a queste situazioni che non sempre dipendono dalla "mancanza di soldi" ma da una organizzazione del lavoro quando non da una certa "politica industriale"che non mi sento di condividere affatto....

Max RTVT
alejandro.roma Inviato - 08/07/2014 : 23:18:20
Il filobus, così come è progettato, trae la sua energia dalla rete aerea, anche se poi è stato utilizzato come mezzo elettrico in parte da Termini a Porta Pia e da Adriatico a Pugliese, a lungo andare le batterie sono andate a terra.
marchetti625 Inviato - 08/07/2014 : 23:06:39
Si,sulla vita operativa delle batterie siamo perfettamente d'accordo e infatti,vedi bene,ho premesso che "se per la mia macchina(ma il discorso vale in generale per le macchine dei più),la batteria,che NON é,una batteria di trazione,ha una vita media inferiore ai 5 anni e con un utilizzo non "stressante"come per quelle di trazione che si usano per questi filobus è,però, "rilevante"che per le altre situazioni che riguardano l'organizzazione interna dell'officina,il grido d'allarme(se le cose stanno così)ci sono tutte! Poi,personalmente,non ho mai condiviso il fatto che a priori si sia deciso di non elettrificare,il tratto in prossimità del capolinea e non mi si venga a raccontare che lo si è fatto per ragioni"architettoniche"! Giusto,invece,che i veicoli fossero equipaggiati per la marcia autonoma in modo da evitare scambi aerei e libertà di manovra in caso di emergenza e per varianti di percorso....Insomma,quanto è scritto nell'articolo è apprezzabile,laddove si fa riferimento all'organizzazione del lavoro e alla qualità dello stesso....Vista l'"aria che tira"non ci "sputerei sopra"

Max RTVT
Gemini76 Inviato - 08/07/2014 : 21:42:53
Ma sempre lei, la raccontaballe...ma non gli basta romper ei coniglioni alla sua rimessa (RTP) , va in giro per impianti a scassare la minkia su cose di cui minimamente non sa nulla.
Al di là che non è mai esistita sta storia della doppia batteria...i filobus rispondono ad un preciso capitolato di gara che prevedeva la marcia autonoma. Punto. Il problema unico è che ovviamente le batterie hanno una vita operativa di circa 5 anni. SIamo già al secondo cambio solo che al momento ATAC ha pochi soldi in cassa. Tutto qua. Non è vero che sono atte al servizio solo 4 vetture, questo mese ne sono uscite random ben 9, oggi tra l'altro la 8504 sta girando tutto il giorno, e cmq per settembre, internalizzata la manutenzione, si dovrebbero riuscire a far uscire altre vetture. Poi, quando arrivaranno i BMB Avancity per la filovia dell'EUR si valuterà se mandarne qualcuno sul 90
marchetti625 Inviato - 08/07/2014 : 18:13:05
Beh,solitamente quando leggo articoli di giornale, su cose inerenti il trasporto pubblico"arriccio il naso"perchè di castronerie se ne scrivono tante e per i più svariati motivi ma questo articolo mi sembra ben fatto...

E' evidente che di anni ne sono passati da quando il filobus è stato re-introdotto a Roma.Forse le batterie non sono quelle originali dell'inaugurazione o forse si,però,neppure la batteria della mia auto e la stessa,non dico di 10 anni fa ma neppure degli ultimi 5 anni e utilizzo batterie prodotte da marchi primari...!

Temo ci sia molto di vero su quanto scritto......Insomma con l'intenso uso delle vetture,è normale che un componente tanto delicato,sempre ammesso che gli sia stata fatta la manutenzione corretta,vada ad esaurirsi nel tempo. Vantaggi e svantaggi di questo sistema dovrebbero essere analizzati con professionale serenità e distacco "politico". Questo,temo,manchi del tutto o comunque se c'è,è insufficiente e se le premesse sono queste è impensabile gestire la "cosa pubblica"

Max RTVT

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