C O N T R O L L A D I S C U S S I O N E |
emipaco |
Inviato - 06/05/2014 : 14:43:40 cari forumisti, con Omar vorremmo pescare nei "cassetti" delle vostre memorie per ricordare insieme alcuni momenti storici del trasporto pubblico della nostra città!
vi proponiamo dunque il primo spunto di discussione, la metro A negli anni '80.
Foto, video, vecchie tessere e biglietti, link e naturalmente i vostri ricordi!
chi più ne ha più ne metta!
Se la cosa avrà successo di tanto in tanto apriremo nuovi thread che inizieranno tutti per: io mi ricordo... |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
emipaco |
Inviato - 04/01/2016 : 14:26:04 se non mi sbaglio, nella linea B non sono presenti perchè sono nel quadro comandi dei treni |
emipaco |
Inviato - 04/01/2016 : 14:24:35 quote: Messaggio di Br1
Io mi ricordo sulla linea A il contatore a luci rosse che stava in banchina subito prima dell'inizio della galleria, all'altezza del macchinista del treno. Segnava i secondi di anticipo o ritardo della marcia del treno appena arrivato. Non ho mai capito come funzionasse e a cosa servisse in realtà. Se il treno era in anticipo che faceva? si fermava? e se era in ritardo? come recuperava i secondi perduti? E poi rispetto a cosa era in anticipo o ritardo? Ricordo pure la luce rossa che si accendeva in carrozza durante la frenata del treno.
se non mi sbaglio questi indicatori sono ancora presenti. comunque all'epoca funzionavano così: - indicavano da +30 (anticipo di 30 secondi) a -90 (ritardo di un minuto e mezzo rispetto all'orario) in caso di anticipo potevi anche partire, se il segnale era disposto a via libera, ma spesso il macchinista aspetta e parte intorno allo zero in caso di ritardo dovevi in teoria velocizzare, ma considera che fino all'arrivo delle RA i treni a 4 carrozze la mattina erano perennemente in ritardo... |
ROMULUS31 |
Inviato - 25/12/2015 : 14:08:13 Esatto, siulle MB sono due, sulle RA era una sola |
Mirko7270 |
Inviato - 24/12/2015 : 23:06:40 quelle luci rosse sono presenti sulle MB.100 |
ROMULUS31 |
Inviato - 24/12/2015 : 11:21:12 Quella luce rossa stava sulle RA |
Br1 |
Inviato - 24/12/2015 : 10:52:28 Io mi ricordo sulla linea A il contatore a luci rosse che stava in banchina subito prima dell'inizio della galleria, all'altezza del macchinista del treno. Segnava i secondi di anticipo o ritardo della marcia del treno appena arrivato. Non ho mai capito come funzionasse e a cosa servisse in realtà. Se il treno era in anticipo che faceva? si fermava? e se era in ritardo? come recuperava i secondi perduti? E poi rispetto a cosa era in anticipo o ritardo? Ricordo pure la luce rossa che si accendeva in carrozza durante la frenata del treno. |
nicola85 |
Inviato - 03/11/2015 : 12:39:31 Mi piace lo stile giornalistico con cui è stato scritto: evidenziava le potenzialità così come le carenze, si poneva problemi pratici a breve e lungo periodo, forniva informazioni utili ai futuri passeggeri e curiosità agli appassionati, su quella che appariva come una grande innovazione per la città. |
Gemini76 |
Inviato - 03/11/2015 : 01:17:55 Bel documento!| Non mi torna il percorso del 671.... |
nicola85 |
Inviato - 03/11/2015 : 00:23:59 Ho trovato un lungo articolo del 15 febbraio 1980 uscito su Paese Sera e conservato dai miei avi fino ad oggi. Si tratta di uno speciale sulla nuova linea A, con riflessioni sociali, logistiche e politiche, informazioni tecniche e storia. Mi sembra interessante quindi ho pensato di condividerlo con voi.
Purtroppo non ho dispositivi di acquisizione adeguati per ottenere una copia di alta qualità, ma ho fatto il possibile e il testo risulta leggibile quasi al 100%. Se voleste delle foto di parti specifiche di una certa pagina, chiedete pure.
Articolo Metro A Paese Sera 15/02/1980 |
emipaco |
Inviato - 03/06/2015 : 15:49:06 quote: Messaggio di marchetti625
Qui,c'è qualcosa di interessante:
http://www.macchinistisicuri.info/ms/uomomorto/set2004_Sistemi_vigilanza_Europa.pdf
Complimenti a Sabredog, per la precisione della sua memoria....Io ricordo le accoppiate anomale e le boe di questo dispositivo ai lati del binario(o erano nel centro?) Per breve tempo,i treni a 6 pezzi e le portentose accelerazioni dei convogli a 4 pezzi! Da una certa data in poi,alcune macchine subirono una RG nelle officine FS di Verona...Credo che dopo l'immissione in servizio, quelle macchine presentassero vari problemi. C'è da dire che nel 1980 le nostre MA,non rappresentavano più l'ultimo "grido" del settore! Derivate da quelle milanesi,erano,già "datate"per certe soluzioni di progetto. Ricordo con molta nitidezza i reostati "rosso fuoco", complice anche la scarsa ventilazione delle gallerie.Però le corse con quel materiale lanciato a tutta birra erano una goduria,specie in certi orari quando la linea era poco carica...
Max RTVT
a volte la prendevo "per forza" verso le 14.30 ad agosto... era un forno, con sudore che ti incollava i vestiti addosso, ma quando correva nella parte dritta di cinecittà, col vento addosso si che si godeva! |
Gemini76 |
Inviato - 26/05/2015 : 20:57:45 Max, le revisioni a Verona son avvenute negli anni '90 o forse anche dopo, e hanno comportato la trasformazione degli azionamenti da reostatici a chopper. Che poi sono le unità vendute a MCNE nonché quelle trasformate in feccia del mali (alcune già accantonate...dopo averci buttato soldi) |
marchetti625 |
Inviato - 26/05/2015 : 17:23:56 Qui,c'è qualcosa di interessante:
http://www.macchinistisicuri.info/ms/uomomorto/set2004_Sistemi_vigilanza_Europa.pdf
Complimenti a Sabredog, per la precisione della sua memoria....Io ricordo le accoppiate anomale e le boe di questo dispositivo ai lati del binario(o erano nel centro?) Per breve tempo,i treni a 6 pezzi e le portentose accelerazioni dei convogli a 4 pezzi! Da una certa data in poi,alcune macchine subirono una RG nelle officine FS di Verona...Credo che dopo l'immissione in servizio, quelle macchine presentassero vari problemi. C'è da dire che nel 1980 le nostre MA,non rappresentavano più l'ultimo "grido" del settore! Derivate da quelle milanesi,erano,già "datate"per certe soluzioni di progetto. Ricordo con molta nitidezza i reostati "rosso fuoco", complice anche la scarsa ventilazione delle gallerie.Però le corse con quel materiale lanciato a tutta birra erano una goduria,specie in certi orari quando la linea era poco carica...
Max RTVT |
sabredog |
Inviato - 26/05/2015 : 15:46:39 I treni a sei elementi sono stati utilizzati occasionalmente nell'estate del 1980 ( io li ricordo a luglio). |
apptras |
Inviato - 15/05/2015 : 05:14:11 Con il defunto ing. Ziccardi, io feci un giro sulla metro A prima dell'apertura dell'esercizio e rimasi colpito da alcune soluzioni casarecce e trascurate di dettagli degli impianti elettrici; ad es., i tubi in plastica per passare i fili (allora usavano quelli neri e non quelli grigi antifiamma di oggi) erano fissati alle pareti utilizzando i tasselli con la gomma, i così detti "stop", quando già erano usatissimi i tasselli in plastica tipo Fischer e derivati (quelli con la gomma col tempo si allentavano a causa del ritiro della gomma). Circa i treni a 6 elementi, io viaggiai in cabina sul primo che venne messo in esercizio (non ricordo quando, ma la linea era in funzione da 6 mesi circa); non furono più impiegati per l'opposizione dei macchinisti, che dicevano, non se a torto o a ragione, che i binari delle stazioni erano troppo corti; proprio questo fu il motivo per cui in seguito misero in servizio i rimorchi, portando le composizioni a 5 pezzi. Il Ziccardi mi parlava spesso della frenatura a bersaglio, ma non mi ricordo più in cosa consistesse esattamente; mi diceva anche che sarebbe stata impiegata sulla nuova linea B, motivo per cui le relative motrici sarebbero state prive del freno a pattini, come effettivamente fu. Altro particolare che ricordo: i primi treni pattinavano vistosamente in accelerazione e si rese necessario variare la taratura dei relè di accelerazione. A. |
sabredog |
Inviato - 14/04/2015 : 21:13:22 Comunque tornando a ricordi più lieti ... proprio il primo giorno di servizio ho preso la Metro A a Furio Camillo, a me le cose che hanno più colpito all'epoca sono state la scala mobile molto lunga di Furio Camillo e l'aspetto immacolato della stazione e i materiali abbastanza economici usati nelle rifiniture, basti pensare alla tempera bianca usata sui muri a fronte delle stazioni meno centrali. |