Linee Ferroviarie

(Centro)


Ferrara - Codigoro

É quasi giunta al termine del suo viaggio la ALn 663.1021 + rimorchio fotografata nei pressi di Codigoro il 14/03/06

La storia della ferrovia Ferrara - Codigoro inizia con il R.D. N°109 dell'8 Marzo 1900, con il quale viene concessa alla Società Anonima delle Tramvie Ferraresi a Vapore la costruzione di una linea tranviaria a scartamento metrico da Ferrara a Codigoro. La linea, lunga circa 52 Km, corre affiancata alla strada provinciale comacchiese e viene inaugurata il 16 Gennaio 1901. Nel 1907 la Società esercente cambia nome in  Società Anonima delle Ferrovie e Tramvie Padane (F.T.P.) con sede a Milano. La nuova società ottiene nel 1908 la concessione per ampliare la rete sociale, realizzando una linea tranviaria, sempre a scartamento metrico, da Ostellato, stazione posta lungo la linea Ferrara - Codigoro, a Magnavacca (l'attuale Porto Garibaldi). Tale linea,lunga circa 28 Km, viene aperta nel 1911 e prevedeva in orario 3 coppie di treni,con un traffico viaggiatori che rimase sempre scarso. Per il servizio sulle linee sociali vennero acquistate diverse locomotive a vapore tra cui una a due assi prodotta dalla Krauss-Maffei, due Mallet della Borsig. L'aumento del traffico sulla relazione Ferrara - Codigoro rese ben presto insufficiente la tranvia,tanto da indurre la società concessionaria a progettarne la conversione in ferrovia a scartamento normale. Con il RD N° 492 del 25/02/1926 la F.T.P. venne autorizzata alla costruzione della nuova linea che venne solennemente inaugurata, dopo pochi anni di lavori, il 28/10/1931. La nuova linea, scartamento normale e trazione a vapore misurava Km 52,1987 ed era armata con rotaie da 27,3 Kg/m con campata di 12 metri e poggiate su 15 traverse da metri 2,50. La nuova ferrovia non venne però immediatamente aperta al pubblico, ma convisse per un breve periodo con la tranvia fino al 10/01/1932 quando, soppressa definitivamente la vecchia tranvia a vapore, la ferrovia Ferrara - Codigoro apriva all'esercizio. I lavori di ammodernamento non interessarono  la linea Ostellato - Porto Garibaldi rimasta d'interesse prettamente locale. Nonostante i lavori di ammodernamento e la fornitura di nuovo materiale rotabile,proveniente anche dalla linea Fano - Fermignano, la società esercente,ora denominata Società Anonima delle Ferrovie e Tranvie Padane,  entrò ben presto in crisi, ed il 30 maggio 1933 fu costretta a sospendere l'esercizio causa fallimento. A salvare la ferrovia interviene lo Stato, che rileva la concessione e pone la società in Gestione Commissariale Governativa,primo esempio in Italia. Nasce così la Gestione Commissariale Governativa Ferrovie Padane che già a partire dal giorno 6 giugno riprende l'esercizio ferroviario sulle tre linee sociali:Ferrara - Codigoro, Ostellato - Porto Garibaldi e Rimini -Mercatino Marecchia La nuova gestione crede fortemente nelle potenzialità della linea,ed intraprende importanti opere di ammodernamento degli impianti e del parco rotabili. Il traffico riprende più intenso che mai, tanto che tra il 1937 ed il 1938 viene ampliato il deposito locomotive di Ferrara Porta Reno. Per far fronte al crescente aumento di traffico viaggiatori nel 1938 vengono introdotte le prime automotrici diesel, riservando la trazione a vapore per i treni merci o per alcuni treni viaggiatori particolarmente affollati,mentre vengono anche noleggiate dalle FS due locomotive a vapore del Gruppo 851 ed una locomotiva dalla Società Veneta. Le prime automotrici vengono acquistate usate dalle FS: si tratta di 3 ALn 72 costruite dalla OM nel 1932, mentre per i rimorchi vengono acquistate,sempre dalle FS, 3 automotrici a vapore ALv 72, sulle quali,con la rimozione della caldaia e dei posti di guida vengono ricavate due ampie piattaforme per trasportare un elevato numero di passeggeri in piedi. Nel 1941,proseguendo nel programma di ammodernamento del materiale rotabile, la GCGFP acquistò dalla OM altre 3 ALn 72. Grazie alla trazione diesel si riducono i tempi di percorrenza tra Ferrara e Codigoro, passando da 1 ora e 35 minuti con trazione a vapore ad 1 ora e 15 minuti con trazione diesel. É un periodo di massimo splendore per la ferrovia, destinato però a durare poco:la bufera della seconda guerra mondiale investirà in pieno l'intera ferrovia.

220-041 in partenza dalla stazione di Ostellato alla testa di un treno merci nel settembre del 1996

A partire dal 1943 la Ferrara - Codigoro viene sottoposta a pesanti bombardamenti, ma seppure in condizioni precarie il servizio viene mantenuto attivo. A seguito però dei violenti bombardamenti su Ferrara, a partire dal Giugno del 1944 la società si vede costretta a sospendere il servizio tra Ferrara FS e Ferrara Porta Reno e a spostare la direzione ed il deposito nella stazione di Quartesana Balbo (così denominata dal 1941) e successivamente a Masi Torello. La ferrovia ormai si trova proprio a ridosso del fronte e dal 13 gennaio 1945 viene sospeso il servizio merci sulla linea, mentre dal successivo 4 febbraio viene sospeso anche quello viaggiatori. La linea resta così a disposizione dell'Autorità Militare Tedesca che, il 19 febbraio dello stesso anno, requisisce tutto il materiale rotabile. Finita la guerra la società conta i danni che sono ingenti: demoliti i fabbricati delle stazioni di Ferrara Porta Reno,Cona e Tresigallo-Correggi, seriamente danneggiato il DL di Ferrara Porta Reno e l'intero piazzale della stazione, distrutto il ponte girevole sul Po di Volano presso Codigoro e i ponti Primaro. S. Antonino e Terravalle. La voglia di riprendere l'esercizio però è tanta, e già a partire dal 1° Gennaio 1946 è possibile riprendere il servizio viaggiatori tra Ferara Porta Reno e Codigoro Darsena. L'11 Marzo dello stesso anno viene ripristinato il collegamento con Ferrara FS e viene ripreso il servizio merci. Con la ricostruzione,avvenuta nel mese di luglio, del ponte girevole sul Po di Volano, la ferrovia può tornare al suo capolinea originale di Codigoro. Inizia un nuovo periodo di splendore per la linea che vede aumentare sempre più il traffico. A partire dal 1948 e fino al 1952 la Gestione attuò in via sperimentale il collegamento ferroviario tra Codigoro e Modena via Ferrara-Cento in collaborazione con la Società Veneta, con materiale di entrambe le società. Sempre in questo periodo, per far fronte all'aumento del traffico viaggiatori,le coppie di treni in orario tra Ferrara e Codigoro passano dalle 5 corse giornaliere del 1947 alle 9 corse del 1960. Al fine di eliminare la trazione a vapore dal traffico merci, molto fiorente ed in continua crescita a causa della presenza di numerosi zuccherifici, la GCG FP acquista nel 1951 dalla FS tre automotori diesel del gruppo 372,costruiti dalla O.M. di Milano nel 1942 e destinati inizialmente alle ferrovie libiche. L'arrivo dei nuovi mezzi, classificati Ln 372,permette sia di uniformare il parco mezzi diesel,tutti costruiti dalla OM, sia di ridurre l'impiego delle locomotive a vapore,che, a causa del crescente traffico merci, continueranno a restare in servizio ancora per diversi anni. Nel 1961 le Ferrovie Padane, dimostrando molta lungimiranza, istituivano un collegamento diretto tra Codigoro e Bologna, con due coppie di treni giornalieri. Il servizio aveva il duplice scopo di favorire gli spostamenti dei numerosi pendolari che da Codigoro e da altre località del ferrarese avevano necessità di raggiungere Bologna e di reimpiegare il personale ferroviario della linea sociale Rimini - Novafeltria, chiusa un anno prima e sostituita da un autoservizio. Anche in funzione del nuovo collegamento vengono ordinate alle O.M. tre automotrici ALn 773 e due rimorchi pilota Ln 779. Con l'entrata in servizio delle nuove automotrici,a partire dal 1961,su tutti i collegamenti vengono ripristinate la prima e la seconda classe, soppresse nel 1953. In un'epoca in cui molte linee vedono perdere sempre più viaggiatori in favore dell'automobile diventando rami secchi ben presto "potati" la Ferrara - Codigoro rappresenta un'isola felice:i passeggeri non mancano e, grazie ai numerosi zuccherifici del ferrarese, anche il traffico merci si mantiene su livelli sostenuti. Sono anni in cui si vedono gli ultimi sbuffi di vapore:sarà la locomotiva FP 42 a chiudere, nel 1969, il lungo ciclo della trazione a vapore sulla Ferrara - Codigoro. Ben presto tutte le locomotive a vapore vengono demolite, tranne la 42 che sarà venduta al Comune di Rimini

ALn 668.1014+ALn 668.1015 (in coda) in sosta nella stazione di Ferrara Porta Reno il 10/9/96

Tra il 1972 ed il 1977,allo scopo di ammodernare il parco rotabili, vengono acquistate cinque automotrici modello ALn 668 e  6 rimorchiate pilota Ln 880. Con il nuovo materiale rotabile è anche possibile istituire un nuovo collegamento verso il Veneto, da Ferrara a Padova, limitato a Monselice nel 1977. Nell'estate del 1976, in collaborazione con la Ferrovia Suzzara - Ferrara, viene istituito un collegamento diretto Milano - Codigoro,lungo l'itinerario Milano C.le - Codogno - Cremona - Mantova - Suzzara - Ferrara - Codigoro,effettuata con ALn 773+ Ln 664. In questi anni iniziano anche i lavori di ammodernamento della linea, con rinnovo dell'armamento ed automazione dei Passaggi a Livello. Allo scopo di migliorare il servizio merci nel 1984 arrivano sui binari della Ferrara - Codigoro 2 locomotive diesel-idrauliche ex DB 220,uguali a quelle acquistate nello stesso periodo dalla FSF. Con l'arrivo delle 220 vengono pensionati gli Ln 372 "Tobruck". Con il completamento dei lavori di rinnovo dell'armamento vengono razionalizzati i binari delle stazioni di Ferrara Porta Reno, Tresigallo-Correggi e Codigoro con l'eliminazione dei binari non più utili ai fini dell'esercizio e disarmati alcuni raccordi non più in uso,tra cui il raccordo per lo zuccherificio Eridiana ed il raccordo per la Darsena a Codigoro. A partire dal 1996,grazie ai fondi stanziati dallo Stato con la Legge 297/78, iniziano anche i lavori di ammodernamento degli impianti di segnalamento, con rimozione dei vecchi segnali ad ala semaforica ed installazione nelle stazioni di 9 impianti ACEI con relativo segnalamento luminoso. Stabile anche il traffico merci: la chiusura degli zuccherifici di Migliarino e Codigoro è stata compensata dall'apertura dello stabilimento Fox-Bompani, che riceve e spdisce carri, tramite carrellamento stradale, dalla stazione di  Ostellato e dal traffico generato dalla Cooperativa Deltafrutta  raccordata presso la stazione di Massafiscaglia. Nel 1999 viene soppresso il sistema di esercizio tramite Dirigenza Unica (sede Ferrara Porta Reno) ed avviato l'esercizio mediante CTC/DCO (sede sempre a Ferrara Porta Reno). Importanti novità arrivano con il nuovo millennio: nel 2002 le Ferrovie Padane, che da più di 50 anni gestivano la ferrovia Ferrara - Codigoro spariscono per far posto ad una nuova società.  Nasce infatti la FER - Ferrovie Emilia Romagna, una S.r.l. nata dalla fusione di quattro precedenti Ferrovie in Gestione Commissariale Governativa, ovvero la Ferrara - Codigoro (ex GCG Ferrovie Padane), la Suzzara - Ferrara (ex GCG)  , le Bologna - Portomaggiore (FBP) e la Parma - Suzzara (ex Ferrovie Venete). Il capitale sociale della nuova società è di 710.122 euro mentre  i Soci sono la Regione Emilia Romagna con una quota pari a 529.368 euro e le Province di Ferrara, Reggio Emilia, Ravenna, Parma, Modena, Bologna e Mantova, ciascuna con una quota pari a 25.822 euro. Così un'unica società si trova a gestire e coordinare il trasporto ferroviario su quattro importantissime linee.

FP Ln 372.1 accantonata nella stazione di Quartesana, sulla linea Ferrara-Codigoro

Per il futuro sono in avanzata  fase di realizzazione i lavori del primo lotto per la riqualificazione della linea Ferrara – Codigoro, per avviare un servizio di tipo suburbano tra la Stazione centrale e la Stazione di Quartesana, che comprende anche la realizzazione di una variante per l’attivazione di una fermata a servizio del nuovo Polo Ospedaliero; sono ripresi lavori del secondo lotto che prevede l’interramento delle linee Ferrara - Codigoro e Ferrara Ravenna in corrispondenza di Via Bologna e la realizzazione di un passante ferroviario collegante in modo diretto le linee Ferrara - Rimini e Suzzara - Ferrara; mentre è praticamente ultimato il prolungamento della linea Bologna - Portomaggiore fino a Dogato, al fine di realizzare una connessione con la ferrovia Ferrara - Codigoro. Già operativo è invece  il prolungamento della linea dalla stazione di Codigoro allo Stabilimento Falco in prossimità dell’abbazia di Pomposa. Nata come semplice tranvia, la Ferrara - Codigoro è diventata nel corso degli anni un importante collegamento a servizio della provincia di Ferrara. L'orario attuale prevede 11 coppie di treni feriali di cui 4 prolungate da Ferrara Porta Reno a Ferrara RFI.

Si ringrazia la FER - Ferrovia Emilia Romagna, per le informazioni e la collaborazione fornita.

 


Esercizio e Dati tecnici

Apertura:  16/01/1901 come tranvia,28/10/31 come ferrovia
Lunghezza:   Km 52,19
Armamento:    binario singolo non elettrificato 
Ascesa Massima:  6 %o
Passaggi a Livello:   35
Stazioni:  10
Fermate: 5
Velocità massima: 90 Km/h
Esercizio: DCO (Sede Ferrara Porta Reno)
Società Concessionaria  FER -Ferrovie Emilia Romagna
Note: Nei pressi di Codigoro presente ponte girevole sul Po di Volano.

La linea prosegue oltre la stazione di Codigoro come raccordo,lungo circa 6 Km a servizio dello stabilimento Falco .     

Torna alla pagina precedente